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LEGISLATURA
COMMISSIONE
SPECIALE DI
VIGILANZA
N. 6
CONGIUNTA
con COMMISSIONE
BILANCIO,
PROGRAMMAZIONE ECONOMICA E ATTIVITÀ PRODUTTIVE, AFFARI DELL’UNIONE EUROPEA E
RELAZIONI CON L’ESTERO
RESOCONTO SOMMARIO
SEDUTA Di
MERCOLEDI’ 30 MARZO 2016
PRESIDENZA
DEI PRESIDENTI ENNIO MORRONE E GIUSEPPE AIETA
Inizio lavori h. 14.32
Fine lavori h. 16,28
INDICE
Pag.
Pag.
BONAIUTO Stefania, dirigente dipartimento bilancio
DE CELLO Filippo, dirigente generale dipartimento
bilancio,
ORSOMARSO Fausto (Gruppo misto)
PORCELLI Alberto, componente collegio revisori dei
conti del Consiglio regionale
RASCHELLA’ Fortunata, dirigente demanio e patrimonio
immobiliare della Regione Calabria
VISCOMI Antonio, vice Presidente della Giunta
regionale
Dà avvio ai lavori
della Commissione.
Invita l’assessore Viscomi a relazionare
sulle deliberazioni della Corte dei conti inserite all’ordine del giorno
dell’odierna seduta congiunta.
Sottolineato, preliminarmente, che svolgerà
una relazione unica, illustra le deliberazioni della Corte dei conti, riferendo,
in particolare che, relativamente alla deliberazione numero 95/2015 e numero
2/2016 si è tenuta udienza pubblica nel corso della quale sono state fornite le
risposte alle osservazioni sollevate.
Ritenuta l’attività di controllo della Corte
dei conti un ausilio significativo all’attività politica regionale, ritiene
alcune delle criticità sollevate afferenti in gran parte alla difficoltà di
comunicazione interna tra i dipartimenti regionali, alle problematiche connesse
ai rapporti della Regione con gli enti sub regionali e le società partecipate nonché
ai rapporti tra la Giunta ed il Consiglio regionale.
Con riferimento alla segnalazione della
Corte inerente la difficoltà di reperimento di informazioni presso i
dipartimenti regionali, auspica una rapida risoluzione della problematica
attraverso l’individuazione presso ogni dipartimento di una struttura
incaricata del reperimento e della conseguente diffusione dei dati.
Relativamente, poi, al rilievo di
disomogeneità dei dati trasmessi dai diversi dipartimenti regionali, ritiene
tale problematica addebitabile alla mancata interazione tra il sistema
informatico di gestione del personale e quello del bilancio, cui si porrà
rimedio a breve attesa l’imminente scadenza delle gare d’appalto.
Condivise le osservazioni della Corte di
conti in merito alle società partecipate ed agli enti sub regionali, paventa i
rischi connessi alla mancata disponibilità di tali informazioni in sede di
redazione del bilancio consolidato sottolineando le ricadute sulla gestione di
tali enti conseguenti all’approvazione della riforma “Madia”.
Ritenuta necessaria, conformemente ai
rilievi della Corte, una riflessione sulla necessità di armonizzazione delle
spese di Giunta e Consiglio regionale, riferisce le osservazioni relative alla
gestione del patrimonio immobiliare regionale evidenziando le difficoltà,
registrate nel corso degli anni, di tracciabilità di un patrimonio così
complesso.
Sottolineate le difficoltà a legiferare nel
rispetto delle stringenti prescrizioni della Corte dei conti, rivendica il
conseguimento del risultato di riduzione dei costi del personale, a suo avviso,
non rilevato dalla Corte per la carenza e disomogeneità delle informazioni
trasmesse.
Relativamente, inoltre, ai rilievi della
Corte riguardanti la vetustà e la difficoltà di riaccertamento dei residui attivi,
ritiene necessario procedere con fermezza al recupero di tali risorse e riferisce
i risultati positivi connessi alle procedure intraprese con gli enti locali di
rateizzazione dei debiti.
Riferita la consistente riduzione delle
spese per consulenze passate da oltre 2 milioni di euro nel 2009 a 199 mila
euro ad ottobre 2015, addebita la mancata rilevazione di tali positivi
risultati da parte della Corte ai tempi di elaborazione della deliberazione.
Propone, infine, la costituzione di un gruppo
di lavoro ristretto al fine di individuare le risposte adeguate da fornire ai
rilievi soprattutto di carattere organizzativo della Corte.
Evidenziata la
carenza di personale del dipartimento da lui diretto, ritiene che i rilievi sollevati
dalla Corte dei conti vadano valutati in prospettiva, considerando un arco temporale
tale da consentire di adempiere completamente alle prescrizioni indicate.
Riferisce, quindi,
come alcune osservazioni avanzate dalla Corte dei conti risultino già superate,
altre siano in via di superamento, ritenendo, invece, necessario lavorare
alacremente al fine di superare le criticità relative all’adozione delle
procedure di armonizzazione del bilancio regionale con i bilanci degli enti
strumentali e delle società partecipate.
Sottolineato come alcune
osservazioni avanzate dalla Corte dei conti siano addebitabili a difetti di
comunicazione tra il dipartimento bilancio e gli altri dipartimenti che inviano,
peraltro, i dati con notevole ritardo provocando una discrasia tra i dati
effettivi e quelli comunicati, ritiene non condivisibili i rilievi della Corte
relativi alla problematica inerente la liquidità, considerato che è stato
seguito il medesimo iter già scelto da tutte le altre Regioni italiane.
Evidenzia,
inoltre, come la Corte rilevi l’inadempienza ed il ritardo della Regione nell’attuazione
di processi come quello inerente la lotta all’evasione fiscale, contrariamente
da quanto emerso dai dati contabili, a seguito della convenzione stipulata con
l’Agenzia delle Entrate e dell’approvazione dei nuovi ruoli.
Riferite le
costanti sollecitazioni rivolte agli enti sub regionali ed alle società
partecipate, finalizzate all’acquisizione dei relativi rendiconti, afferma di
non condividere le censure della Corte dei conti in merito a scelte procedurali
che, seppur non rigidamente conformi alla normativa vigente, consentono di
ottenere risultati migliori e più
prudenti rispetto a quelle previste dalla normativa.
Riguardo
all’attuazione della previsione inerente la revisione e cancellazione dei
residui dichiara che è stata attuata un’ampia cancellazione di quelli
precedentemente presenti in bilancio e con riferimento ai rilievi
sull’osservanza dei tempi di approvazione del bilancio evidenzia come nel 2015
i termini di legge sono stati rispettati ampiamente.
Asserisce, poi, in
merito al rilievo riguardante il mancato avvio dell’iter di modifica della
legge regionale di contabilità in coerenza con quanto previsto dal decreto
legislativo 118/2011, che lo stesso risulta essere stato già in parte adottato.
Riferisce, quindi,
che la maggiore preoccupazione e difficoltà è rappresentata dalla capacità di mantenere
gli equilibri di bilancio, preservabili solo attraverso una riduzione del
fabbisogno della Regione da far coincidere con le entrate.
Precisa, inoltre,
riguardo ai rilievi inerenti la mancata corrispondenza tra il bilancio del
Consiglio regionale e quello della Giunta, che da due anni i bilanci
corrispondono. Auspicando una migliore sinergia e collaborazione con i vari
dipartimenti e con il Consiglio regionale - tenuto conto della esiguità delle
risorse disponibili – ribadisce le difficoltà connesse a garantire il pareggio
di bilancio.
Ricordato che gran
parte del patrimonio immobiliare regionale deriva da trasferimenti conseguenti
al decentramento delle funzioni amministrative, dalla soppressione di enti,
come la ex Opera Sila, o da espropri per la realizzazione di opere pubbliche,
evidenzia come in molti di questi casi non siano stati perfezionati i
provvedimenti amministrativi di trasferimento; ciò ha determinato l’assenza di
idonei titoli di provenienza del cespite immobiliare, con conseguenti
ripercussioni sia sulla conoscenza del patrimonio immobiliare sia sulla sua
valutazione e gestione.
Riferisce,
inoltre, come la Corte dei conti comunque nell’ultimo quinquennio abbia
riconosciuto miglioramenti dal punto di vista contabile.
Evidenzia, poi,
come si sia distanti dal raggiungimento degli obiettivi prefissati anche a
causa della mancanza di una serie di cespiti immobiliari, ad esempio i fabbricati
affidati alla gestione della Sorical, la mancanza di un censimento aggiornato
della Azienda Calabria verde, una serie di problematiche legate al patrimonio
gestito dall’Arssa ed a tutte le importanti opere costruite e gestite nelle
mani di consorzi di sviluppo industriale.
Riferisce, quindi,
i progressi compiuti sia in materia di inventariazione sia in merito al
trasferimento del capitale sociale di Ferrovie della Calabria fra i beni di
titolarità della Regione, nonostante permangano difficoltà relative all’utilizzazione
del patrimonio; altresì, altri dati positivi, fra i quali sono da annoverare:
le azioni di valorizzazione degli immobili, come i lavori di bonifica da
amianto; la messa in sicurezza di immobile a Cosenza; gli interventi
manutentivi di un immobile di proprietà nel rione Modena di Reggio Calabria; la
inventariazione della Cittadella regionale e svariate pronunce favorevoli nei
procedimenti amministrativi, non ultima la decisione del Tar di Reggio Calabria
che ha accolto il ricorso presentato dalla Regione Calabria per un decreto di
sgombero di immobile occupato abusivamente.
Precisato che una
delle deliberazioni della Corte dei conti consente una ricognizione accurata sia
sulle società partecipate, alcune in stato di liquidazione, altre in fallimento,
sia sugli enti strumentali, fra cui anche le fondazioni, come la Fondazione
Campanella, evidenzia i rilievi e le anomalie mossi dalla Corte dei conti.
Ricorda, quindi, l’iter
preciso da seguire per realizzare le procedure di liquidazione, riferendo che
tra le criticità riscontrate dalla Corte dei conti ci sono i difetti di
comunicazione e la lentezza delle procedure di liquidazione.
In particolare,
dal punto di vista organizzativo, evidenzia che la Corte dei conti lamenta una
frammentarietà delle società partecipate per mancanza di una visione societaria
strategica, organica, unitaria e riferisce, al riguardo, che il presidente Oliverio
procederà ad accentrare presso un unico dipartimento tutte le società
partecipate; per quanto attiene alla comunicazione riporta, sempre dai rilievi
mossi dalla Corte dei conti, la mancata utilizzazione e messa in atto di
strumenti di carattere civilistico e la mancata gestione manageriale delle
società, portando ad esempio alcuni casi e riferendo sulla necessità di una
maggiore attenzione sulla utilità delle società per i fini istituzionali,
riconsiderandone lo stesso assetto societario.
Riportando,
tuttavia, dei dati certi e dei risultati conseguiti nella liquidazione di
alcune società, rileva che il vero problema risiede nella frammentarietà delle
attività, considerando, pertanto, che i dipartimenti devono attivarsi in tal
senso e dare maggiore impulso alle operazioni di liquidazione delle società.
Riferisce, infine,
che la Corte dei conti ha suggerito un indirizzo unitario degli enti
strumentali e delle società partecipate, manifestando sulla corretta
quantificazione del fondo delle società partecipate, per tali ragioni
richiedendo maggiore attenzione sulle ricapitalizzazione e anche l’elaborazione
di un Piano industriale che motivi l’utilizzo delle risorse pubbliche
utilizzate.
Riferisce su alcune criticità riscontrate
dalla Corte dei conti e per le quali è stato investito il Collegio dei
revisori, paventando l’incapacità delle società partecipate di garantire il
pareggio di bilancio, con le conseguenti difficoltà che ricadrebbero sulla
Regione.
Precisato che le responsabilità dell’attuale
situazione sono, a suo avviso, da ricercare in diversi ambiti, non ultimo la
natura più tecnica che politica dell’attuale Governo.
Evidenziato come sia sollecitata una enorme
accelerazione nella risoluzione di problematiche ataviche, giudica eccessive le
osservazioni della Corte dei Conti, ritenendo fondamentale mantenere autorevolezza
tecnica e politica.
Senza voler fare raffronti con il passato,
richiama l’attenzione sulle problematiche che da anni attendono una risoluzione,
tra le quali le ATERP, il patrimonio ed i sedici mila alloggi non accatastati.
Riconosciuta la necessità, così come
evidenziata dalla Corte dei conti, di avviare le riforme e definirle, invita a
non sottovalutare il peso della buona politica.
Sottolineando il grande impegno dell’attuale
consiliatura in tutti i settori, manifesta grande perplessità sulle continue
osservazioni della Corte dei conti e ricorda le difficoltà connesse
all’individuazione delle risorse per il finanziamento delle leggi regionali.
Rivolgendo un pensiero ai cittadini che
hanno riposto la loro fiducia nell’attuale amministrazione, mostra
preoccupazione soprattutto per i risultati che si sono potuti raggiungere ad
oggi, pur riscontrando il massimo sforzo con cui si è operato su problematiche
quali la sanità e l’ARDIS, grazie soprattutto alla fattiva collaborazione e
all’intesa con i colleghi.
Infine, plaudendo al lavoro svolto dal dott.
De Cello, che reputa persona di grande umanità e professionalità a disposizione
dei consiglieri, ribadisce l’importanza della sua fattiva collaborazione per la
imminente risoluzione delle problematiche.
Evidenziando i grandi cambiamenti rispetto
al passato, plaude agli eccellenti risultati raggiunti e riferisce alcuni dei
buoni risultati raggiunti, non sottacendo la necessità di un sempre migliore
utilizzo delle risorse comunitarie.
Giudica indispensabile la collaborazione
fattiva di tutti i soggetti coinvolti nei processi decisionali ed esecutivi
della Regione.
Preso atto della relazioni, comunica che
saranno trasmesse al Settore segreteria assemblea per quanto di competenza,
indi chiude la seduta.
La
seduta termina alle 16,28
Il Dirigente
Area relazioni esterne Comunicazione e Legislativa
Dott. Maurizio Priolo