14 luglio 2005    

Occhiuto (Udc): “D’accordo con Bova per stralciare la devolution”




 “Non solo esprimo la mia più convinta adesione alla proposta di decidere lo stralcio della devolution, avanzata dal presidente Bova, ieri nell’Aula di ROBERTO OCCHIUTOMontecitorio all’Assemblea Nazionale degli eletti nei Consigli regionali,  ma ritengo necessario proporre in tal senso un ordine del giorno da discutere nella nostra Assemblea regionale magari in una seduta straordinaria”. Il vice presidente del Consiglio regionale, Roberto Occhiuto commenta così i lavori dell’Assemblea Nazionale degli eletti e delle elette nei consigli regionali italiani che si è tenuta nell’Aula parlamentare di Montecitorio alla presenza del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, e delle più alte cariche dello Stato, dal presidente del Senato, Marcello Pera, a quello della Camera, Pier Ferdinando Casini, al presidente della Consulta, Paolo Alberto Capotosti.
Occhiuto aderisce alla proposta di Giuseppe Bova e, al tempo stesso,  la rilancia: “Ho intenzione di proporre un ordine del giorno - annuncia - e suggerisco la convocazione di una seduta consiliare, perché sono certo che occorre verificare tutte le possibilità esistenti per trovare convergenze su questo terreno al di là degli schieramenti e delle logiche di appartenenza”. “La politica calabrese - osserva Occhiuto - non può rimanere estranea al dibattito nazionale su questi temi essenziali. Noi, più di altri, abbiamo il dovere di impegnarci in questo confronto e di farlo da protagonisti”.
“Ritengo pericoloso - aggiunge l’esponente politico dell’Udc - che si possa pervenire ad un impianto costituzionale di tipo federalista che finisca col sancire, anzi con l’accentuare il divario esistente tra le regioni più ricche e quelle come la nostra più svantaggiata. Che, insomma, in qualche modo prevalgano logiche conflittuali  col pieno arbitrio di chi è più forte e con la condanna al declino delle aree del Paese che hanno avuto ed hanno meno opportunità”.
“Come calabresi - conclude il vice presidente Occhiuto - abbiamo necessità di ritrovarci più uniti almeno su questo terreno. Solo così potremo sostenere con forza una linea coerente nei rapporti politici ed istituzionali con le rappresentanze pubbliche centrali per riscuotere impegni ad assumere decisioni che non penalizzino ulteriormente regioni come la nostra, relegandole, senza alcuna speranza, in una prospettiva di decadenza”.

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