3 dicembre 2007    

Dima (An): «Nuovo esecutivo in violazione dello Statuto»


“Il centrosinistra calabrese non soffre di anoressia. Più che magra, infatti, la nuova giunta regionale non può che essere definita obesa perché appesantita, oltre che dal presidente e dal suo vice, dalla bellezza di dieci assessori”. Queste le valutazioni del coordinatore regionale di Alleanza Nazionale, nonché consigliere regionale dello stesso partito, Giovanni Dima. Il consigliere regionale di Alleanza Nazionale Giovanni Dima
“Dopo una lunga e travagliata gestazione - prosegue Dima - caratterizzata dalle forti prese di posizione di Rifondazione comunista e di alcuni componenti del vecchio esecutivo, Loiero partorisce la sua quarta giunta in due anni e mezzo, una ogni sette mesi dall'inizio della legislatura, in un clima politico ed istituzionale sempre più deteriorato dall'evidente assenza di un progetto di rilancio della Calabria”.
“Più che proiettata verso la fine della legislatura e quindi concepita per aggredire le emergenze esistenti - sostiene ancora Dima - questa nuova giunta sembra essere il tentativo ultimo di Loiero di cacciarsi alcune spine che, negli ultimi mesi, erano diventate particolarmente dolorose adducendo il
motivo, apparentemente logico, di riequilibrare il proprio esecutivo sotto il profilo territoriale nonostante sostenessimo, già due anni e mezzo fa, che l'esecutivo Loiero presentava evidenti scompensi di rappresentanza dei territori calabresi” 
“Non può che destare ulteriori perplessità, inoltre, - la riproposizione degli advisor che, riciclati in un comitato etico che solo l'inventiva di Loiero poteva partorire, dovrebbero far fare quel salto di qualità che i calabresi ancora aspettano. Come se non fossero bastati quelli riproposti nelle passate
giunte regionali che, purtroppo per la Calabria, non hanno lasciato alcuna traccia di sé. Ma ciò che ci lascia più perplessi è la furbizia istituzionale di Loiero che, incurante di quanto prescritto dallo Statuto regionale, nomina tre assessori esterni invece di due a meno che non si voglia considerare il vicepresidente come un semplice collaboratore del presidente e quindi senza delega specifica”.
“Su questo punto è necessario, naturalmente, - evidenzia Dima - che si faccia chiarezza a meno che non si voglia considerare lo Statuto regionale come una coperta da tirare in base alle proprie necessità politiche e, quindi, in spregio ad ogni regola di democrazia. Se queste sono le premesse, Alleanza nazionale continuerà a fare la propria parte in Consiglio regionale anche e soprattutto perché Palazzo Campanella sarà chiamato a decidere, speriamo in tempi brevi, su temi importanti
quali il rinnovo delle commissioni consiliari ed il nuovo piano sanitario regionale per i quali la Calabria attende ancora risposte”.

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