24 gennaio 2008    

Sarra (AN): «Falso rinnovamento delle nomine dei top manager nella sanità»


“Nomine dirigenziali all’insegna di una continuità gestionale che trova il suo sbocco naturale nel ‘neo centralismo’ instauratosi con il quarto esecutivo al punto che, sostanzialmente, il richiamo a situazioni di gattopardesca memoria è quasi palpabile, stante l’ennesimo tentativo formale di rivestire del manto del rinnovamento ‘un sistema’ ampiamente collaudato nel corso di questa Legislatura”.
E’ quanto afferma il Presidente del gruppo consiliare di Alleanza Nazionale, Alberto Sarra, che aggiunge: “il ricorso a criteri di scelta teoricamente innovativi, nel caso specifico dei dirigenti apicali delle Asp,  acuisce sensazioni mai sopite di manovre di assestamento in ordine ai nuovi scenari politici che sino ad ora hanno prevalso sulle ‘componenti prioritarie’ di un settore che attraversa una fase delicatissima e che ha una necessità vitale di chiarezza, di percorsi graduali ma efficaci nel garantire una vera svolta gestionale”. Il capogruppo regionale di Alleanza Nazionale Alberto Sarra
“E le aziende ospedaliere ancora commissariate – continua Sarra - non possono certo offrire  esempi di gestione secondo canoni di programmazione aziendale, per non parlare dei seri dubbi circa l’applicabilità dell’istituto della prorogatio nella fattispecie. Il Consiglio di Stato con sentenza n. 3653 del 2001 – ricorda il capogruppo di An - non ha ritenuto applicabile al commissario straordinario per la gestione di un ente pubblico l’istituto della prorogatio, rimarcandone la natura di organo temporaneo ed eccezionale…….”
Secondo Sarra “al di là dei nomi e delle ultime varianti in corso d’opera, nell’interesse generale, riveste un’importanza fondamentale, poter giungere a cogliere i punti nodali delle strategie d’intervento, definite, si spera, secondo un quadro programmatico generale di ‘ricostruzione del settore sanitario’”.
“Con le decisioni del Governo centrale relative all’istituzione della Commissione ministeriale, alla nomina di un Commissario per l’emergenza sanitaria che assume poteri straordinari in materia; con la perdurante assenza di un assessore alla Sanità, con un assetto territoriale di gestione della sanità ancora in una sofferente condizione di precarietà, per non parlare dei continui stati di agitazione delle categorie operanti nel comparto, nessuna esclusa, assume una valenza prioritaria – sostiene Sarra - la convocazione di una seduta del Consiglio Regionale dedicata esclusivamente allo stato di emergenza del comparto sanitario. E’ altresì fondamentale – sottolinea - che in sede assembleare, l’esecutivo dia comunicazione della ‘sua volontà operativa ’ alla luce dei provvedimenti governativi ed in merito al necessario coordinamento gestionale di quello che ad oggi è solo l’enunciato di un progetto di riorganizzazione dell’intero sistema sanitario”.
Secondo Sarra “Occorre fare chiarezza su molti punti, dalle scelte politiche apicali alle competenze gestionali ai vari livelli ed alle loro sfere d’intervento affinché ‘lo schema operativo generale’ offra i dovuti riscontri oggettivi ad un settore che allo stato attuale appare slegato, a compartimenti stagni, soggetto ad iniziative singole che potrebbero non garantire ‘unitarietà’ alla ratio gestionale del comparto. Unico elemento, questo – prosegue l’esponente di An - in grado di collocare i giusti anelli di congiunzione tra le nuove Istituzioni sanitarie e quelle preesistenti ed i fruitori naturali del sistema sanitario regionale nel percorso impervio di riconversione dell’ampio contesto sanitario. Un contesto che, sino ad oggi – conclude Sarra - ha dovuto fare i conti con una evidente inadeguatezza politica ed amministrativa nell’affrontare le gravi carenze strutturali e funzionali di un  settore nevralgico dell’economia regionale”.

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