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5 marzo 2008
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Recepito il Codice etico della Commissione parlamentare antimafia
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E' stato recepito dalla Commissione regionale contro la mafia, presieduta da Nino De Gaetano, il codice etico approvato dalla Commissione parlamentare antimafia. Il documento, che ha registrato unanimità di consensi impegna i partiti che lo sottoscrivono a non candidare alle elezioni amministrative coloro i quali, alla data di pubblicazione della convocazione dei comizi elettorali, siano stati rinviati a giudizio, o si trovino in stato di custodia cautelare personale, di latitanza, di esecuzione di pene detentive o siano stati condannati con sentenza anche non definitiva per reati contro la pubblica amministrazione o rientranti nella fattispecie di associazione mafiosa". "Si tratta - ha detto il presidente De Gaetano - di un segnale concreto della volontà di tenere fuori dalle Istituzioni gli appetiti del malaffare. Il documento risponde all'esigenza, unanimemente avvertita, di assicurare alle comunità locali, sistemi di amministrazione trasparenti e impermeabili ai condizionamenti mafiosi ed è anche un segnale simbolico all'intera popolazione calabrese di quanti credono che la politica debba essere trasparente e assolutamente svincolata dagli interessi della criminalità e dei poteri forti". "E' ferma intenzione della Commissione - ha concluso De Gaetano - dare massima visibilità al documento divulgandolo in tutta la regione e chiedendo a tutti i partiti calabresi di sottoscriverlo". Su proposta del presidente De Gaetano, la Commissione ha deciso di estendere tali disposizioni anche a quanti decidano di candidarsi alle elezioni politiche e regionali.
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