20 ottobre 2007    

Accordo tra Consiglio e Università per stages neolaureati


C’è un accordo tra la Presidenza del Consiglio regionale e gli Atenei calabresi per accompagnare gli stagisti selezionati per un loro inserimento biennale nelle pubbliche amministrazioni. I migliori giovani laureati della regione verranno, infatti, seguiti con specifici percorsi didattici, tesi ad assicurare, prima ancora che si cimentino con la nuova realtà professionale, un’adeguata e Il Presidente del Consiglio Giuseppe Bovapreventiva formazione rispondente ad una metodologia di gestione organizzativa innovativa ed avanzata, anche attraverso la sperimentazione e l’implementazione di nuovi approcci.
Si passa, insomma, alla fase operativa della decisione del Consiglio regionale di destinare tre milioni di euro per arginare il fenomeno della cosiddetta “fuga dei cervelli”. Come si ricorderà, l’Assemblea regionale aveva  modificato l’articolo 3 della legge sui giovani laureati con l’obiettivo di dare la possibilità a 250 giovani laureati ogni anno di frequentare stage biennali percependo 1000 euro al mese.
L’Ufficio di Presidenza ha approvato, questa mattina, lo schema del protocollo d’intesa tra il Consiglio regionale della Calabria e le Università calabresi nel quale sono definite le modalità della formazione avanzata che gli atenei erogheranno a beneficio dei soggetti selezionati per gli stage di 24 mesi. Il prossimo passo sarà la sottoscrizione del protocollo con i rettori, atto per il quale il Presidente Giuseppe Bova ha avuto piena delega.
Al tempo stesso, un gruppo di lavoro costituito dai professori Antonio Viscomi per l’Università “Magna Grecia” di Catanzaro; Francesco Manganaro per l’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria, Enrico Caterini per l’Università della Calabria di Cosenza, dal Vice presidente del Consiglio regionale, Roberto Occhiuto e dal segretario generale dell’Assemblea, avvocato Giulio Carpentieri, predisporrà tutti gli atti necessari per dare concreta attuazione al bando relativo sia alle manifestazioni d’interesse degli Enti pubblici intenzionati sia alle istanze dei giovani che intendono accedere agli stage. Il vice presidente del Consiglio regionale Roberto Occhiuto (Udc)
Sono, in tutto, 450 le ore dell’intero programma formativo, di cui 240 per il percorso comune comprese informatica e lingua inglese, 120 per quello “professionalizzante” e 90 per le concrete attività di stage. Tre sono le aree professionali individuate: amministrativa, tecnico-scientifica e contabile.
Tutto il materiale didattico prodotto nel corso dei processi formativi verrà condensato in un saggio finale, uno vero e proprio manuale per la formazione “in progress” dei dipendenti pubblici. 
“Tagliando i cosiddetti ‘costi della politica’ il Consiglio – spiega il presidente Giuseppe Bova - ha deciso di finalizzare l’impiego di tre milioni di euro della somma così risparmiata per consentire ogni anno l’utilizzazione di circa 250 giovani laureati meritevoli, da selezionare con meccanismi trasparenti ed automatici, per stage biennali  nella pubblica amministrazione”. “Anche così, riteniamo – aggiunge Bova – si può cambiare il complesso del profilo e l’agire concreto dell’Ente Regione. La misura adottata non è certo risolutiva ma può rappresentare un'alternativa per molti giovani laureati calabresi che, spesso, dopo la laurea lasciano la Calabria per rendersi indipendenti altrove. Con questa legge miriamo a farli rimanere in Calabria, consentendo loro di compiere esperienze di lavoro nel sistema pubblico calabrese, per arricchirlo, conoscerlo meglio e, magari, decidere infine, se accettare o meno la sfida di rimanere qui per essere protagonisti del futuro di questa terra”.

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