24 gennaio 2008    

Capigruppo del centrodestra:«Inopportuno accogliere i rifiuti della Campania»


Nota congiunta dei presidenti dei gruppi consiliari di Forza Italia, Giuseppe Gentile, di Alleanza nazionale, Alberto Sarra, della Democrazia Cristiana Ind. Mpa, Domenico Crea, dell’ Udc, Michele Trematerra e del  Nuovo Psi, Francesco Galati. Michele Trematerra capogruppo regionale dell'Udc
“In una Regione in cui si è giunti con il varo del quarto esecutivo a sancire formalmente - scrivono gli esponenti di minoranza - ‘l’ennesima ripartenza’ di fasi politiche ed istituzionali che hanno contribuito nel corso di questa legislatura a configurare l’Ente in un vero e proprio ‘laboratorio politico’; in cui si registra la più bassa produzione legislativa continuando a relegare l’attività Il capogruppo regionale di Forza Italia Giuseppe Gentilelegislativa ed amministrativa ai margini delle priorità istituzionali; in cui si è ancora in attesa, dopo quasi tre anni di governo del centrosinistra, di ‘bozze progettuali’ di sviluppo del territorio idonee a contrastare l’inconsistenza, l’inadeguatezza strutturale ed operativa del Sistema Calabria, la Giunta regionale ha deliberato di accogliere la richiesta formulata dalla Campania di smaltire circa mille tonnellate di rifiuti, che saranno distribuite nelle discariche delle Province calabresi.
Allo stato attuale non pare si possano ravvisare elementi tali da poter condividere tale scelta, del tutto inopportuna se rapportata al contesto di sofferenza sociale ed economica che attraversa la nostra Regione. Pur esprimendo piena solidarietà alla Regione Campania augurando che giunga al più presto a far fronte positivamente allo stato di emergenza sociale e sanitaria in cui versa, di contro, non si può non affermare che l’attuale situazione regionale in materia di rifiuti non consente alcun allineamento alle Regioni che hanno dichiarato la propria disponibilità a smaltire i rifiuti campani.Il capogruppo regionale del partito Socialista Francesco Galati
La Regione Calabria, una regione dalle mille emergenze, richiede decisioni realistiche e non indotte da motivazioni di solidarietà e di ‘recupero d’immagine’.
Le gravi problematiche intersettoriali a cui certamente non fa eccezione il settore ambientale, impongono una gestione politica ed amministrativa efficiente, in grado di operare una effettiva svolta supportata da strategie d’intervento risolutive.
E nel caso specifico sarebbe stato meglio astenersi. La condizione in cui versa la nostra Regione in materia di raccolta, trattamento e smaltimento di rifiuti non è certo ottimale. Tutt’altro. Con il superamento della gestione commissariale si avvia una fase estremamente delicata che richiederà un Domenico Crea presidente del gruppo regionale della Democrazia Cristianaimpegno istituzionale gravoso per attuare il passaggio dalla fase dell’emergenza commissariale, rivelatasi del tutto inidonea ad apportare i cambiamenti necessari, alla fase decisionale ed operativa in capo all’Ente, ridivenuto titolare dei poteri e delle funzioni in materia di rifiuti. Nell’immediato futuro sarà necessario adottare decisioni rilevanti che comporteranno di fatto la riorganizzazione di un settore nevralgico, per l’avvio di un ciclo ottimale dei rifiuti mediante una costruttiva sinergia tra Regione ed enti territoriali, la realizzazione di una efficiente rete impiantistica, con uno strumento legislativo adeguato, un Piano dei rifiuti che consenta di conseguire l’obiettivo dell’autosufficienza di ogni Provincia.
Costante sarà, in tal senso, il richiamo a por fine al perdurante immobilismo degli organi istituzionali regionali la cui attività, del tutto sporadica o addirittura assente, come nel caso delle Commissioni consiliari, ancora in regime di “vacatio”, ha contribuito a delineare nella produzione legislativa carenze ormai croniche, minando di fatto la posizione di centralità del Consiglio regionale.Il capogruppo consiliare di Alleanza Nazionale Alberto Sarra
Ci si augura che si possa avviare in materia di ambiente, al più presto, ‘un percorso istituzionale risolutivo’ contraddistinto dalla naturale logica assembleare di contrapposizione dialettica tra maggioranza ed opposizione e rispondente all’esigenza ormai indifferibile di porre punti fermi in materia di efficienza normativa.
E l’Opposizione, responsabilmente al ruolo ed alle prerogative ad essa riconosciute - conclude la rappresentanza della minoranza consiliare regionale - intende operare senza alcuna preclusione al fine di garantire un apporto costruttivo nell’esigenza di tradurre in provvedimenti normativi strategie ed istanze per la soluzione condivisa di interessi primari della collettività regionale”.
 

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