2 agosto 2007    

Approvato il Programma operativo FESR 2007/2013


Relatore in Aula del Programma operativo Fesr il consigliere regionale Ds Liliana Frasca. Ecco la sua relazione.

“Con riferimento al Programma operativo regionale Fesr oggetto di odierna discussione mi preme innanzitutto sottolineare il metodo di lavoro seguito per l’elaborazione di questo programma che ha assicurato una costante informazione sulle scelte via via elaborate dalla Giunta con il concorso del Partenariato. Il relatore del programma Fesr Liliana Frascà (Ds)

Si tratta di un programma assai complesso ed articolato e per questa ragione mi soffermo sulle problematiche di maggior rilievo.

Come considerazione di ordine generale mi preme sottolineare che l’impostazione del programma è coerente con un modello di decentramento che interessa gli strumenti della Progettazione integrata a livello territoriale. Il Por Fesr prevede, infatti, la costituzione in ciascuna provincia di un organismo partenariale (Tavolo di coordinamento provinciale) e tecnico (laboratorio territoriale di progettazione) che assicura a quei territori il recupero di una funzione di programmazione degli interventi calibrata sulle esigenze sociali, economiche e produttive locali.

E questo anche nel rispetto della legge regionale n. 34/2002 che individua nelle Amministrazioni Provinciali soggetti protagonisti in molti settori di intervento (ambiente, tutela delle coste, e così via).

Si prende atto inoltre che per quanto riguarda tutta la problematica delle pari opportunità e il Fesr e l’FSE trattano la questione in materia trasversale ed individuano strumenti specifici per realizzare gli interventi finalizzati ad obiettivi di pari opportunità. Tutela dei diritti, partecipazione e servizi alle famiglie ed alle persone sono questioni affrontate in maniera adeguata.

 

Passo a descrivere in maniera sintetica i contenuti del P.O.R.

L’Asse I — Istruzione, Ricerca Scientifica — Innovazione Tecnologica

Il primo asse prevede investimenti nella ricerca scientifica, nell’innovazione tecnologica e nella società della informazione . Si tratta dell’asse che è maggiormente

focalizzato sulla strategia di “Lisbona” ed interviene in particolare sul sistema dell’Istruzione, e sul sistema della ricerca e della società dell’informazione. Per quanto riguarda l’istruzione, si punta con decisione ad aumentare la qualità dell’apprendimento ed a migliorare la qualità delle strutture scolastiche e degli strumenti della didattica. Non vi è dubbio che si tratta di interventi necessari considerata la situazione disastrosa in cui si trova l’edilizia scolastica in Calabria.

Con riferimento alla Ricerca la strategia regionale punta con decisione a realizzare in Calabria i poli per l’innovazione che potranno valorizzare e superare l’esperienza dei Centri di competenza e dei distretti tecnologici avviati nella precedente programmazione 2000-2006. Il Por calabria, in sinergia con il programma nazionale punta a sostenere soprattutto la ricerca applicata, proprio quella che ha maggiori ricadute sul sistema imprenditoriale locale. La messa a regime di questi interventi consentirà di rendere efficace la spesa per la ricerca e l’innovazione (circa il 4% dei fondi totali), portandola ben oltre l’obiettivo del 3% fissato dalla strategia europea di Lisbona.

 

L’Asse II Energia e Ambiente  mette in campo una ampia serie di strumenti diversificati con lo scopo di migliorare complessivamente lo stato dell’ambiente (che per definizione rientra nella sfera di intervento pubblico) e dell’uso dell’energia attraverso sia il rafforzamento delle attività e/o dei servizi ad essi afferenti, che azioni volte direttamente a migliorare la qualità ambientale.

In riferimento all’Asse III, Inclusione Sociale e servizi per la qualità della vita e l’attrattività territoriale Con questo asse si attuano prevalentemente due politiche. La prima che da attuazione al piano dei servizi sociali, ,la seconda che avvia la sperimentazione della casa della salute come modello innovativa di offerta servizi sanitari sul territorio. Più in generale questo asse interviene sulla condizioni di vivibilità sul territorio e su situazioni di grave emarginazione.

La sede dell'Europarlamento a StrasburgoL’Asse IV Risorse naturali, culturali e Paesaggistiche per lo sviluppo sostenibile

si propone di promuovere la rete ecologica, i beni culturali e il turismo sostenibile. L’obiettivo è quello di valorizzare i grandi attrattori culturali ed ambientali ed attorno a questi costruire i sistemi turistici locali sostenibili. Si prevedono forti elementi di integrazione: - con l’Asse Il (grazie alla completamento della valorizzazione delle risorse naturali avviato con l’Asse Il), - con l’Asse V grazie alla previsione nell’Asse IV di modalità di trasporto turistico sostenibile, - con l’Asse VII per la comune attenzione allo sviluppo turistico (anche se con differenti concentrazioni territoriali).




L’Asse V Reti e Collegamenti per la mobilità è articolato su tre obiettivi specifici che affrontano il problema dell’accessibilità nel suo complesso in quanto sono orientati a favorire i collegamenti tra la Calabria e il resto d’Europa, la mobilità urbana (di merci e persone) e la connessione delle aree urbane e produttive ai principali nodi di trasporto. Il Por introduce uno schema di intervento sui trasporti coerente con le indicazioni cornunitarie che puntano al “decongestionamento” dei livelli di traffico sulla rete stradale, potenziando le linee ferroviarie.

In questa direzione il POR Calabria, accanto agli interventi per la logistica, l’intermodalità ed il sistema portuale calabrese, assume l’obiettivo di costruire una rete regionale metropolitana che coinvolge non soltanto le aree urbane, ma anche quei sistemi territoriali in fase avanzata di conurbazione. Si tratta di una scelta fondamentale per realizzare, finalmente, un sistema compiuto di mobilità che interessa l’intero territorio regionale.

Esistono poi talune altre questioni che riguardano in modo prioritario la successiva fase di attuazione.

E’ evidente che il primo passo da affrontare per definire il modello di intervento per la Calabria è dato dalla definizione del quadro nazionale di investimenti infrastrutturali viari e ferroviari (Piano Anas, PON Trasporti, Interventi ex Legge Obiettivo). Soltanto alla luce del completamento dei lavori della rete nazionale sul territorio regionale (SS: 106 Jonica, A3 Salerno —Reggio Calabria, Alta Velocità Ferroviaria) e dei nuovi investimenti che riguardano queste stesse infrastrutture e quelli delle FS per l’adeguamento del corridoio jonico, sarà possibile definire in concreto gli interventi da realizzare con i fondi FESR.


A tal proposito si auspica che queste scelte infrastrutturali vengano definite contestualmente alla elaborazione del documento di attuazione degli Assi di intervento previsti nel P.O.R.




In relazione all’Asse VI - Competitivita dei sistemi Produttivi, la strategia del Por Calabria si articola su due tipi di intervento, uno che agisce sui fattori di contesto alla creazione di un sistema regionale competitivo, l’altro sui regimi di aiuto alle imprese, che si concretizza nell’attivazione di due particolari strumenti di incentivazione: i Pacchetti integrati di agevolazione ed i Contratti di investimento..

 Il Consiglio riunito durante una votazione

Per quanto riguarda l’Asse VII Città, Aree Urbane e Sistemi territoriali esso prevede due obiettivi specifici che si integrano sotto il profilo territoriale: il primo obiettivo le aree urbane (città e sistemi territoriali conturbati) mentre il secondo obiettivo riguarda le aree interne non interessati da processi di urbanizzazione che sono a rischio di spopolamento. Per questi ultimi, si interviene sulla qualità della vita e sull’esigenza di offrire opportunità che consentono di arginare il fenomeno dello spopolamento.

L’Asse VIII, Assistenza Tecnica e Capacity building per sua natura è volto a favorire l’efficiente ed efficace attuazione del POR proprio perché si propone di incidere sul sistema delle competenze del personale interno alla Regione ed agli enti sub.regionali (Provincia e Comuni) per finalmente costruire una macchina amministrativa efficiente.



CONCLUSIONI


In sede di conclusioni, il Por Calabria focalizzato sulle criticità evidenziate nell’analisi di contesto, tuttavia, l’esperienza fin qui maturata in materia di fondi strutturali ci porta ad essere attenti soprattutto nella fase dell’attuazione del programma e dell’efficacia del modello di governance costruito. Il dato certo è che nel Fesr e nell’ FSE da un parte sulla capacità istituzionale (capacity building) della pubblica amministrazione si impegnano risorse consistenti che dovrebbero produrre risultati tangibili ed in grado di modificare radicalmente la cultura ed il modo di agire della Pubblica amministrazione. Dall’altra i Piani attuativi che dovranno essere rapidamente definiti dovranno garantire ai beneficiari siano pubblici o privati certezza e semplificazione nell’utilizzo delle risorse, nel pieno rispetto delle esigenze di legalità e di controllo. E’ evidente infatti che ad esempio in assenza di un piano per l’energia e di una seria rivisitazione del piano regionale dei trasporti, gli assi portanti di questo programma non potranno che incontrare serie difficoltà in fase attuativa.


Penso e concludo che il superamento delle antiche problematiche di attuazione dei Programmi operativi, dipende dalla capacità di Giunta e Consiglio Regionale di arrivare in tempi rapidissimi alla definizione di un quadro legislativo capace di orientare l’azione regionale verso la trasparenza e l’efficacia della spesa.

A questo fine è indispensabile intervenire su:

- Innovazione, Ricerca e Attività produttive.

- Usi civici;

- Valorizzazione del Servizio civile regionale

- Legge di incentivazione alle imprese - Legge del Turismo - Riordino della materie inerenti le attività produttive”.

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