11 marzo 2008    

Via libera anche alla nuova legge sul turismo


Disco verde alla nuova legge sul turismo. La seconda Commissione “Bilancio, programmazione economica ed attività produttive”, presieduta da Pietro Amato, ha espresso, all’unanimità, parere favorevole al testo sul riordino dell’organizzazione turistica regionale proposto dal vicepresidente del Consiglio regionale, Antonio Borrello,  che, in qualità di relatore, ha unificato tre distinti disegni presentati dalla Giunta regionale, dal gruppo Ds e dallo stesso Borrello.
E’ stato il consigliere regionale Bruno Censore, primo firmatario di una delle tre proposte, ad illustrare ai commissari lo spIl Presidente della II Commissione Bilancio Pietro Amato (Pd)irito e gli obiettivi di questa iniziativa legislativa che, di fatto, ridisegna e riorganizza l’intero comparto. “La Calabria, terra dalla forte vocazione turistica, aspettava da tempo un segnale incisivo da parte del Consiglio volto a dare nuova linfa al settore turistico- ha detto Censore-, ridando ruolo ai veri protagonisti dell’intero processo, operatori ed enti locali, attraverso la creazione di un partenariato ed un sistema di rete. In alcune regioni, i sistemi turistici locali hanno incontrato difficoltà nel decollare in quanto è mancato quel necessario salto culturale. Ovviamente, oggi, che è un giorno importante per il turismo calabrese, le nostre speranze vanno in tutt’altra direzione”.
Quali le novità più significative del testo? “E’ prevalsa l’esigenza di raggruppare idee e proposte che, pur diversamente articolate, si presentavano omogenee nella riorganizzazione del comparto secondo un modello agile, snello e in stretta coesistenza e collaborazione tra pubblico e privato, mettendo a rete e a sistema tutti gli attori della filiera- sostiene il relatore Borrello-. Obiettivi che passano attraverso l’organizzazione del sistema turistico locale, quale strumento indispensabile per una programmazione partecipata in funzione del potenziamento della competitività turistica di aree, frutto della interazione sinergica tra le risorse primarie (culturali, ambientali e artificiali) e il sistema delle imprese che erogano servizi di interesse turistico. D’altra parte, solo attraverso una seria programmazione degli interventi più funzionali al superamento delle disfunzioni del sistema è possibile la valorizzazione delle vocazioni territoriali”.
Il relatore della nuova legge sul Turismo Bruno Censore (Pd)Ancora, tra le novità significative Borrello cita “il marchio regionale di qualità di proprietà della Regione e del quale possono fregiarsi, in possesso di determinati requisiti, i sistemi turistici locali, denominato ‘Turismo che vuoi, Calabria che trovi’, strumento premiale in presenza di reti di servizi pubblici privati ed omogenei; ‘l’Albergo Diffuso’, tipologia che nel panorama si sta affermando in maniera significativa, capace da un lato di intercettare la domanda di chi è interessato a soggiornare in un contesto urbano di pregio e dall’altra di riqualificare un patrimonio edilizio a rilevante valenza storico-culturale”.
Conclude così Borrello: “Lo sforzo che è stato fatto è di dare vita ad un quadro sistematico, dove organizzazione pubblica e sistema delle imprese di settore, potessero comunicare e funzionare al meglio. Da qui, la scelta di privilegiare, nel modello organizzativo proposto, due aspetti fondamentali: l’esaltazione della dimensione territoriale dell’offerta turistica e l’integrazione della responsabilità tra le diverse componenti del sistema, facendola assurgere a livello gestionale”.
 

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