5 marzo 2008    

De Gaetano (Rif.Com.):«Su termovalorizzatore Gioia, grave decisione del Governo»


“Trovo assurda la decisione del Consiglio dei Ministri di impugnare la legge regionale, che aveva come primi firmatari il sottoscritto e l’assessore all’Urbanistica, Michelangelo Tripodi e che bloccava i lavori del raddoppio dell’inceneritore di Gioia Tauro. Il Governo, ad eccezione del Ministro di Rifondazione comunista Paolo Ferrero, che ha espresso il suo forte dissenso votando contro, ha assunto una grave decisione che susciterà certo una nuova ondata di mobilitazione e di protesta nella piana di Il consigliere di Rifondazione Comunista Nino De GaetanoGioia Tauro. Appena due mesi fa, proprio contro l’ipotesi del raddoppio dell’inceneritore, vi era stata una grande manifestazione di dissenso da parte delle popolazione locale, un chiaro segnale che l’ipotesi del raddoppio non incontrava affatto il favore dei cittadini. Ritengo che dietro la decisione del CdM si celi un grosso problema: dal punto di vista delle scelte in materia di politiche ambientali, le indicazioni del Pd, e il programma presentato da Veltroni, sono assolutamente identici a quelli del Popolo della Libertà; infatti, anche il Governo Berlusconi, nel 2005, impugnò la precedente legge sul blocco del raddoppio. L’idea di fondo del PD e del PDL, di cui la decisione sull’inceneritore di Gioia rappresenta un primo chiaro segnale esplicativo, è che Termovalorizzatori, Rigassificatori, Centrali a turbo-gas, non solo non producano alcun impatto ambientale, ma siano fonte di sviluppo economico. Immaginiamo cosa succederebbe alla nostra provincia, già indicata come pattumiera della Calabria e del Meridione, qualora dovessero realizzarsi tutti gli impianti previsti e prima citati (non dimentichiamo anche il progetto della centrale a carbone di Saline): le conseguenze sarebbero devastanti per la salute dei cittadini, per l’economia locale, per il tessuto produttivo della nostra provincia, che ha nella piana di Gioia Tauro uno dei punti di eccellenza con produzioni agricole di qualità. In materia di tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini occorre, invece, dare un chiaro segnale di discontinuità non solo con le politiche attuate in passato dalla destra ma anche con le idee di Veltroni, che, da questo punto di vista, non si dimostra affatto innovativo. Occorre, a nostro avviso, elaborare una forte idea di sviluppo territoriale dove l’ambiente, vero bene comune per le popolazioni calabresi, sia valorizzato e non devastato in nome di un’ideologia produttivista e predatrice del territorio. Basti pensare all’idea alternativa di sviluppo che si è elaborata in questa ultimi mesi intorno all’area di Saline e che sarebbe realmente in grado di rilanciare un fetta di territorio, a differenza dell’industrializzazione forzata che, invece, ha prodotto solo danni al tessuto sociale e ambientale. Contro la decisione del Governo, sostenuto dal PD di Prodi e Veltroni, la Sinistra arcobaleno, unica e vera forza politica che in Italia si pone in netta discontinuità con le politiche ambientali del passato, è decisa ad andare sino in fondo. Chiederemo alla Regione Calabria di impugnare la decisione del Governo davanti alla Corte costituzionale e nello stesso tempo, continueremo a non far mancare il nostro appoggio alla popolazione della Piana e al Movimento per la Difesa del Territorio, al fine di tenere alta la mobilitazione ed evitare il raddoppio dell’inceneritore che rappresenterebbe una vera sciagura per il nostro territorio”.

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