3 dicembre 2007    

Loiero: «Una squadra attrezzata per affrontare la ‘fase due’ della legislatura»


“Ci sono buoni motivi per ritenere che il nuovo assetto istituzionale sia quello più idoneo per marciare con speditezza e per avviare la cosiddetta fase due dettata dal giro di boa di metà legislatura, quella che dovrà accelerare l'attuazione del programma di governo per il quale abbiamo ricevuto il consenso dei calabresi e per dare ai bisogni le risposte dovute”.Il Presidente della Giunta Agazio Loiero
Loiero parla di nuovo assetto e non si riferisce esclusivamente alla struttura della Giunta. “Proprio per nulla a questa nuova fase di governo un contributo determinante lo daranno, non ho dubbi, il Consiglio regionale che, con i mutamenti conseguenti che si determineranno, è chiamato a uno sforzo suppletivo, e la stessa politica. La nascita del Partito Democratico, l'elezione di Nicola Adamo che in Consiglio assume la stimolante guida del partito leader della coalizione di governo, il nuovo incarico di Doris Lo Moro chiamata alla presidenza del Pd, incarico di prestigio per il quale Marco Minniti aveva generosamente pensato a me ma che io lascio per motivi già spiegati, però sapendo che resta in buone mani, diventano, infatti, elementi di eccezionale portata. Sono tutte cose che servono a dare all'azione di governo quella marcia in più necessaria per affrontare la vera sfida del cambiamento”.
Chiediamo al presidente se tutto questo non poteva essere fatto senza “sacrificare” personalità forti come Adamo, Lo Moro e Principe, senza cioè allontanarli dalla Giunta regionale. Loiero non intende dribblare la domanda anche perché - motìva - sulla questione si è fatta un po' di confusione:
"In primo luogo - sostiene - non sono stati per nulla sacrificati. L'esigenza di rimodulare la squadra di governo l'abbiamo condivisa un po' tutti. Dopo il tempo della ricognizione, del salvataggio dei fondi del vecchio Por, dell'elaborazione del nostro Por e del Piano sanitario, nonché di altre decisioni importanti per contenere la spesa ed evitare sprechi che hanno creato voragini nei conti, abbiamo pensato anche all'innesto di energie fresche, portatrici di saperi nuovi, da inserire in quella più ampia squadra del centrosinistra che io individuo nella Giunta, nel Consiglio, nel Pd e negli altri partiti della coalizione”.
“Quello che io penso – aggiunge Loiero - è semplice. La Lo Moro aveva consumato egregiamente il
compito assegnatole di dare un segnale forte di discontinuità e ha fatto un lavoro importante sul quale si innesterà la futura azione di governo di un settore delicato come quello della Sanità. Adamo, con cui abbiamo condiviso un lungo periodo di lavoro, abbiamo camminato assieme, ha fatto una scelta politica forte e altrettanto importante di quella impegnativa di vice presidente, perché dirigerà un gruppo di diciotto consiglieri che non c'era mai stato, così numeroso, neppure ai tempi della Dc. Per farlo ci vuole competenza, impegno, passione politica e non c'é dubbio che Adamo è persona più che indicata per svolgere tale impegno. Da quella postazione continuerà a dare un contributo essenziale all'azione della giunta sia sul piano riformistico sia sul piano legislativo”.
Il Presidente della Giunta nel corso di un intervento in Consiglio regionaleE Principe? “Principe è un discorso a parte. Come gli altri ha operato bene, più che bene. Da più parti, da più ambienti e con insistenza, ho avuto sollecitazioni a non concentrare la rappresentanza dell'esecutivo in maniera schiacciante su una provincia. Ho ritenuto che fosse giusto e mi ci sono dovuto adeguare per equilibrare al meglio l'assetto territoriale. Altre letture non sono possibili”.
Loiero non ha dubbi che adesso ci sarà un rilancio del gioco di squadra. Pensa così di svincolarsi dall'assedio che Giunta e Consiglio finora hanno subito? “Penso che così - risponde - tutti assieme, Loiero e la Giunta, Bova e il Consiglio, le new entry e gli altri assessori, Adamo, Lo Moro, Minniti e il Pd, Verdi, sinistra e partiti di centro che aderiscono al progetto, potremo lavorare meglio e con più serenità per lo sviluppo di questa Calabria e, senza retorica, per dare un'opportunità ai giovani e ai calabresi tutti".   Che cosa bisogna attendersi subito? "Proprio per quello che ho appena detto, a giorni - conclude il governatore - vareremo il Piano per il lavoro al quale abbiamo lavorato da sei mesi. Sarà uno sbocco per tanti giovani. E' una richiesta forte che veniva dagli ambienti di sinistra che io ho ampiamente condiviso. E staremo attenti perché i bandi vengano fatti e attuati in assoluta trasparenza”.
 

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