6 luglio 2005    

Borrello (Popolari Udeur): “Un chiarimento nel centrosinistra“




Le vicende consumate nell’ultima seduta del Consiglio regionale, a proposito dell’elezione degli Uffici di Presidenza delle Commissioni permanenti e speciali nonché delle altre On. Antonio Borrelloarticolazioni del Consiglio regionale, hanno segnato non poche insoddisfazioni e, soprattutto, una netta disapprovazione  circa il metodo seguito per giungere alla conclusione. Lo afferma il consigliere regionale dei Popolari –Udeur Antonio Borrello, anche nella sua veste di segretario regionale del Campanile, rivolto ai Segretari regionali dei Partiti del centrosinistra e per conoscenza ai  Capigruppo consiliari della sua aggregazione nonché al Presidente della  Giunta regionale

E’ urgente intendersi bene sul significato che attribuiamo a parole come confronto, dialogo, lealtà e parità nelle scelte – evidenzia Borrello - per capire  se esse debbano essere prive di significato o, al contrario, rappresentare contenuti precisi in assenza dei quali la politica stessa subisce un pericoloso vulnus. Laddove il confronto è strozzato, per far posto a scelte decise per sé e anche per gli altri a valle di una sorta di rifiuto per pervenire ad una decisione condivisa, è la politica che viene mortificata a favore di una logica imperniata sulla forza e sull’arroganza che, se non accantonate per tempo,  non solo non ci faranno fare molta strada in comune ma rischiano di determinare un clima di polemiche e di equivoci, di cui non credo si avverta un gran bisogno. Ad avviso di Borrello, “l’unità è non soltanto necessaria per una coesione vera della maggioranza, ma è un patrimonio indispensabile per far fare al centrosinistra passi in avanti verso la soluzione delle pesanti questioni che abbiamo ereditato da circa dieci anni di fallimenti del centrodestra.  Ma non è assolutamente accettabile che, ad una richiesta di confronto, qualche forza politica detti aut - aut perentori sulle scelte da compiere, preferendo consegnare alla matematica il frutto di decisioni importanti per il governo di organismi fondamentali nella vita della Regione. Atteggiamenti, questi, che vanificano, di fatto, l’alleanza e la pari dignità tra soggetti che hanno deciso di affrontare assieme la battaglia per il rinnovamento della Calabria e causano soltanto dissapori e risentimenti. Il terzo partito della coalizione di centrosinistra non è più disposto  a subire ulteriori prevaricazioni. Il metodo del confronto, a mio avviso, deve valere anche tra decisioni prese dall’Esecutivo e maggioranza consiliare, cosi da non perdere l’indispensabile contatto permanente tra i due soggetti, ben  sapendo quanto sia stata deleteria, nella scorsa legislatura, la separazione netta tra Esecutivo e Legislativo “.

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