Pizzini (Fi) interviene sulla situazione politica regionale attuale
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“C’è da uscire pazzi con questa maggioranza di centro-sinistra alla Regione Calabria, perché non c’è verso di anteporre i gravi problemi della Calabria agli interessi personali e di poltrone. Proclami a tutte le ore, parole giorno e notte, giuramenti di decisioni rapide, e che fanno i Nostri ? Mesi di attesa per vedere chi avrebbe vinto nella costituzione del neonato PD, ora altra attesa per sostituire alcuni Assessori della Giunta e nominare i nuovi, con il solito gioco del lotto sui premiati, e la riunione di Giunta appositamente convocata lunedì scorso per importantissime ed urgenti decisioni, fra le quali anche la nomina dei nuovi Direttori generali delle ASL provinciali, sono state ovviamente rinviate.  Chi se ne frega, avranno pensato tutti i componenti della Giunta e la sua maggioranza di centro-sinistra, con tutta l’insipienza che li contraddistingue, tanto i calabresi possono aspettare la grazia di Cesare.La madre di tutte le prese per i fondelli è rappresentata però dalla sanità, per la quale è stata preannunciata da mesi una innovativa e risolutiva proposta che però a tutt’oggi non ha visto ancora la luce, e che intende creare privilegi indebiti per alcune ASL e mortificazioni per altre, come nel caso eclatante dell’ospedale di Paola. Non c’è angolo della Calabria nel quale si possa dire che il centro-sinistra stia ben governando, non c’è cittadino, compreso quelli che hanno votato centro-sinistra, che non abbia buoni motivi per sentirsi demoralizzato al massimo livello, mentre tutti assistiamo solo ai resoconti giornalistici che ci informano delle decisioni mancate e del manuale Cencelli sempre pronto. Intanto, nell’apprezzare l’iniziativa dell’UDC relativa alla sottoscrizione del disegno di legge popolare riguardante il ripristino delle 11 ASL preesistenti, dichiaro la mia adesione a tale iniziativa e nel contempo invito con convinzione tutti gli elettori e simpatizzanti di Forza Italia a partecipare a detta sottoscrizione, poiché ciò rappresenta un grande momento di partecipazione diretta dei cittadini che non vogliono più affidare a questi signori le scelte importanti connesse ad un settore vitale qual è quello della sanità”. |
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