21 ottobre 2007    

Pizzini (Fi): «Da sempre a difesa dell’Ospedale di Paola»


“Succede forse solo in Calabria che chi si adopera sin dalla prima ora per il raggiungimento di qualche obiettivo di interesse generale viene tacciato, se va bene, di voler acquisire posizioni di privilegio nell’accreditarsi meriti di aver favorito una qualche soluzione attraverso l’intramontabile metodo paternalistico-clientelare”. Esordisce così il consigliere regionale di Forza Italia, Antonio Pizzini, nel soffermarsi sul futuro dell’Ospedale di Paola.

Il consigliere regionale di Forza Italia Antonio Pizzini “Prendo atto, nel caso specifico – afferma Pizzini - che così la pensa il Comitato popolare “Salviamo l’ospedale di Paola”, al quale però devo precisare, in onore della verità e non di interessi politici, alcune elementari considerazioni.

Il Piano Sanitario Regionale, che prevede il declassamento dell’ospedale di Paola, è stato voluto, studiato e divulgato dalla maggioranza di centro-sinistra alla Regione Calabria, e non poteva essere altrimenti per me, dalla minoranza di centro-destra, ergermi subito – sottolinea Pizzini - contro questo disegno criminoso per Paola e tutto il circondario.

Può essere disconosciuta la mia tempestiva presa di posizione iniziale di contrasto forte verso questo declassamento?

Se la memoria è ben salda in coloro i quali oggi affermano che voglio attribuirmi meriti che non avrei, ritornino all’epoca in cui, qualche mese fa, una volitiva maggioranza di centro-sinistra dichiarò che la sanità era stata completamente rifondata, e che tale rifondazione passava anche con un segno di croce sull’ospedale di Paola.

Si alzò allora qualcuno del centro-sinistra alla Regione Calabria per contestare il maltolto? A mia memoria nessuno. Successivamente – continua l’esponente di Forza Italia - vuoi per le elezioni amministrative, vuoi per la giusta costituzione del Comitato popolare, vuoi perché qualcun altro esponente di centro-sinistra del territorio ha avvertito che i voti dei paolani potevano diminuire vertiginosamente se avessero sostenuto il Piano Sanitario elaborato in quel modo, uno ad uno sono diventati tutti difensori dell’ospedale. A ben ragionare, di conseguenza – conclude Pizzini - l’accreditamento di meriti non può andare a chi si è accorto da poco tempo che la musica è cambiata, e nel contempo devono essere riconosciuti, per correttezza, i meriti di chi, nell’interesse dei cittadini di Paola, ha azionato dall’inizio tutte le possibili iniziative per ottenere la modifica del Piano.  In ogni modo non mi interessa sbandierare primogeniture, ma essere al fianco di chiunque voglia, senza metodi paternalistico-clientelari, difendere una delle ultime realtà qualificate presenti a Paola”.

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