25 settembre 2007    

In America per onorare le vittime di Monongah (di Giuseppe Bova*)


Nel nome di Cristoforo Colombo, anche la delegazione del Consiglio regionale calabrese, guidata dall’on. Antonio Borrello, sarà presente alla sfilata dei 30 milioni di italoamericani, sulla Quinta Strada, a Manhattan. Il Presidente del Consiglio regionale della Calabria Giuseppe Bova
New York ha la più alta concentrazione di americani di origine italiana e per un giorno diventa la più grande città italiana fuori dell’Italia. Il Columbus Day Weekend è l’appuntamento principale del grande evento che esalta i colori italiani a New York e la Calabria intende essere presente , anche quest’anno, nella Grande Mela, nel corso della straordinaria apoteosi degli italo americani che si fregia di una variopinta parata di carri allegorici accompagnata da oltre mezzo milione di persone, A questo storico appuntamento, tuttavia, ci arriviamo dopo il passaggio in West Virginia, dove il 3 ottobre suggelliamo il Patto d’Amicizia con quello Stato americano attraverso l’installazione di un Lo schizzo del monumento di Monongah dedicato alle vedove italianemonumento, finanziato dal Consiglio regionale della Calabria, per ricordare i morti nella miniera di Monongah di un secolo fa e commemorare il centenario della tragedia nella miniera di Monongah.
Ricordiamo la tragedia più funesta per l’emigrazione italiana e realizziamo il sogno di padre Everett Briggs, ossia rendere evidente, attraverso un monumento, il sacrificio dei minatori, ma anche il dolore e lo strazio delle vedove che, per sopravvivere, sopportarono sacrifici indescrivibili.
Alle 5 del mattino del 6 dicembre del 1907 sulle rive del fiume West Fork lo scoppio della miniera di Monongah provocò l’inferno. Lo scoppio si avvertì da 12 chilometri di distanza e pose fine al sogno di centinaia e centinaia di emigrati italiani che, scappati dal latifondo e dalla miseria dell’Italia del Sud in cerca di una prospettiva, trovarono una morte atroce. Quel monumento raffigurante una donna rimasta sola con i suoi figli, oggi indica, alle nuove generazioni, che la storia della civiltà occidentale ha in sé anche quei sacrifici di cui non bisogna scordarsi, che la nostra democrazia poggia anche sul dolore e la sofferenza di chi ha usato le braccia per sbarcare il lunario e si è sacrificato per la crescita sociale ed economica delle nostre città.
Quel monumento, inoltre, per noi assume anche il valore di un ricordo specifico: quello di un politico calabrese assassinato dalla mafia, l’on. Franco Fortugno, vicepresidente del Consiglio regionale calabrese, che prima di morire ha costruito relazioni di autentica amicizia col Governatore del West Virginia d’origine calabrese, Joe Manchin III, con l’intento di togliere dall’oblio quella tragedia di cento anni fa e farne un evento da cui partire per intrecciare, tra la nostra regione e gli Stati Uniti, rapporti di amicizia ancora più forti per affrontare le sfide che la società contemporanea ci pone.


* Presidente Consiglio regionale Calabria
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