6 luglio 2005    

Commissione Piano per lo sviluppo: salta l’elezione del presidente




La Commissione per il Piano di sviluppo regionale, che oggi, in occasione della seduta di insediamento, avrebbe dovuto eleggere il presidente, è stata aggiornata a data da destinarsi. Nel corso dei lavori, presieduti da Giuseppe Bova (presente il vice presidente, Francesco Fortugno), sono emerse due candidature: quella di Antonio Borrello (Popolari- Udeur) e Mario Maiolo (Margherita). La Commissione, con i suoi sei componenti presenti (Borrello, De Gaetano, Frascà, Gentile, Maiolo e Stancato; assenti Talarico e Morelli), si è determinata accogliendo la proposta del capogruppo di Rifondazione comunista, Antonino De Gaetano di “rinviare la votazione per ragioni di opportunità, vista la candidatura di due consiglieri del centrosinistra in modo da consentire all’organismo consiliare di convergere su un solo nominativo”.

Ad apertura dei lavori, Borrello ha messo in evidenza “una sottovalutazione del ruolo e delle competenze di questa Commissione sin dalla sua istituzione, sottovalutazione che sembra perpetrarsi anche in questa legislatura, posto che nessuna discussione, né di tipo organigrammatico né programmatico, è stata affrontata in modo preventivo”. “Un elemento, questo, che crea disagio e preoccupazione- ha spiegato Borrello-, potendosi ipotizzare una continuità negativa nell’approccio alle questioni che investono la stessa Commissione. L’idea, perciò, di cambiare registro mi spinge- ha concluso Borrello- a propormi alla presidenza, consapevole di dover imprimere un’azione efficace di attività”.
Da parte sua, Maiolo, nel proporre la propria candidatura, ha sottolineato “la volontà di lavorare in modo proficuo per costruire un’azione strategica affinché la Commissione possa incidere sulla reale programmazione della Regione Calabria. “Non ho voluto altri ruoli – ha detto Maiolo- proprio al fine di indirizzare il mio impegno a rilanciare e riqualificare l’attività della Commissione che, nel passato, non ha funzionato come avrebbe dovuto”.     

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