5 ottobre 2007    

La delegazione calabrese accolta da Manchin III a Charleston


«Parlo solo poche parole in italiano, anzi ‘sangiuannise’». Si schermisce il  Governatore del West Virginia, Joe Manchin III (i nonni erano di San Giovanni in Fiore), accogliendo la delegazione del Consiglio regionale guidata dal vicepresidente Antonio Borrello (Popolari-Udeur) e composta dai consiglieri Maurizio Feraudo (Italia dei valori), Damiano Gagliardi (Rifondazione Comunista), Salvatore Magarò (Sdi) e Michele Trematerra (Udc). L'incontro nel ''Governator's Mansion a Charleston
Con una cerimonia pubblica nel salone dello “State Capitol Building”, la prestigiosa sede del Governo sormontata da un’ardita cupola in stile “renaissance”, e con un ricevimento nella sua elegante residenza nel Governator’s Mansion - il Palazzo del Governo - la delegazione calabrese è stata ricevuta con gli onori riservati a una missione diplomatica anche dalla first lady del West Virginia, Gayle Conelly e da  un nutrito gruppo di personalità d’origine italiana.
Al centro dei colloqui, l’emigrazione calabrese in America e in particolare  l’approfondimento, la riscoperta e la valorizzazione della storia dei numerosissimi cittadini calabresi che nel corso del secolo scorso emigrarono in West Virginia in cerca di lavoro e i profondi rapporti di umana solidarietà e vicinanza che legano indissolubilmente la Calabria e il West Virginia, oggi rinsaldati dal patto di amicizia sottoscritto dalle due istituzioni e sancito con decreto del Governatoire Manchin e con legge regionale dalla Calabria. Ma anche la verifica e il rilancio delle reciproche relazioni istituzionali e degli scambi culturali per promuovere lo studio della lingua e della cultura italiana e statunitense.
L’intera missione in West Virginia è stata comunque caratterizzata da un’atmosfera affettuosa e spesso informale. “La Calabria è sempre più parte della mia vita, non solo riguardo al ricordo dei miei affetti familiari più cari che mi hanno trasmesso valori fondamentali - ha affermato il Governatore - ma anche, per quanto riguarda, i tempi attuali per le rinsaldate relazioni avviate nel 2005 a New York dal vostro compianto vicepresidente Francesco Fortugno, concretizzate poi a Reggio col Presidente Giuseppe Bova e, per quanto mi riguarda personalmente, esaltate dalle emozioni della mia visita, quasi un pellegrinaggio verso le mie radici, a San Giovanni in Fiore, le terra che mi era stata descritta dai nonni”.
La delegazione del Consiglio a Charleston è stata accolta  da James  Petrolo, direttore della legislatura - un ruolo simile al responsabile dei rapporti col Parlamento e anche lui con nonni originari di San Giovanni in Fiore - e l’intero programma di visite in West Virginia è stato assistitito dall’associazione “Heritage Calabria” e dal suo presidente e fondatore, Francois-Xavier Nicoletti.Il salone di rappresentanza del ''Governator's Mansion''
Estremamente positive le valutazioni della delegazione delll’Assemblea regionale calabrese.  Ha affermato  Borrello: “Oltre il centenario della tragedia di Monongah, che ha suscitando una risonanza degna del sacrificio compiuto da quei martiri eroici del lavoro italiano nel mondo, siamo passati alla fase operativa delle relazioni istituzionali legate a comuni tematiche di particolare interesse sociale, culturale e legato all’istruzione universitaria”. E aggiunge Maurizio Feraudo: “Stiamo costruendo una prospettiva concreta di rapporti istituzionali, culturali ed anche economici tale da vedere Calabria e West Virginia interagire proficuamente”. “Incontri di grande rilevanza – sostiene Damiano Gagliardi – che contribuiscono a colmare il grave deficit di relazioni internazionali che grava non poco sulle prospettive di crescita della Calabria”.
“Nei colloqui e nelle riunioni in West Virginia - sottolinea Savatore Magarò - abbiamo constatato quanto sia consistente e forte il legame con la terra d’origine delle comunità di oriundi: le ‘Calabrie’ sparse nei vari continenti rappresentano anche una risorsa e un’eccezionale opportunità per la nostra regione”.
Per Michele Trematerra: “Abbiamo avuto l’ennesima conferma che su una vicenda di dolore si possono anche innestare importanti e positive prospettive. Il Consiglio regionale  ha saputo creare un prezioso contesto istituzionale arricchito dal valore aggiunto dell’amicizia di un Governatore che  ha aperto il suo cuore facendoci comprendere quanto conti la Calabria nella sua vicenda umana prima ancora che politica”.

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