23 novembre 2007    

Contro la «fuga dei cervelli» stages per neolaureati


I migliori giovani laureati calabresi che verranno ammessi agli stage biennali voluti dal Consiglio regionale per arginare il fenomeno della cosiddetta “fuga dei cervelli” saranno accompagnati da specifiche  attività formative predisposte dalle Università di Cosenza, Catanzaro e Reggio.
L'incontro con i Rettori degli Atenei calabresi e i responsabili del Gruppo di lavoro Firmato a Palazzo Campanella, il protocollo d’intesa tra la Presidenza del Consiglio regionale e gli Atenei per avviare gli stagisti selezionati al loro  inserimento biennale nelle Pubbliche Amministrazioni.
Grazie all’accordo, sottoscritto dai rettori Giovanni Latorre (Università della Calabria), Francesco Saverio Costanzo (Magna Grecia), Massimo Giovannini (Mediterranea) e dal presidente Giuseppe Bova, i migliori giovani laureati della regione verranno, così, seguiti con specifici percorsi didattici messi a punto dalle Università.
All’incontro per la sottoscrizione del protocollo, hanno partecipato anche  i componenti dell’Ufficio di Presidenza: i vicepresidenti Antonio Borrello e Roberto Occhiuto ed i segretari-questori Giuseppe Guerriero e Gesuele Vilasi. Il protocollo prevede che prima che si cimentino con le nuove realtà professionali, ai giovani stagisti venga fornita un’adeguata e preventiva formazione rispondente ad una metodologia di gestione organizzativa innovativa ed avanzata, anche attraverso la sperimentazione e l’implementazione di nuovi approcci.
L’accordo definisce le modalità della formazione avanzata che gli atenei erogheranno a beneficio dei soggetti selezionati per gli stage di 24 mesi. Un gruppo di lavoro costituito dai professori Antonio Viscomi per l’Università “Magna Grecia” di Catanzaro; Francesco Manganaro per l’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria, Enrico Caterini per l’Università della Calabria di Cosenza, dal Vice presidente del Consiglio regionale, Roberto Occhiuto e dal segretario generale dell’Assemblea, avvocato Giulio Carpentieri, ha già predisposto tutti gli atti necessari per dare concreta attuazione al bando relativo sia alle manifestazioni d’interesse degli Enti pubblici intenzionati sia alle istanze dei giovani che intendono accedere agli stage.
Il bando sarà pertanto pubblicato nei prossimi giorni. Il progetto del programma formativo che verrà somministrato dagli Atenei prevede 450 ore di cui 240 per il percorso comune comprese informatica e lingua inglese, 120 per quello “professionalizzante” e 90 per le concrete attività di stage. Vengono individuate tre aree professionali: amministrativa, tecnico-scientifica e contabile.
Alla fine dei corsi, l’intero materiale didattico prodotto nei percorsi formativi verrà condensato in un saggio finale, uno vero e proprio manuale per la formazione “in progress” dei dipendenti pubblici.  L'Ufficio di Presidenza del Consiglio con i Rettori degli atenei calabrese
“Siamo passati, insomma -  ha spiegato il presidente Giuseppe Bova - alla fase operativa dopo la scelta del Consiglio regionale di tagliare i cosiddetti ‘costi della politica’ finalizzando l’impiego di tre milioni di euro della somma così risparmiata per consentire ogni anno l’utilizzazione di circa 250 giovani laureati meritevoli. Ora seguiranno la pubblicazione del bando e le selezioni, con meccanismi trasparenti ed automatici esclusivamente per titoli, per gli stage biennali  nella pubblica amministrazione”.
“Come avevamo affermato sottoscrivendo solennemente, il 13 marzo scorso, la convenzione ‘Istituzioni: doveri e diritti’ – aggiunge Bova – si può cambiare il complesso del profilo e l’agire concreto dell’Ente Regione. La scelta compiuta, che ha riscosso anche l’interesse delle nostre Università, non è certo risolutiva ma può rappresentare un'alternativa per molti giovani calabresi che, spesso, dopo la laurea lasciano la regione per rendersi indipendenti altrove. Con questa legge miriamo a farli rimanere in Calabria per essere protagonisti del futuro di questa terra”.
 

 segnala pagina ad un amico
 CHIUDI