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LEGISLATURA
COMMISSIONE
SPECIALE DI VIGILANZA
N.14
RESOCONTO
SOMMARIO
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SEDUTA Di LUNEDI’ 06 MARZO 2017
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIUSEPPE MORRONE
INDICE
Audizione
dell’Assessore regionale al Bilancio e Programmazione Economica e Finanziaria, del
Dirigente generale del Dipartimento Organizzazione, Risorse Umane, Dirigente
del Settore Coordinamento Strategico Società, Enti e Fondazioni nonché del
Dirigente generale del Dipartimento Bilancio, Finanza, Patrimonio e Società
Partecipate in ordine a: - Bilancio consolidato e società partecipate –
informativa misure e/o azioni adottate – stato di attuazione; - processo di
razionalizzazione degli organi di amministrazione attiva, consultiva e di
controllo della Regione nonché degli Enti, anche economici, e delle aziende da
essa dipendenti – informativa stato di attuazione razionalizzazione e riordino
società partecipate e/o controllate
PRESIDENTE, *, *
DE CELLO Filippo, dirigente
generale dipartimento bilancio, *, *, *
DI RENZO Patrizia, dirigente
settore coordinamento strategico, società, fondazioni, enti strumentali
PASQUA Vincenzo (Oliverio
Presidente), *, *, *, *
VISCOMI Antonio, Vicepresidente
della Giunta regionale, *, *, *, *
CALABRO’ Tommaso, Dirigente del
Settore Programmazione Regionale
MARANO Francesco, Dirigente del
Settore Attività economiche, incentivi alle imprese, *, *, *
PASQUA Vincenzo (Oliverio
Presidente), *, *
CANNIZZARO Francesco (Casa delle
Libertà), *
IIRITANO Giuseppe, Dirigente Generale
del Dipartimento Infrastrutture, Lavori Pubblici e Mobilità, *
MUSMANNO Roberto, assessore alle
infrastrutture Regione Calabria, *, *, *
PASQUA Vincenzo (Oliverio
Presidente), *
VISCOMI Antonio, Vicepresidente
della Giunta regionale
Presidenza del Presidente Giuseppe Morrone
Approvato il
verbale della seduta precedente, dà avvio ai lavori.
Chiede quali siano le situazioni attuali in cui versano le società
partecipate e/o controllate della Regione Calabria, anche in considerazione del
processo di razionalizzazione previsto, ed a quanto ammonti il rispettivo
patrimonio immobiliare, viste le esigenze del momento dettate dai principi di
riorganizzazione, riassetto, razionalizzazione, spending review.
Chiede all’assessore di procedere ad una esposizione compiuta
dell’argomento oggetto del punto all’ordine del giorno e come si intenda
procedere soprattutto per quanto attiene la Sorical.
Riassume genericamente la situazione inerente il bilancio consolidato e
le società partecipate, informando sullo stato di attuazione delle misure e
delle azioni adottate, sul processo di razionalizzazione degli organi di
amministrazione e sul riordino delle stesse società.
Evidenzia che l’attività della Giunta regionale si è improntata
sostanzialmente su tre linee di indirizzo: la verifica e la sussistenza dei
presupposti per la elaborazione e realizzazione del bilancio consolidato;
l’adozione di tutte quelle misure e azioni che consentano di normalizzare la
situazione attuale e attuare un processo di riordino della disciplina; il
coordinamento tra questi enti, importante al fine di elaborare ed attuare
strategie politiche di governo e rendere possibili opportune informative sullo
stato di attuazione.
Precisa che il bilancio consolidato rappresenta il punto di arrivo di
un’attività attenta che il dipartimento bilancio già svolge da tempo,
attraverso interlocuzioni dirette ed immediate per la sua approvazione, e
sostiene che verranno valutate soluzioni differenti in considerazione delle
diverse problematiche che caratterizzano le società partecipate e/o controllate
dalla Regione.
Sottolinea, poi, che il bilancio consolidato di queste società va
gestito in maniera differente, anche in riferimento all’approccio, diverso
rispetto a quello attuato nella pubblica amministrazione, con una logica di
sistema e l’armonizzazione degli schemi contabili.
Evidenzia trattasi di un’attività delicata che passa attraverso una
verifica minuta e costante dei bilanci delle amministrazioni, proprio al fine
di mettere ordine alle procedure di approvazione dei rendiconti e realizzare, infine,
il coordinamento delle società.
Riferisce, quindi, dell’esistenza di due delibere e due atti di
indirizzo della Giunta regionale e che interverrà una terza delibera per
stabilire e definire le competenze, i ruoli e le rispettive attività degli organi
amministrativi coinvolti.
Sostiene che il lavoro attuale è improntato soprattutto a recuperare i
pregressi ritardi ultradecennali e, soffermandosi sulla situazione relativa ai
rendiconti attuali di alcuni enti, riferisce che rimangono società ancora da dismettere.
Evidenzia che, per quanto riguarda il patrimonio regionale, vanno
completate le attività di inventariazione dei beni immobili su cespiti di
proprietà della Regione Calabria, cercando di operare ed attuare un’azione di
controllo e di sistema.
Per quanto attiene il commissariamento degli enti sub regionali, pur
registrandosi al momento un certo numero di enti soggetti a commissariamento,
si dice convinto che da tutto ciò seguirà una fase di riorganizzazione, basata
sulla semplificazione e professionalizzazione, al fine di fornire risposte
serie e reali ai cittadini calabresi, considerando, infine, importante definire
la missione di ogni singolo ente sub regionale.
Afferma, preliminarmente, che i processi inerenti il bilancio
consolidato sono lunghi e complessi e viaggiano su direttrici differenti,
tenuto conto, anche, di un impianto normativo in materia sempre in evoluzione.
Riferisce, quindi, che la Giunta regionale ha cercato di porre in essere tutte
le azioni per riportare i dati di bilancio in un ambito di lettura omogenea dei
flussi finanziari, considerato che ancora è aperto il dibattito riguardante
quali società debbano far parte del bilancio consolidato e che ad oggi solo tre
società ne dovrebbero far parte. Puntualizza, quindi, che la Regione Calabria
ha posto in essere una scelta alternativa, inserendo anche altri enti
strategici per l’amministrazione, poiché il bilancio consolidato deve essere
caratterizzato da qualità e austerità. Sottolinea, dunque, che, oltre al
Consiglio regionale e Calabria Verde, rientrano nel bilancio consolidato anche Arsac, Arcea, Arpacal,
Fincalabra e Ferrovie della Calabria, e che tale
scelta, benché possa presentare delle difficoltà, porterà ad una unificazione
nella redazione del bilancio in senso tecnico, anche riguardo la tempistica.
Giudicata sotto controllo la problematica inerente gli enti strumentali, reputa
più complessa la questione relativa alla Sorical ed
alla sua liquidazione, poiché non si riesce a comprendere quale dovrà essere il
processo di riforma della società; processo che avrà una forte rilevanza a
livello tecnico ed un impatto sugli Enti Locali.
Reputa di grande rilevanza l’istituzione di un tavolo congiunto Sorical - enti strumentali e Regione.
Evidenziato che la razionalizzazione delle società partecipate dovrà
essere valutata caso per caso, riferisce che, a seguito di confronto con i
commissari liquidatori, è emersa l’opportunità che altre società siano
cancellate dal registro delle imprese o siano avviate le procedure
fallimentari.
Chiede delucidazioni sulla situazione della Fondazione calabresi nel
mondo
Dichiara che vi sono contratti in essere con la Fondazione calabresi
nel mondo e che, quindi, esistono dei debiti da riconoscere. Reputa la
situazione inerente la Fondazione più complicata rispetto a quella degli altri
enti strumentali, considerato che sussistono contenziosi in atto tra alcuni
dipendenti ed il curatore giudiziario. Evidenzia, altresì, una ulteriore
situazione controversa riguardante l’organo di revisione dei conti, poiché lo
Statuto della Fondazione prevede un collegio dei revisori dei conti mentre la
norma regionale prevede per le società partecipate il revisore monocratico.
Conclude evidenziando che, nonostante la Regione abbia la volontà di procedere
al pagamento dei debiti da riconoscere, vi sono problematiche che rendono
complicato affrontare la questione nella sua totalità.
Affermato che il lavoro messo in atto dalla Regione definisce il riparto
delle competenze, reputa molto importante monitorare l’evoluzione del così
detto decreto Madia.
Comunica che, riguardo la problematica legata alla governance delle società in house, si è costituito un gruppo di lavoro
per procedere all’adeguamento dei rispettivi Statuti, per comprendere in quali
casi l’organo amministrativo debba essere monocratico e in quali casi debba
essere collegiale; evidenzia, inoltre, che gli amministratori delle società
partecipate non potranno essere dipendenti pubblici. Riferisce, quindi, che la
relazione, consegnata agli atti della Commissione ed inerente la
razionalizzazione delle società partecipate, evidenzia come sia necessario
potenziare la precedente operazione di razionalizzazione, in attesa di
conoscere i requisiti e, quindi, quali società possano restare in vita e quali
debbano essere liquidate. Evidenzia, poi, che la normativa riguardante gli enti
strumentali è molto frastagliata ed è necessario intervenire per disciplinare la
materia con riguardo alla potestà delle nomine degli organi di amministrazione.
Vista l’importanza dell’argomento trattato nonché il quadro emerso
dalle relazioni odierne, reputa opportuno che la tematica venga meglio approfondita,
soprattutto per quanto concerne i dati del bilancio da approvare.
Evidenzia, altresì, che da un’attenta analisi emergono diverse
criticità che, a suo avviso, necessitano di una maggiore incisività, in
particolare per quanto concerne il bilancio dell’Aterp
e di altri Enti subregionali.
Fornisce chiarimenti in merito alle Società incluse nel bilancio
consolidato, precisando che le stesse sono già state ponderate e valutate in
maniera appropriata.
Chiede notizie in merito a Fincalabra e Sorical e alle rispettive valutazioni per quanto concerne
il riordino del servizio idrico e la loro matrice pubblicistica.
Evidenzia che la questione idrica è gestita dai comuni, mentre
l’erogazione e la raccolta dipendono da gestione differente. A tal proposito,
precisa che Sorical, pur avendo competenze in ambito
di sistema idrico integrato, non ha ancora natura giuridica di ente pubblico.
Riferisce, quindi, che il bilancio di Sorical
rientra pienamente nel bilancio consolidato della Regione con un pareggio dato
dai circa 300 milioni di credito vantati nei confronti dei comuni.
Alla luce di tutto ciò, reputa opportuno e necessario che vi sia la
creazione di percorsi congiunti, precisando che, dopo tanti anni di staticità,
gli attuali ritardi, a fronte di effettivi risultati, sono certamente motivo di
orgoglio per tutti gli addetti ai lavori.
Sottolinea l’importanza della sinergia avviata con la sottoscrizione di
protocolli con le prefetture o altre autorità e, in riferimento alle nomine di
competenza del Consiglio regionale non ancora definite, chiede la revisione del
relativo elenco, al fine di evitare eventuali profili di illegittimità.
Plaudendo al grande sforzo della Giunta regionale, ritiene sia
necessaria una migliore definizione delle responsabilità dei dipartimenti
vigilanti per ciascun ente, al fine di evitare l’insorgere di altre
problematiche per aspetti che dovrebbero essere chiari e ben definiti da
diverso tempo, soprattutto per quanto concerne le competenze giuridiche.
Chiede notizie in merito ai tempi utili per una maggiore contezza sui
bilanci.
Riferisce che per quanto concerne gli Enti strumentali si è già in
possesso di un quadro sullo stato dell’arte e che sono emerse problematiche al
momento dell’approvazione del rendiconto 2014, a fronte dei residui errati
delle Aterp e le conseguenti ricadute di
responsabilità sui revisori, cui è stato chiesto il relativo parere.
Reputa opportuno intensificare i rapporti tra Giunta e Consiglio regionale
attraverso un maggiore coordinamento tra gli uffici competenti, al fine di
evitare incongruenze e problematiche, anche con eventuali sanzioni per chi non
ottempera ai propri compiti.
Evidenziato che il cambiamento é stato reso difficile dall’adeguamento
dei vecchi sistemi al nuovo contesto normativo, ritiene indispensabile
l’intensificazione della sinergia tra Giunta e Consiglio regionale; in
particolare in merito ai provvedimenti da assumere con precise dimensioni
legislative, attraverso una collaborazione più intensa tra gli uffici
legislativi che supportano l’attività nell’adozione di leggi e di testi
normativi regionali che siano coerenti anche sul piano nazionale.
Plaude all’ottimo lavoro – che definisce “biblico” – dell’assessore Viscomi e dal suo dipartimento e, ricordando le molteplici
difficoltà riscontrate soprattutto dal punto di vista della comunicazione,
reputa opportuno che la politica risolva al più presto le problematiche di sua
competenza.
Comunica che l’assessore competente non è
presente alla seduta odierna per precedenti impegni.
Sottolinea che il bando in discussione, approvato ad ottobre 2016,
riguarda la concessione di incentivi ed è aperto anche ai professionisti; la
presentazione delle domande era prevista per via telematica, a partire dalle
ore 9 di giorno 9 gennaio 2017, e si sarebbe conclusa al raggiungimento del
numero di domande pari alla disponibilità economica (100 milioni di euro) messa
a bando. Riferisce, quindi, che a seguito delle riscontrate criticità emerse
nelle procedure telematiche di invio delle domande, che hanno causato disparità
di trattamento nei confronti dei partecipanti, si è deciso di annullare la
procedura e di riavviarne un’altra in data 28 febbraio, a seguito della quale
sono pervenute 1474 domande.
Chiede delucidazioni in merito al bando ed
alle procedure previste per la presentazione telematica delle domande.
Sottolinea che purtroppo nel manuale predisposto non erano chiarite
precisamente le procedure, che, ricorda, sono state affidate ad una società
privata.
Chiede ulteriori chiarimenti sulla procedura
utilizzata e sulla scelta di selezionare le domande in ordine di presentazione sino
ad esaurimento delle risorse disponibili.
Precisa che il bando è a sportello e che, conseguentemente, si creano
priorità tra gli utenti, in riferimento alla cronologia di presentazione della
domanda, fermo restando che sono ammessi al contributo finanziario i soggetti
che raggiungono i 60 punti.
Chiede se fosse possibile prevedere un
sistema diverso da quello a sportello.
Sottolinea che, vista la mole delle domande
pervenute, che superano le risorse messe a bando, probabilmente si valuterà di aumentare
il budget e afferma che il bando si inserisce all’interno dell’Asse 3 per il
recupero e una maggiore competitività delle imprese.
(Vengono
auditi:
-
l’ingegnere Salvatore Saccà, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della
Provincia di Catanzaro;
-
l’architetto Enzo Ricordo, rappresentante dell’Ordine degli Architetti della
Provincia di Reggio Calabria;
-
il dottor Alfonso Aliperta, Vicepresidente
dell’Ordine dei Geologi della Calabria;
-
l’ingegnere Vincenzo Mano, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della
Provincia di Crotone;
-
l’ingegnere Romano Mazza, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della
Provincia di Vibo Valentia).
Considerato il malfunzionamento del sistema informatico SISMICA, chiede
all’assessore Musmanno quali siano le responsabilità
da attribuire alla società di gestione e quali misure di carattere
sanzionatorio siano state, invece, previste nei suoi confronti.
Chiede di sapere, inoltre: se sia stata prevista una forma di
indennizzo per il disservizio causato e quali siano stati i motivi economici
che hanno portato al passaggio dal vecchio sistema informatico a quello
attuale; come sia stato possibile aggiudicare, quindi portare a conclusione,
una gara, prima ancora dell’approvazione della delibera di Giunta e
dell’emanazione del Regolamento regionale previsto dalla legge per l’attuazione
del sistema Sismica e come sia stato possibile approvare la legge regionale
numero 37 del 2015 senza alcun impegno economico, quando invece, a suo dire,
sarebbero state previste, successivamente, spese ben quantificate.
Precisa che il software di SISMICA è stato regolarmente collaudato da
apposita commissione che ne ha certificato il corretto funzionamento in data 14
dicembre 2015 e che la piattaforma informatica è funzionante, ancorché
migliorabile, prova ne siano, a suo dire, i progetti tecnici già presentati.
Sottolinea che oggetto di discussione sono state le difficoltà relative
sia all’uso della piattaforma sia al caricamento di un certo numero di dati,
che rappresenta per i professionisti un aggravio di tempo e di forze, reputato
eccessivo e costoso, anche in relazione alle risorse a disposizione. Un
problema di uso, quindi, non di funzionamento, evidenziando che il sistema è
perfettibile e che ci si impegnerà per ridurre e semplificare le anzidette
operazioni.
Conferma che il sistema è funzionante e all’avanguardia, in quanto
consente di adeguare i programmi di calcolo, alleviando e superando, così,
tutte le difficoltà esistenti per garantire una informazione puntuale e precisa
ai liberi professionisti.
Confermando anche la piena disponibilità degli uffici a collaborare ed
intervenire per il miglioramento del software, evidenzia che uno degli obiettivi
è accelerare il processo amministrativo e tecnico in relazione ai progetti
presentati, anche attraverso la dematerializzazione,
garantendo agli uffici competenti in materia la capacità di rispondere
prontamente alle richieste autorizzative nei tempi
voluti dalla legge, ovvero entro 60 giorni, aiutando, così, la pubblica
amministrazione ad assolvere un compito di interesse collettivo.
Ricorda che solo sul 10 per cento delle pratiche presentate si
registrano ritardi accumulati di 5/6 mesi, ribadendo, quindi, che l’obiettivo è
raggiungere una normalità nel processo di autorizzazione.
Precisa che il software va inteso come “supporto” al funzionario, non
sostitutivo allo stesso, e che il regolamento e le linee guida sono stati
elaborati “a valle”, senza che ciò intaccasse la validità della procedura
relativa alla piattaforma informatica; puntualizza, per quanto riguarda
l’aspetto economico, che la realizzazione è avvenuta nel 2012 con un costo di
800mila euro.
Esorta, pertanto, a non mettere in discussione l’utilizzo di una
piattaforma che rappresenta un importante strumento di innovazione, nonostante
tutti i problemi che si palesano, e che consente una uniformità di
comportamento da parte di tutti i funzionari destinati ad esaminare le
pratiche, fissando regole certe e precise utili ad evitare ogni forma di
arbitrio o comportamenti differenti da parte degli stessi operatori e
funzionari.
Chiede delle precisazioni in merito al funzionamento ed alla società
che attualmente gestisce il sistema.
Chiarisce che il sistema della piattaforma funziona anche per quanto
attiene il back-office, in quanto
risulta già avviata l’istruttoria su alcuni di questi progetti da parte dei
competenti funzionari. Precisa, infine, che la gara di aggiudicazione,
espletata nel 2012, è stata vinta una società di Catania che, attualmente,
gestisce il software.
Evidenziata la necessità di immediata risoluzione della situazione in
cui si trovano i professionisti del settore, auspica che il prossimo 9 marzo,
data prevista per gli ulteriori chiarimenti, sia l’occasione giusta per
addivenire alla definitiva chiusura di una problematica che, a suo avviso, non
si sarebbe dovuta presentare.
Precisato che l’audizione tende a far luce sulle problematiche
riscontrate sul territorio e sottolineato lo spirito e l’impegno da sempre
manifestato dall’assessore Musmanno, reputa tuttavia
opportuno evidenziare che dette problematiche permangono.
Ricorda, quindi, quanto già evidenziato in altra seduta di Commissione,
in cui è emerso il grido di allarme lanciato dai professionisti che necessitano
di opportune e soddisfacenti risposte. Considerato l’elevato numero di soggetti
interessati e non volendo addebitare responsabilità ad alcuno in particolare,
richiama l’attenzione sull’avviso pubblico per la selezione di 6 professionisti
di ingegneria civile con i relativi oneri finanziari.
A tal proposito chiede chiarimenti sulle scelte fatte, e invita alla
valutazione di altre forme di investimento in formazione e contratti.
Precisa che, al momento dell’avvio del nuovo programma, non vi era
contezza dei problemi che la piattaforma avrebbe creato e, a tal proposito,
richiama l’attenzione sui problemi sollevati dagli ordini professionali nonché
sulla piena disponibilità agli stessi manifestata dalla Giunta regionale per il
riscontro delle reali criticità, da cui però è scaturita poca partecipazione.
Riferisce, inoltre, le problematiche degli uffici ex Genio civile di
competenza della Giunta da cui scaturiscono forti ritardi per l’esame di
progetti in attesa di autorizzazione, per cui si è ritenuto di avviare un
percorso di selezione di personale al fine di smaltire le pratiche arretrate.
Chiede notizie in merito alle verifiche da parte del dipartimento
vigilante sui contratti sottoscritti e sul loro rispetto in tutte le parti,
soprattutto per quanto concerne gli obblighi formativi.
Chiede inoltre se, effettivamente, negli uffici ex Genio civile non vi
sia la possibilità di utilizzo della firma digitale.
Riferisce che la formazione avviene su richiesta degli Ordini
professionali e, a tal proposito, ricorda la giornata di formazione organizzata
dall’Ordine degli architetti di Reggio Calabria.
Ricorda le ore di formazione previste per i funzionari, con 5 moduli in
video lezione che, dal 27 febbraio, sono disponibili on line
sulle piattaforme degli Ordini professionali.
In riferimento ai problemi legati alla firma digitale, riferisce che, a
seguito delle modifiche apportate al codice, è stata chiesta l’aggiunta del timbro
digitale, rilasciato sull’elaborato realizzato e che ne attesta l’autenticità,
che ha comportato ritardi del sistema, oggi risolti.
Ringraziati, preliminarmente, il presidente della Commissione ed i
rappresentanti degli Ordini professionali, sottolinea l’importanza di una
acquisizione continua di idee per migliorare i servizi.
In riferimento al personale, esprime perplessità circa le continue
osservazioni sulla presunta mancanza di unità che, a suo avviso, non riguardano
il numero, ma bensì l’individuazione di categorie con una maggiore selezione
del personale da assegnare a questo tipo di servizi.
Reputa, quindi, opportuna una riqualificazione del personale interno
destinato a questo tipo di attività, con eventuale recupero di categorie
superiori attraverso la mobilità di ufficio, precisando i punti su cui
concentrarsi maggiormente, ovvero: migliore organizzazione, formazione,
interpelli per recupero di professionalità, evitando mobilità all’esterno,
ricerca professionalità tecniche.
Ribadisce che sulla problematica, di rilevante importanza, bisogna
ragionare in termini di formazione, attraverso il confronto con gli Ordini
professionali e, manifestando pieno appoggio della parte politica, auspica
piena risoluzione nel più breve tempo possibile.
Funzionario AP
Dott.ssa Giada Katia Helen Romeo
Il Dirigente
Area relazioni esterne Comunicazione e
Legislativa
Dott. Maurizio Priolo