24 gennaio 2008    

Giuristi a confronto sul tema “Avvocati di famiglia”, aspetti deontologici (di Luisa Lombardo)


La figura dell’avvocato di famiglia e gli aspetti deontologici della professione legale sono stati al centro del convegno organizzato a Palazzo Campanella dalla sezione reggina dell’Osservatorio nazionale sul Diritto di Famiglia.   
Patrocinato dal Consiglio regionale della Calabria assieme all’Ordine degli Avvocati, l’incontro di studi, ospitato nella sala ‘Giuditta Levato’, ha registrato ampi consensi tra gli operatori del settore. I componenti la sezione reggina dell'Osservatorio sul diritto di famiglia
Il diritto di famiglia è quella branca del diritto che forse più di tutte s’interseca con altre discipline le cui nozioni basilari devono essere note all’operatore del diritto per una migliore gestione dei conflitti. In questo ambito come in quello che attiene più specificatamente alla tutela minorile, è auspicabile un maggior raccordo tra tutti i professionisti (magistrati, avvocati, assistenti sociali, medici, psicologi, giornalisti), coinvolti a vario titolo.
Il convegno s’inserisce nel complesso delle iniziative dirette alla formazione degli operatori per i quali il Codice Deontologico stabilisce un preciso obbligo di aggiornamento costante. Secondo la nuova formulazione dell’art. 13 del Codice, è dovere dell'avvocato, infatti, curare costantemente la propria preparazione professionale, conservando e accrescendo le conoscenze con particolare riferimento ai settori nei quali è svolta l'attività”.
E’ stato Maurizio Praticò, vicecapo di Gabinetto a portare i saluti del presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Bova.

In apertura dei lavori, il consigliere dell’Ordine degli Avvocati, Alberto Panuccio, delegato dal presidente Morabito, ha dato gli auguri di buon lavoro a nome dell’intero ordinamento forense.
Alla tavola rotonda si è parlato delle regole che devono ispirare la professione: il dovere di dignità e decoro nell’amministrazione della giustizia, la lealtà e la probità in giudizio e prima ancora il giuramento iniziale di onore e diligenza. “Doveri che - ha spiegato Luigi Cardone, consigliere del CNF - non si esauriscono nella rigida formulazione codicistica ma si arricchiscono sempre di nuovi contenuti, costituendo una categoria aperta e modulata in grado di attagliarsi ai mutamenti registrati”. Una impostazione, questa, che trova riconoscimento formale nell’orientamento        espresso dalla Corte di Cassazione secondo cui le regole deontologiche sono rimesse alla successiva determinazione contenutistica da parte del giudice.
Nel corso del convegno, è stato altresì sottolineato come l’obbligo formativo e l’aggiornamento permanenti costituiscano aspetti fondamentali di una professione, quella dell’avvocato, che contribuisce all’attuazione dell’ordinamento per fini della giustizia e alla tutela degli interessi. Come ha spiegato la presidente della sezione reggina dell’Osservatorio, Maria Stella Ciarletta, “l'avvocato realizza la propria formazione permanente con lo studio individuale e la partecipazione a iniziative culturali in campo giuridico e forense”.
Per Carla Guidi, coordinatrice della Commissione di studi Pari Opportunità presso il CNF e prima donna avvocato nel Consiglio nazionale forense, il diritto di famiglia è “una materia delicata, carica di valutazioni umane che prescindono dalle questioni più strettamente relative all’assetto giuridico degli interessi in gioco. L’avvocato di famiglia – ha sottolineato - è candidato all’ascolto e alla mediazione. La sua è una deontologia fatta di saperi e di etica”.

Opinione condivisa con altrettanta autorevolezza dall’avvocato Alberto Panuccio che, nel tracciare la figura dell’avvocato di famiglia, ne ha esaltato il ruolo di dispensatore di consigli e pareri, sempre punto di riferimento soprattutto al Sud.
A concludere i lavori coordinati dall’avvocato Maria Stella Ciarletta, è stato il presidente dell’Osservatorio Nazionale sul Diritto di Famiglia, Gianfranco Dosi,  che si è soffermato diffusamente su alcuni passaggi tecnici in tema di applicazione del Codice deontologico. 
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