2 agosto 2007    

Francesco Galati subentra a Leopoldo Chieffallo


Il nuovo consigliere regionale del Nuovo Psi Francesco GalatiFrancesco Galati (Nuovo Psi) è subentrato a Leopoldo Chieffallo in Consiglio regionale.
Lo ha deciso una sentenza della Corte di Cassazione che il Consiglio regionale ha recepito.
Galati è stato consigliere regionale nella scorsa legislatura, eletto nel listino del centro-destra il 16 aprile del 2000. E’ nato a Montepaone l’1 aprile 1938 ed è residente a Catanzaro. Coniugato, ha due figli.
Si è laureato in giurisprudenza presso l’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma nel 1962. E’ stato dirigente del ministero della Sanità e dirigente superiore della Regione Calabria. Ha ricoperto numerosi incarichi nel comparto sanità: commissario straordinario dell’ospedale “Madonna Coeli” e Ciaccio di Catanzaro, presidente del comitato di gestione dell’Usl di Soverato, coordinatore del gruppo di lavoro per l’istituzione del centro oncologico di Girifalco.
Galati è stato anche membro effettivo del Consiglio superiore della pubblica amministrazione e segretario della commissione parlamentare per la ristrutturazione dei servizi per la Croce Rossa Italiana.
Socialista fin dal 1964, Galati è stato sindaco del Comune di Montepaone, ininterrottamente, dal 1975 fino al 2000. Nella precedente legislatura è stato presidente del gruppo del Nuovo Psi in Consiglio regionale e ha rivestito l’incarico di segretario della terza Commissione “Politica Sociale” e di quella contro il fenomeno della mafia in Calabria.
Tra le numerose leggi di cui risulta firmatario nella settima legislatura, quella che disciplina l’attività di ricettività extralberghiera a conduzione familiare denominata ‘Bed and Breakfast’ e la legge che stabilisce norme per l’individuazione dei prodotti a base di latte ritenuti storici e tradizionalmente fabbricati.
Nel suo intervento di saluto all’Aula Galati ha così affermato:
“Riprendo, in ossequio ad una sentenza della Suprema Corte di Cassazione, il mio posto nel Consiglio Regionale della Calabria. Una sentenza che ha certamente avuto il merito di riaffermare il rispetto delle regole e di ristabilire la certezza del diritto dopo una campagna elettorale, quella regionale del 2005, che per quanto mi riguarda non si è svolta in condizioni di parità. La Suprema Corte di Cassazione, sulla scia di un ampia e consolidata giurisprudenza, anche costituzionale, ha ritenuto, che non essendo state eliminate le cause di ineleggibilità, nei termini e nei modi di legge, non è stata garantita la ‘par condicio’ tra i concorrenti alla gara elettorale, né sono state scongiurate le influenze negative sulla libera determinazione del voto da parte degli elettori e sulla parità di accesso alle cariche elettive. E’ questa la reale motivazione che sta alla base della sentenza della Suprema Corte.
Quanto sopra brevemente premesso, sento il dovere di rivolgere un deferente saluto in primo luogo ai cittadini calabresi, che noi rappresentiamo in questa Aula, all’Ufficio di Presidenza, a tutti i colleghi consiglieri, alla Giunta regionale ed al suo Presidente, confermando il mio impegno a lavorare con dedizione per i supremi interessi della nostra Regione. Ho costantemente seguito in questi due anni le alterne vicende politiche che hanno segnato la vita di questo Consiglio, purtroppo fortemente condizionate dalla tragica uccisione del compianto Onorevole Fortugno. La geografia politica del Consiglio Regionale della Calabria è molto cambiata rispetto alle elezioni: le scelte, tutte rispettabili, di alcuni colleghi consiglieri hanno modificato assetti ed equilibri.
Le profonde modificazioni del quadro politico nazionale, le stesse elezioni politiche dello scorso anno, la nascita di nuovi partiti e di nuovi movimenti, hanno avuto un naturale riflesso anche in Calabria.
Trasformazioni e mutamenti che hanno interessato in modo particolare i partiti e le sigle che si ispirano al socialismo, che continua a restare la mia area culturale di riferimento. Sono in atto, allo stato, alcuni tentativi di rilanciare l’esperienza socialista in Italia: coloro che pensano ad una costituente socialista nel centrosinistra; coloro che vorrebbero portare il filone socialista nel nascente Partito Democratico; coloro che, distaccandosi dai Ds, vorrebbero raccoglierne l’eredità in Europa; coloro che vorrebbero una forza socialista capace di portare una ventata di riformismo nella Casa delle Libertà. Si tratta di esperimenti politici che hanno, ovviamente ognuno dalla sua angolazione, una certa validità. Il tempo ci dirà quali di queste esperienze riuscirà a mantenere vitale una cultura politica, quella socialista, che nel nostro Paese ha prodotto benessere e riforme di straordinaria importanza, ma che oggi rischia - com’è stato recentemente affermato - l’estinzione.

In questo quadro confuso, in continuo movimento, ritengo che mio principale dovere sia quello di rispettare coloro che mi hanno votato e che, con il loro consenso, mi hanno permesso di sedere in questa Aula.
Questo senso del rispetto per gli elettori, pur tenendo conto della continua evoluzione politica, mi impone al momento di rappresentare in questo Consiglio regionale la lista nella quale sono stato eletto, il Nuovo PSI. Ogni altra scelta, in questo momento, tradirebbe il contratto di natura etica e politica che si instaura, in occasione del voto, tra candidato ed elettore. Svolgerò il mio ruolo di consigliere in chiave costruttiva, affinchè possa contribuire in qualche modo alla soluzione dei problemi che affliggono la Calabria, senza pregiudizi e preconcetti, e mi impegnerò a stimolare la coalizione di governo, senza rinunciare all’indispensabile azione di controllo politico sull’attività dell’esecutivo, che la legge affida al Consiglio regionale. Se verranno proposte ragionevoli nell’interesse dei calabresi, esse riceveranno adeguata attenzione e la dovuta approvazione. Come mi sono sforzato di fare nella passata legislatura, non farò mancare proposte che possano poi tradursi in provvedimenti legislativi. Il mio sarà un impegno costruttivo, non fine a se stesso, che cercherà di imprimere elementi di riformismo nell’azione della Regione. Al Presidente Loiero ed alla sua Giunta auguro un proficuo lavoro nell’interesse della Calabria e ribadisco che da parte mia verranno proposte idee, stimoli e, quando sarà necessario, anche critiche sull’azione di governo che non sia improntata a metodi di trasparenza e legalità”.

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