28 dicembre 2007    

Nicolò (Fi):«Inattivo, a Reggio, il reparto di Medicina nucleare»


“Fino  al   2002  - scrive Nicolò – il reparto è stato dotato di due gammacamere per la medicina nucleare che costituiscono lo standard minimo per eseguire i controlli sui pazienti. Nel corso del tempo – afferma Nicolò – si sono verificati guasti al Il consigliere regionale di Forza Italia Alessandro Nicolòfunzionamento di una delle due macchine in dotazione al reparto, senza che venisse riparata o sostituita dagli organi di competenza. L’intero carico di lavoro, dunque, è stato dirottato sulla seconda macchina. La situazione però precipita nell’estate del 2006 quando anche questa seconda apparecchiatura denuncia carenze tecniche, per cui inizia il blocco definitivo dell’attività diagnostica del delicato servizio. Nel gennaio del 2007, a seguito delle sollecitazioni del direttore dell’U.O. di Fisica Sanitaria e Radioprotezione dell’Ospedale, la Direzione Generale decideva che la riparazione della “gammacamera” sarebbe stata antieconomica  e predisponeva le procedure di gara per l’acquisto di nuove apparecchiature (due gamma camere doppia testata e un PET/TAC), nonché la ristrutturazione e la messa a norma del servizio.  Nonostante sia stata elaborata una gara pubblica per un importo di Euro 5.000.000,00 - prosegue Nicolò - dagli organi responsabili, dal mese di settembre del 2007 non si hanno più notizie dell’iter di questa procedura, con la conseguenza che  il reparto di Medicina Nucleare è ancora inattivo da circa un anno e mezzo. A causa di questa inerzia dell’amministrazione regionale -  conclude Nicolò - il personale tecnico e infermieristico, è stato trasferito dal febbraio 2007 ad altre Unità Operative, mentre  il personale medico rimane, nonostante le alte conoscenze e le  professionalità in materia, inutilizzato per il fine specialistico di competenza  per cui è stato assunto. Mortificare le intelligenze calabresi e mantenere reparti inattivi  - afferma il consigliere di Forza Italia - creando disagi per la cittadinanza è una situazione di fatto che non può essere più accettata, soprattutto alla luce degli ultimi eventi sulla sanità calabrese. Le disfunzioni dei reparti, o peggio ancora, la loro totale inoperosità, comporta rischi serissimi per i pazienti poiché gli operatori non possono avvalersi di  strumenti ed apparati tecnici che permettono di effettuare interventi mirati. Per porre fine a questo assurdo disservizio – conclude Alessandro Nicolò – ho interrogato il Presidente Loiero sui provvedimenti urgenti che intende adottare per restituire efficacia al servizio di Medicina nucleare dei “Riuniti” e per tutelare la dignità professionale di professionisti di riconosciuto valore, da sempre a servizio dei pazienti”.
 segnala pagina ad un amico
 CHIUDI