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LEGISLATURA
COMMISSIONE
RIFORME
N.6
RESOCONTO SOMMARIO
_________
SEDUTA GIOVEDì 1 DICEMBRE 2016
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE SINIBALDO ESPOSITO
Inizio lavori h.
11.52
Fine lavori h.
12,55
INDICE
PRESIDENTE, *, *, *, *
BATTAGLIA Domenico
Donato (Partito Democratico)
BOVA Arturo (Democratici
Progressisti), *
CORTELLARO Antonio,
dirigente del Settore legislativo, *, *, *
NICOLÒ Alessandro (Forza
Italia), *
PASQUA Vincenzo (Oliverio
Presidente), *, *
TORTORELLA Beatrice, funzionario
AP Area relazioni esterne, comunicazione e legislativa
Approvato il
verbale della seduta precedente, dà avvio ai lavori della Commissione.
Comunica,
preliminarmente, che la proposta di legge in esame, ai sensi del Regolamento
interno del Consiglio regionale, è stata inviata al Consiglio delle Autonomie
locali per il parere che sarebbe dovuto pervenire entro la data odierna, salva
la possibilità di esprimerlo oltre i termini.
Ricordato il
proficuo lavoro svolto in Commissione nel corso delle sedute precedenti,
auspica che si pervenga ad una approvazione ampiamente condivisa.
Illustra, quindi, le
finalità della proposta volta a rispondere alla sempre più avvertita esigenza
di semplificazione normativa e di miglioramento della qualità della normazione,
quali strumenti di garanzia sia della certezza del diritto sia dell’efficacia
dell’intervento del legislatore.
Rammenta che in data
29 marzo 2007 in sede di Conferenza unificata è stato stipulato un Accordo tra
Governo, Regione ed Autonomie locali in materia di semplificazione e
miglioramento della qualità della regolamentazione nel quale si è stabilito di
conformare il processo normativo ai principi di qualità della regolazione
condivisi in ambito europeo; illustra, quindi, le principali disposizioni della
proposta e precisamente: la riformulazione della disposizione relativa ai testi
unici, con l’introduzione, a fini acceleratori, della possibilità che siano
redatti dalle competenti strutture del Consiglio regionale – opzione che si
aggiunge ed affianca alla precedente previsione di approvazione di apposita
delega alla Giunta da parte dell’organo legislativo per la predisposizione del
testo unico – e la soppressione, sempre a fini acceleratori, del previo parere
del Consiglio delle autonomie locali; l’introduzione nei testi legislativi
regionali delle cosiddette clausole valutative, quale strumento atto a
consentire al Consiglio regionale l’espletamento delle proprie funzioni di
controllo sullo stato di attuazione delle leggi regionali e l’adozione di
eventuali misure correttive o migliorative.
Ricordate le
problematiche connesse alla mancata attuazione delle leggi regionali, riferisce
le osservazioni del Settore legislativo – per il cui proficuo lavoro svolto di
concerto con gli Uffici della Commissione esprime plauso – in merito alla
previsione della obbligatorietà delle clausole valutative.
Illustra la scheda
di analisi tecnico – normativa.
Esprime perplessità
sul probabile verificarsi di eventuali contenziosi connessi alla previsione di
obbligatorietà delle clausole valutative, precisando di condividere le osservazioni
del Settore legislativo al riguardo.
Chiede precisazioni
in merito alla possibilità di inserimento delle clausole valutative.
Fornisce i
chiarimenti richiesti.
Ricordata la
proficua audizione della professoressa Salazar nella precedente seduta della
Commissione, sottolinea l’importanza dell’inserimento nelle leggi regionali
delle clausole valutative quale strumento pratico, finalizzato a valutare la
concreta attuazione delle leggi regionali, evidenziando, al contempo, la
necessità di una maggiore sincronia tra organo legislativo e organo esecutivo.
Riferisce, poi, di
non condividere la previsione della possibilità - in luogo della obbligatorietà
- di inserimento delle clausole valutative in assenza della predeterminazione
di un criterio unitario di riferimento, invitando a compiere una attenta
riflessione al riguardo.
Reputa, infine,
necessaria la valutazione dell’incidenza finanziaria della modifica statutaria
inerente la redazione dei testi unici, ritenendo che le esigenze di
semplificazione debbano andare di pari passo con la qualità della normazione.
Condivide la
finalità della proposta, pur reputando opportuno prestare particolare
attenzione alle possibili ricadute pratiche dell’inserimento della obbligatorietà
della previsione della clausola valutativa, e le osservazioni del consigliere
Pasqua in merito all’introduzione di una mera possibilità, con conseguente
difficoltà del criterio da seguire nella scelta.
Fornisce ulteriori chiarimenti.
Insiste sulla
competenza, nella redazione di testi unici, del Settore legislativo del
Consiglio regionale.
Chiarisce alcuni
aspetti richiesti.
Reputa che il lavoro
inerente sia alla redazione testi unici sia alle clausole valutative debba
essere di competenza del Settore legislativo del Consiglio regionale.
Chiarisce alcuni
aspetti inerenti le clausole valutative.
Ringrazia per i
chiarimenti forniti e, soddisfatto della formulazione della proposta, ritiene
che l’inserimento della obbligatorietà delle clausole valutative attenga alla
discrezionalità politica e non incida sul profilo di legittimità costituzionale
della proposta.
Sostiene che
affidare la competenza della redazione dei testi unici al Settore legislativo
serva anche a sottolineare il ruolo centrale del Consiglio regionale in materia
di produzione normativa e, insistendo sulla opportunità di prevedere
l’obbligatorietà delle clausole valutative, ritiene che sia necessario puntare
su interventi diretti al miglioramento della legislazione, anche se ciò dovesse
comportare un incremento di spesa.
Sottolinea che, a
suo giudizio, in sede di iniziativa legislativa si debba tenere conto delle
risorse finanziarie necessarie per la successiva applicazione ed attuazione
delle leggi, reputando opportuno, nel caso in cui si propenda per la non
obbligatorietà dell’inserimento della clausola valutativa, individuare un
criterio oggettivo per stabilire quali leggi devono contenerla.
Reputa che la
discussione meriti degli approfondimenti e, insistendo sulla centralità del
ruolo, in ambito di produzione normativa, del Consiglio regionale rispetto
all’Esecutivo, condivide gli interventi del Presidente della Commissione e del
consigliere Pasqua, valutando che si debba entrare nel merito della discussione
e stabilire entro quali parametri vada inserita la clausola valutativa. Indi,
sottolinea che la proposta in esame si prefigge l’obiettivo di migliorare la
produzione normativa.
Condivisi sia la
proposta in esame sia lo spirito da cui è ispirata, ritiene che possa decidersi
discrezionalmente in merito al criterio da scegliere, verificando,
eventualmente, anche l’indirizzo seguito da altre Regioni che hanno già
legiferato sul punto. Infine, concorda sulla circostanza che la competenza
debba essere radicata in capo al Settore legislativo.
Reputando opportuno
rendere edotti dei lavori della Commissione i professori universitari intervenuti
in audizione, per dare continuità al lavoro intrapreso, e ricordando come in
questa fase si valuti la revisione dello Statuto, chiarisce che il testo potrà
essere integrato anche in sede di redazione di successivi regolamenti, per come
previsto dall’articolo 1 comma 4 della proposta in esame. Indi, giudicando
utile valutare l’opportunità di audire altri esperti in materia, dispone
l’apertura dei termini per la proposizione di emendamenti e rinvia la
trattazione.
(La Commissione rinvia)
Illustra la proposta
tesa ad adeguare il Regolamento interno del Consiglio regionale alle
disposizioni della legge regionale numero 30 del 2016, con la quale si è
conformata la legislazione regionale alle norme statali dettate dalla legge
numero 234 del 2012. Spiega, quindi, che vengono introdotti e disciplinati nel
Regolamento interno lo svolgimento della sessione regionale europea e
l’adozione della legge europea da parte del Consiglio regionale. Prosegue
informando che la proposta inserisce nel Regolamento un nuovo capo XV bis,
composto da 3 articoli, che regolamenta la partecipazione del Consiglio
regionale alla formazione ed attuazione della normativa europea ed integra
l’articolo 84 sul procedimento redigente, escludendo tale procedura per
l’approvazione del disegno di legge europea. Comunica, infine, che è pervenuta
una lettera del dirigente dell’Area 3 e del funzionario AP competente, contenente
alcune osservazioni che saranno recepite, probabilmente sotto forma di proposta
emendativa. Fissato il termine per la presentazione di emendamenti a 24 ore
prima della prossima convocazione della Commissione, toglie la seduta.
Il Funzionario AP Il
Dirigente
Dott.ssa Giada Katia Helen Romeo Area
relazioni esterne Comunicazione e Legislativa
Dott. Maurizio Priolo