13 maggio 2008    

I numeri del Bilancio di previsione 2008


Ammonta a  9,3 miliardi di euro il Bilancio della Regione per il 2008, in questo momento sottoposto all’esame della Commissione “Bilancio, programmazione economica ed attività produttive”.

Gran parte del Bilancio è destinato a spese di carattere vincolato. Su tutte, la sanità assorbe 2,95 miliardi di euro. A seguire, 395 milioni di euro sono riservati al pagamento di mutui contratti dalla Regione, 614 mln/€ sono le risorse assegnate dallo Stato per attività di natura vincolata.Palazzo Campanella sede a Reggio del Consiglio regionale della Calabria

865 milioni di euro sono invece le risorse libere pari quindi al 9% delle entrate totali. Queste ultime sono comunque in gran parte assorbite da poche ma significative spese. Tra queste: trasporto pubblico locale (113,6 mln/€), forestali (96 mln€ nella fase attuale e 130 mln/€ a regime), Fondo sollievo disoccupazione (21,5 mln/€), Lsu ed Lpu e altre politiche del lavoro (48,5 mln/€). “Dati questi che – ha detto l’assessore al ramo, Naccari Carlizzi - esprimono lo strettissimo margine di discrezionalità nell’allocazione delle spese”.

Cospicua è la disponibilità delle risorse comunitarie (oltre 900 milioni di euro per le annualità 2007-08 del nuovo Por; e 700 milioni di euro del precedente) “che – ha proseguito Naccari - ci dà la possibilità  di ragionare in termini d’investimento”. L’assessore ha poi definito “delicata la situazione debitoria del settore sanità tanto da far destinare una quota Irpef esclusivamente al ripiano dei debiti in questo settore”.

“Una delle principali novità introdotte nel Bilancio 2008 – ha spiegato l’assessore - è l’inserimento e l’immediata disponibilità delle annualità POR Calabria 2007 e 2008, pari a 937 milioni di euro, con le relative quote di cofinanziamento nel documento finanziario”.

Nel suo intervento, Naccari ha auspicato “un cambio di mentalità che deve coinvolgere la politica, le strutture amministrative ed il partenariato economico e sociale. E’ questa la risposta – ha detto – alle nuove sfide che ci attendono e che richiamano il sistema Calabria nel suo complesso ad un rinnovato senso di responsabilità anche alla luce di quelle che presumibilmente, saranno, a breve, le scelte del nuovo Governo in materia di Federalismo fiscale. Il raggiungimento della copertura del 45,6% della spesa media con tributi propri (obiettivo della proposta di federalismo fiscale) avrà, infatti, come inevitabili ripercussioni, nelle regioni del Mezzogiorno, un taglio dei servizi ed un ulteriore aumento della pressione fiscale. Per rispondere quindi con responsabilità alle sfide figlie del nuovo assetto federalistico, limitando eventuali effetti perversi riconducibili a strumentalizzazioni ai danni della classe dirigente calabrese, siamo chiamati, oggi – ha proseguito Naccari - ad operare con determinazione  su due fronti. Da un lato, intervenendo sulle politiche di spesa, dall’altro, sulla verifica nell’attuazione dei programmi”.

La riforma della spesa deve necessariamente, insomma, assumere caratteri strutturali puntando ad un contenimento ed ad una maggiore qualificazione della stessa attraverso meccanismi ex ante ed ex post. Da quest’anno, opera, infatti, un nuovo controllo di gestione e strategico esteso anche agli enti strumentali che, negli anni, hanno purtroppo accumulato deficit. Tra gli interventi concordati anche il potenziamento del settore legislativo per valutare l’impatto di scelte politiche. Previsti inoltre strumenti,  norme e istituti  per razionalizzare la spesa e ridurre i costi dell’amministrazione pubblica.

Nel corso dei lavori della Commissione, sono stati illustrate alcune novità relative alla formulazione del documento di Bilancio che in via sperimentale dal 2009 verrà strutturato anche secondo missioni e programmi ed attraverso un processo di analisi e valutazione della spesa. Dal punto di vista contenutistico poi le più significative novità riguardano l’introduzione del principio del Bilancio generazionale: “Lavoriamo oggi – ha sottolineato Naccari - strutturando un Bilancio che non danneggi, anzi privilegi le prossime generazioni”; l’inserimento di misure di contrasto alla povertà, sostegno alle famiglie e working poor (in favore dei lavoratori poveri); infine, la previsione di strumenti per agevolare e favorire lo sviluppo dell’economia e l’accesso al credito.   

L’assessore al Bilancio ha infine auspicato “una rinnovata capacità da parte dell’amministrazione regionale e del sistema Calabria di sintonizzarsi su percorsi nuovi capaci di assorbire regole e modelli virtuosi dell’Unione europea”.

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