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22 aprile 2008
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Nicolò (Fi): «Improvvisato il trasferimento del personale Afor alle province»
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“L’imminente trasferimento delle funzioni e del personale AFOR alle amministrazioni provinciali, desta molte preoccupazioni e perplessità.
La soppressione dell’AFOR, con il relativo passaggio delle competenze alle Province, è stata decisa in assenza di un adeguato dibattito politico e di concertazione sindacale. La totale mancanza di un’idonea programmazione e pianificazione riguardante le suddette deleghe di funzioni, non può che causare ripercussioni negative sull’efficacia ed efficienza dei servizi, sulle garanzie delle professionalità acquisite dai lavoratori del settore, nonché sulla crescita sociale ed economica della Regione. Inoltre, prosegue Nicolò, il conferimento delle funzioni e del personale AFOR alle Province, implica una serie di problematiche di natura giuridica, finanziaria, gestionale e contrattuale. Il futuro di un settore strategico per la salvaguardia e la difesa dell’ambiente, come quello della forestazione, è caratterizzato da numerosi dubbi ed incertezze.
Innanzitutto, per quanto concerne l’aspetto finanziario, sarebbe interessante conoscere il destino dei 160 milioni di euro stanziati dal governo nazionale.
Il passaggio dei soli lavoratori forestali alle Province, completamente sprovviste di personale con specifiche competenze tecnico-amministrative, non consente agli enti locali di svolgere efficacemente l’attività di gestione assegnata dalla Regione, cui residua invece il profilo programmatico. Le questioni connesse al trasferimento del personale riguardano altresì anche l’aspetto previdenziale, del TFR, contrattuale e salariale. E’ necessario - sostiene Nicolò - che la Provincia offra serie garanzie circa le incombenze derivanti dalla gestione assicurativa e previdenziale dei lavoratori trasferiti e la liquidazione del TFR già maturato. Non sono più tollerabili- conclude Nicolò - ritardi nell’applicazione dei contratti e nel pagamento dei salari di una categoria di lavoratori, la cui esperienza professionale andrebbe invece valorizzata e salvaguardata. Pertanto, occorre fare chiarezza su di una vertenza contrattuale che va avanti ormai da tempo, al fine di evitare che i forestali e le loro famiglie continuino a vivere in una situazione di estremo disagio, precarietà ed incertezza. Nostro impegno in questo senso sarà comunque orientato a stimolare le istituzioni competenti, affinché vengano celermente soddisfatte le legittime istanze dei lavoratori calabresi”.
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