30 novembre 2007    

Mozione di Morelli (An) per il riconoscimento della L.S.I. Lingua dei segni italiana


“L’approvazione all’unanimità del Consiglio regionale della mozione per il riconoscimento giuridico della Lingua dei segni italiana (L.S.I.) per favorire la diffusione di strumenti di accesso all’informazione ed alla comunicazione delle persone sorde, rappresenta  un momento di alto valore sociale ed istituzionale di cui la Calabria può andare fiera”. il consigliere regionale di Alleanza Nazionale Franco Morelli

E’ quanto afferma il consigliere Franco Morelli (An), che si è fatto promotore del documento nel corso dell’ultima seduta dell’Assemblea legislativa.

“La mia iniziativa – prosegue Morelli – si iscrive nel bacino più largo delle prese di posizione sull’argomento, internazionali e nazionali, tant’è che l’Assemblea generale dell’Onu  ha licenziato un trattato sui diritti delle persone con disabilità, ed il Parlamento europeo stesso ha invitato gli stati membri ad utilizzare e diffondere il più possibile la lingua dei segni. Vieppiù – prosegue Morelli – che il ministro della Solidarietà sociale, Paolo Ferrero, ha già sottoscritto alcuni mesi fa la Convenzione di New York sui diritti delle persone con disabilità, un atto propedeutico che ha permesso a 70 mila persone sorde, di cui tremila residenti in Calabria, ad avere riconosciuti diritti e condizione di handicap. Il quadro delle iniziative istituzionali, successivamente, è stato completato appena lo scorso 23 novembre da un decreto legge del Governo per promuovere la vera partecipazione, piena e compiuta, delle persone sorde alla vita sociale, nei rapporti con la pubblica amministrazione,  oltre che prevedere interventi diagnostici precoci, abilitativi e riabilitativi, per tutti i bambini nati o divenuti sordi, ai fini dei necessari interventi protesici e logopedici.  Per conseguire questi obiettivi - sottolinea Franco Morelli - la mia mozione, unanimemente sostenuta dal Consiglio regionale della Calabria,  spinge il Parlamento italiano ad una rapida approvazione di una legge specifica per le persone sorde, colmando così un ritardo specifico ed esaltando, nel contempo, la sensibilità istituzionale e l’efficacia della nostra Regione e del nostro Paese nel cogliere i segnali di quanti nella società, proprio per la loro “invisibilità” mediatica non sempre riescono a farsi, sarebbe proprio il caso di dirlo, sentire”.

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