7 settembre 2007    

Eletto il nuovo vertice del Consiglio regionale (di Luisa Lombardo)


Nessun cambio alla guida del Consiglio regionale. Giuseppe Bova riconfermato presidente. Unica new entry, il consigliere Giuseppe Guerriero (Sdi) la cui elezione completa lo scacchiere dell’organo apicale del Consiglio regionale.
Giuseppe Bova (Ds) ha riportato 35 voti, tre in più rispetto alla disponibilità della maggioranza di centrosinistra, su 48 consiglieri presenti. Il presidente ha ottenuto anche il voto favorevole del consigliere Giovanni Nucera, che ha annunciato la propria autosospensione dal gruppo dell' Udc in segno di protesta contro l'indicazione per la vicepresidenza da parte del proprio partito di Roberto Occhiuto e per la carica di capogruppo consigliere di Michele Trematerra.
Inalterata anche la vicepresidenza del Consiglio, con al timone i consiglieri Antonio Borrello e Roberto Occhiuto, rispettivamente per la maggioranza e per la minoranza. Borrello (Udeur) ha ottenuto 32 voti; Occhiuto (Udc), 14 preferenze. Le operazioni di voto in Aula per il rinnovo dell'Ufficio di Presidenza
Alla carica di consiglieri questori sono stati eletti per la maggioranza Giuseppe Guerriero (Sdi), che ha riportato 32 voti, e per la minoranza Gesuele Vilasi (Fi), che ne ha avuti 16. Anche per quest’ultimo si è trattato di una riconferma.
Subito dopo la proclamazione, il presidente Giuseppe Bova ha dichiarato: "Attraverso la fase che si apre con il rinnovo dell'Ufficio di presidenza del Consiglio regionale della Calabria, intendiamo dare concreta attuazione al 'Patto di meta legislatura’ solennemente assunto da questa Assemblea. Per questa via, cercheremo di dare ai cittadini calabresi ciò che essi si attendono, anche rispetto alla sobrietà, al rigore e allo sforzo innovativo della nostra azione”.
Nel ricordare il vicepresidente Francesco Fortugno, barbaramente assassinato il 16 ottobre 2005, Bova ha annunciato che verrà “in tempi rapidi convocata la conferenza dei presidenti dei gruppi e delle commissioni consiliari, al fine di decidere collegialmente il modo per inverare, rendere forte e credibile il Patto di metà legislatura". Per il presidente del Consiglio regionale, "il Patto incarna la volontà di questa assemblea di essere parte della Calabria che non si arrende, che esprime le tradizioni migliori della propria terra e la testarda volontà di farcela. Faremo ogni sforzo - ha concluso - per onorare quell'impegno, facendo avanzare un processo che risponda al bisogno di sicurezza e ansia di futuro della nostra gente, a partire dalle generazioni più giovani".
Prima di concludere i lavori, il Consiglio regionale ha approvato all'unanimità una mozione contro la ventilata ipotesi di realizzare una megacentrale a carbone nell' area dell'ex Liquichimica di Saline Joniche. Mozione presentata dall’assessore regionale all’Urbanistica, Michelangelo Tripodi (primo firmatario) e sottoscritta da altri 27 consiglieri regionali.

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