17 giugno 2005    

Fortugno (Margherita): “Riperimetrare il Parco nazionale dell’Aspromonte”












 “Condivido pienamente la posizione dell’assessore Pirillo sulla necessità di procedere alla riperimetrazione del Parco Nazionale d’Aspromonte e di riqualificare i lavoratori forestali. Due questioni da affrontare con la massima urgenza perché, per le molteplici ricadute socio-economiche che comportano, interessano tutta la regione”.FRANCESCO FORTUGNO

“L’assessore all’Agricoltura - aggiunge Fortugno - ha riproposto le problematiche relative alla riperimetrazione del Parco Nazionale d’Aspromonte ed al riassetto del comparto della forestazione che, nel recente passato, sono stati oggetto di una politica discriminatoria da parte del Governo e di scarsa attenzione da parte della Regione, che non hanno saputo valorizzare le risorse umane, razionalizzandone l’impiego, in modo da consentire, in particolare, al settore della forestazione di costituire un importante volano per lo sviluppo dell’intera regione”.

“Il segnale forte e chiaro dato da Pirillo – afferma Fortugno - è la testimonianza di un modo nuovo di concepire il governo della Regione, per superare i provincialismi che hanno impedito al precedente Governo di centrodestra una chiara visione d’insieme delle attività produttive e del territorio della Calabria”.

“La necessità della riperimetrazione del Parco, tenuto conto degli ormai consolidati effetti della sua istituzione – dice Fortugno - è stata espressa da più parti. In particolare, i comuni di Ciminà, S. Luca, Careri, Samo, Antonimina, Varapodio, S. Giorgio Morgeto, hanno già formalizzato da tempo, con appositi atti deliberativi, una richiesta in tal senso”.

“Il Parco, in linea di principio ed oltre i fini di tutela e salvaguardia del territorio – continua il vicepresidente del Consiglio regionale - è una risorsa: ma è indubbio che nella sua attuale estensione ha comportato, per le popolazioni residenti, notevoli penalizzazioni, che non trovano giustificazione nella cosiddetta tutela di un interesse superiore e diffuso”.

“Non si chiede, infatti, di stravolgere le finalità del Parco, ma semplicemente – afferma Fortugno - di rivedere la zonizzazione, per poi procedere ad una diversa perimetrazione  che escluda le proprietà private, le zone fortemente antropizzate e quelle di scarso valore naturalistico”.

“Ritengo – conclude Fortugno - non ci siano posizioni inconciliabili. Anzi, un confronto tra l’assessore Pirillo, l’Ente Parco ed i Comuni interessati, sarebbe un primo passo importante per una soluzione complessiva e condivisa del problema”.

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