20 ottobre 2007    

Il corteo di Locri «per Fortugno e la legalità» (di Cristina Cortese)


Un corteo di giovani a Locri all'indomani del delitto Fortugno Uno striscione e una scritta “Qui per Fortugno e la legalità”: così i ragazzi della scuola media Maresca di Locri hanno aperto il corteo organizzato in occasione del secondo anniversario dell’omicidio di Francesco Fortugno e, insieme ai colleghi di tutte le scuole medie e superiori di Locri e di altri istituti provenienti da varie zone della Calabria, “accompagnati” dai gonfaloni della Regione, della Provincia di Reggio e dei Comuni di Polistena, Locri, Siderno, Caulonia, San Luca e Cinquefrondi, hanno “allungato” il passo verso una società migliore. Con loro la vedova Fortugno, Maria Grazia Laganà ed i figli, Anna e Giuseppe, il prefetto di Reggio Calabria, Francesco Musolino, il presidente della Commissione parlamentare antimafia, Francesco Forgione, i vicepresidenti dello stesso organismo, Giuseppe Lumia e Mario Tassone, e i sindaci della zona. Poco prima, si era consumato un momento suggestivo: nella piazza cui è stato dato il nome del politico ucciso, è stato piantato “l’ulivo della legalità”, voluto dalla moglie e dai figli del vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria, a fianco della stele che ricorda Fortugno, “come simbolo dell'impegno di tutti contro tutte le criminalità”.
 

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