23 novembre 2007    

Le Poste non consegnano la posta: la denuncia di Guerriero (Sdi)


Lettera aperta del consigliere regionale dello Sdi, Giuseppe Guerriero al Presidente di Poste Italiane Spa, in relazione al disservizio che si sta riscontrando da tempo nella città di Catanzaro. La missione è stata inviata, per conoscenza, anche al  Sindaco di Catanzaro Rosario Olivo ed al Presidente della Regione Calabria Agazio Loiero.- Giuseppe Guerriero, consigliere regionale dello Sdi
“Preg.mo Presidente, Le segnalo un disservizio gravissimo e imperdonabile, provocato dalle Poste italiane, di cui sicuramente Lei sarà all’oscuro, causa di disagi e contrattempi per centinaia di famiglie calabresi.
Da mesi, infatti, in diversi quartieri di Catanzaro Sud, ossia della città capoluogo della Calabria e quindi non dell’ultimo borgo calabrese, anche se la violazione di questo diritto sarebbe ugualmente ingiustificabile,  la corrispondenza giunge a periodi alterni e, da oltre due settimane, altri quartieri dell’area Catanzaro Sud (Catanzaro Sala in particolare)  non ricevono affatto  la corrispondenza. Il postino, in pratica, è una figura letteralmente scomparsa e la corrispondenza non consegnata non si comprende bene neppure dove finisca.
 Tutto ciò, com’è facilmente intuibile, arreca danni incalcolabili a esercizi commerciali, attività professionali e imprese di varia natura, nonché un danno altrettanto grave ai cittadini.
 Ad oggi, nonostante le numerose segnalazioni dell’utenza, circa il disservizio nulla è cambiato e l’inadempienza delle Poste Italiane permane.  Alcune spiegazioni, fornite dal Centro distribuzione Poste competente, dove molti pazienti cittadini sono costretti a recarsi per tentare di recuperare in parte la loro corrispondenza, indicano nella cattiva organizzazione del personale una delle cause del disservizio, imputandolo ad  una maldestra e inefficace nuova organizzazione delle risorse umane.
 Tanto premesso Le chiedo, sia nella mia qualità di cittadino catanzarese che di Consigliere regionale della Calabria, un rapido gesto risolutore per ripristinare i diritti dei cittadini”.

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