6 luglio 2005    

”Fondi comunitari, un’ occasione formidabile” (di Enzo Sculco*)







Le riflessioni  di questi ultimi giorni sui fondi comunitari da utilizzare al meglio, mi inducono, essendo il tema non soltanto interessante dal punto di vista politico, ma centrale e determinate per l’economia ed il futuro della nostra terra, a fare delle osservazioni mi auguro utili. Sono convinto che sui fondi strutturali si giochi la sfida decisiva  per la Calabria nuova che intendiamo costruire.

 Anzitutto un intento, forse generico ma che rende bene  l’idea dell’importanza che il mio partito ed il centrosinistra annettono all’argomento: i fondi comunitari, per la Calabria, devono essere visti non come un  disastro annunciato, bensì come una  formidabile  occasione di riscatto.

  A distanza di pochi mesi dall’insediamento della nuova Giunta regionale  la situazione finanziaria e patrimoniale dell’Ente Regione  è molto più grave di quanto si pensasse, soprattutto sul fronte degli impieghi e dei pagamenti dei fondi strutturali dell’Unione Europea. Si è di fronte ad  uno spaventoso buco finanziario,  segno inequivocabile  di un imperdonabile vuoto   progettuale ed amministrativo della passata giunta Chiaravalloti che riconferma il fallimento totale del centrodestra in Calabria .

  Già nel corso della campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio regionale,  avevamo segnalato il disastro provocato dalle Giunte regionali di centrodestra sul fronte della programmazione economica, in particolar modo nei termini delle spese per investimento e di sostegno all’apparato produttivo, ma obiettivamente  non potevamo pensare che vi fosse un tale ritardo nell’utilizzo dei fondi comunitari. Un ritardo  a causa del quale la nostra regione potrebbe perdere entro sei mesi circa 750 milioni di euro .

 Arduo e, visto il poco tempo a disposizione, difficilissimo è  il compito che la Giunta guidata dal presidente Loiero si appresta a compiere per rimediare a questa grave  situazione. Ancor più grave se si considera il bisogno di lavoro che  si ha nella nostra regione.  Si tratta, pertanto di darsi da fare. Di elaborare  un disegno politico-ammnistrativo da parte della Giunta regionale e dei vari responsabili delle misure del Por che punti all’accelerazione degli impegni finanziari già posti in essere, calibrandoli  alle reali esigenze economiche, sociali e territoriali della Calabria. Da questo punto di vista,  si tratta di mettere in opera e cantierare  la gran parte delle opere pubbliche con relative  risorse ad hoc previste dall’Accordo di Programma Quadro nei vari settori, un fattore determinante per ridurre  il gap infrastrutturale della nostra regione che è alla base di quel che è stato definito “lo sviluppo frenato”  del Mezzogiorno e dell’economia calabrese .

   E’ fondamentale che la Giunta Loiero, così come previsto dal Programma, ponga definitivamente nel cassetto la pluriennale e fallimentare pratica degli incentivi a pioggia, focalizzando l’attenzione al riequilibrio della spesa negli investimenti pubblici e nelle infrastrutture ed  emulando, in questo senso,  la Regione Campania che ha brillantemente conseguito gli obiettivi della spesa comunitaria proprio mediante questa strategia vincente che le ha, tra l’altro, consentito di   beneficiare di una consistente dotazione finanziaria derivante dal meccanismo della premialità .

  Si tratta di avviare uno spedito disegno organico che metta al centro delle decisioni programmatiche la creazione di una serie d’interventi finalizzati alla dotazione di economie esterne che costituiscono le precondizioni di base ad un nuovo modello di sviluppo che ha in  un’Europa a 25 paesi e nella vasta area euromediterranea il naturale approdo commerciale, economico, culturale e sociale della Calabria del prossimo decennio,  anche in vista della prossima  Agenda 2007/2013, che si annuncia con una dotazione finanziaria considerevolmente ridotta .

  A questa strategia generale ,  dovrà seguire  una concentrazione sugli  interventi più facilmente realizzabili nel breve periodo, di modo che si scongiuri la perdita di una tale mole di risorse finanziarie.  Al contempo, tuttavia, tale emergenza fa sì che la capacità progettuale del centro-sinistra regionale, che si presenta con un programma innovativo e volto alla modernizzazione delle strutture economiche e sociali, possa dispiegarsi in pieno ed avere effetti significativi sul tessuto produttivo calabrese, oltre che sull’assetto normativo volto al decentramento delle funzioni.

 La posta in gioco è enorme. E su questi aspetti  è  vietato qualsiasi tentennamento! Qui la politica misura la sua capacità d’ affrontare le questioni serie dello sviluppo. Si tratta di una posta in gioco che richiede una forte dedizione, una inderogabile prontezza decisionale, una celerità degli iter amministrativi che metta alla prova la nuova dirigenza e, soprattutto, una capacità progettuale e politica che dia il segno all’opinione pubblica calabrese che è finito il tempo delle menzogne, dell’ignavia e di un’incompetenza fuori dal comune .


 

 

 

* Capogruppo della Margherita
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