26 settembre 2007    

Premiato da Heritage Calabria: Bova, uomo dell’anno 2007


Il Presidente del Consiglio regionale della Calabria Giuseppe Bova, ''uomo dell'anno 2007''“Per il suo lavoro e gli sforzi compiuti negli ultimi due anni a favore degli emigrati; per esser riuscito stipulare patti di amicizia tra la Calabria e alcuni Stati esteri e patti di cooperazione tra le Università calabresi e statunitensi nel campo della sanità e della cultura”. E con questa motivazione che il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Giuseppe Bova, è stato proclamato, lo scorso 18 agosto, a San Giovanni in Fiore, (Cosenza), “uomo dell’anno”, a conclusione delle annuali manifestazioni organizzate dall’associazione “Heritage Calabria” presieduta da Francois-Xavier Nicoletti.
La cerimonia di premiazione, che si è svolta nella suggestiva ambientazione dell’Abbazia Florense è stato l’evento che ha chiuso l’intensa attività annuale di “Heritage Calabria”, l’associazione che negli anni si è qualificata come un ponte attivo di collegamenti culturali e sociali tra la regione d’origine e le tante “Calabrie” dell’emigrazione sparse nei quattro continenti.

Non poteva mancare nelle parole del presidente Bova – tra le tante sottolineature delle “Calabrie positive” sparse nel mondo, un riferimento ai tragici fatti di Ferragosto in Germania.
 “Quello che è accaduto a Duisburg impone una forte controffensiva di legalità e di democrazia per assestare un colpo definitivo al potere delle cosche mafiose della nostra regione. E’ una questione nazionale ed europea, come ha drammaticamente confermato il massacro messo a segno al notte di ferragosto. Ma qui – ha continuato il presidente Bova – siamo tutti chiamati a fare la nostra parte, ciascuno a seconda delle proprie responsabilità e del ruolo che svolge. E’ una sfida immane. Però, malgrado tutto, io mi sento ottimista. La Calabria può ritrovare la forza delle sue antiche virtù, quelle che nei secoli hanno consentito ai nostri antenati di superare i disastri di terremoti sconvolgenti e di rovinose alluvioni, e di ricominciare mille volte dopo tragedie che avrebbero schiantato chiunque”.
“Abbiamo letto di stime – ha ancora affermato il presidente del Consiglio regionale della Calabria – che sfiorano i 36 miliardi di euro per volume di affari della ‘ndrangheta, ciò significa che i profitti accumulati al netto da questo cancro che opprime la Calabria ammontano a svariate migliaia di milioni di euro. Ritengo che bisogna partire da questi colossali profitti illeciti per colpirli. C’è un enorme lavoro da fare su questo terreno perché i beni sequestrati alla mafia calabrese non rappresentano neppure l’uno per cento di questo volume di profitti e i beni sottoposti a confisca definitiva sono ancora meno”.
Oltre a conferire il più prestigioso riconoscimento al presidente Bova, a San Giovanni in Fiore sono stati premiati i cosiddetti “Magnifici Cento”. Nella rosa quest’anno, per la quarta edizione del premio, sono entrati fra gli altri, Cecilia Battistello Eckelmann, presidente del gruppo Contship Italia che opera nel porto di Gioia Tauro, il rettore dell’Università della Calabria, Giovanni Latorre, l’economista Domenico Cersosimo, Paola Magni, direttore del laboratorio di entomologia forense dell’Università del Michigan (Usa).

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