7 settembre 2007    

Guagliardi (Rif.Com.): «Verifica politico-programmatica prima di ulteriori scelte»


Una verifica politico-programmatica della maggioranza prima di procedere con il rinnovo delle restanti cariche in seno al Consiglio regionale. Questa, in sintesi, la richiesta avanzata dal capoogruppo consiliare di Rifondazione comunista al termine dei lavori di consiglio dedicati al rinnovo dell'Ufficio di Presidenza. Il capogruppo regionale del Partito della Rifondazione comunista Damiano Guagliardi
“Il Gruppo consiliare regionale di Rifondazione Comunista - scrive il capogruppo Damiano Guagliardi - rinnova la propria fiducia al Presidente, On. Bova, e all’intero Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale, in considerazione dell’oneroso lavoro istituzionale svolto nel corso della legislatura, caratterizzata da questioni spinose, prima fra tutte, la difficile e triste fase dell’omicidio del Vice Presidente, On. Fortugno. Sul resto delle nomine, invece, Rifondazione Comunista sarà disponibile a procedere alla votazione soltanto ad avvenuta verifica politico-programmatica di maggioranza, che il P.R.C. ha formalmente chiesto sin dall’inizio dell’estate. Il nostro voto sulle prossime scelte sarà, quindi, subordinato all’esito della verifica. Inoltre, non possiamo esimerci dal fare una riflessione sullo stato di applicazione del nuovo Statuto e del nuovo Regolamento del Consiglio Regionale, e soprattutto su come correggere quella che riteniamo essere la crisi di sistema e di produttività legislativa dell’Assemblea Regionale. Su questo il nostro giudizio è nettamente negativo. Chiediamo, pertanto, che si proceda in tempi rapidi ad un riassetto delle Commissioni consiliari. A tal riguardo - conclude Guagliardi - sarebbe inoltre opportuno ridurre il numero delle Commissioni, considerando che alcune di esse, viste le sedute finora svolte, risultano inoperose. Inoltre, in virtù della nuova fase politica regionale, caratterizzata soprattutto dalla nascita del Partito Democratico, le Presidenze delle stesse Commissioni dovrebbero essere riviste nel rispetto della rappresentatività dei gruppi Consiliari. Infine, per recuperare il palese deficit di iniziativa legislativa, il calendario dei lavori delle Commissioni andrebbe intensificato”.
 

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