21 ottobre 2007    

Nicolò (Fi): «Soppressione A.Fo.R., scelta affrettata»


“Approvata unilateralmente dalla maggioranza di centrosinistra, la soppressione dell’AFOR - le cui funzioni sono state  delegate alle Province - è avvenuta senza che ci fosse a monte un programma organico d’indirizzo, con inevitabili ripercussioni sui diritti acquisiti dai lavoratori”.  Il consigliere regionale di Forza talia Alessandro Nicolò

E’ quanto sostiene, tra l’altro, il consigliere regionale di Forza Italia Alessandro Nicolò, che stigmatizza “l’assenza della necessaria discussione politica e concertazione sindacale”.

“Sarebbe stato più opportuno – dice Nicolò – approfondire la questione in tutti i suoi aspetti, concordando una soluzione sull’efficacia ed efficienza dei servizi, come l’elaborazione dei piani forestali, annuale e triennali, rimasti lettera morta,  nonché sulle garanzie relative alle professionalità acquisite dai lavoratori. Coloro i quali hanno prestato servizio presso l’AFOR  - prosegue Nicolò -  meritano oggi grande attenzione nella valutazione di diritti da sempre negati e frutto di esperienze maturare sul posto di lavoro. Il trasferimento alle Province senza un piano di previsione o di programmazione adeguata, di converso, rischia di creare ulteriore confusione in un settore in cui serve chiarezza e certezza  dei diritti. Per questo, riteniamo fondamentale aprire sul tema un serio dibattito in Consiglio regionale, colmando così quel vuoto di dialogo tra tutte le forze politiche. Ritengo opportuno  che verso i lavoratori OTI e i collaboratori tecnico – amministrativi dell’AFOR ci sia una puntuale valutazione e il successivo riconoscimento delle posizioni e dei diritti acquisiti. Tali categorie, com’è noto, inquadrati come operai, hanno svolto tuttavia fino ad oggi, lavoro amministrativo con mansioni superiori. Questi lavoratori sono perciò titolari non di una mera aspettativa, ma di un vero e proprio diritto soggettivo, maturato negli anni. Basterebbe che la Regione, a tal fine, applicasse le relative previsioni contrattuali legittimando così posizioni già acquisite nel tempo (L.R. 25/1988) per consentire ai dipendenti di continuare il proprio lavoro utilizzando le  esperienze così maturate negli Enti pubblici di assegnazione”.

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