X^ LEGISLATURA
COMMISSIONE
ASSETTO E UTILIZZAZIONE DEL
TERRITORIO E PROTEZIONE DELL’AMBIENTE
N. 30
RESOCONTO SOMMARIO
_________
SEDUTA Di MARTEDì 13 DICEMBRE 2016
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE DOMENICO BEVACQUA
Inizio lavori h. 14,54
Fine lavori h. 16,52
INDICE
PRESIDENTE, *,*
REILLO Orsola, dirigente
generale del Dipartimento Ambiente
RIZZO Antonietta, assessore
all’Ambiente della Regione Calabria
TALLINI Domenico (Gruppo
Misto)
AUGRUSO Antonio, dirigente
Dipartimento ambiente regione Calabria.
GIUDICEANDREA
Giuseppe (Democratici Progressisti)
GUCCIONE Carlo (Partito
Democratico),*,*
REILLO Orsola, Dirigente
generale del Dipartimento Ambiente della Regione Calabria,*
RIZZO Antonietta, assessore
all’Ambiente della Regione Calabria,*
TALLINI Domenico (Gruppo
Misto),*
GUCCIONE Carlo (Partito
Democratico),*
RUSSO Francesco, assessore
al Sistema della logistica, sistema portuale regionale e sistema Gioia Tauro,*
Approvato il verbale della seduta
precedente, dà avvio ai lavori della Commissione.
Ricordato l’iter della proposta di legge in esame,
precisa che essa è finalizzata all’istituzione della Riserva naturale regionale
delle Valli Cupe, che si articola in un sistema costituito da tre corpi tra
loro distinti, ma tutti gravitanti intorno al centro urbano di Sersale, ubicato
in posizione baricentrica.
Illustra, quindi,
la normativa vigente in materia.
Condivisa la
finalità della proposta di legge, ritiene che le osservazioni precedentemente
sollevate siano state ampiamente superate attraverso la formulazione da parte
del proponente, consigliere Tallini, di alcuni emendamenti.
Ricordate le
perplessità espresse nelle precedenti sedute della Commissione e condiviso il
contenuto degli emendamenti presentati, sottolinea la necessità di apportare
alcune precisazioni, proponendo, in particolare: di sostituire,
nell’emendamento protocollo numero 49638, a firma del consigliere Tallini,
sostitutivo dell’articolo 3, l’espressione “rete verde regionale” con “rete
ecologica ambientale” ed, inoltre, di sostituire, nell’emendamento protocollo
numero 49642, a firma del consigliere Tallini, l’espressione “Servizio Parchi”
con “Settore Parchi”, seppur la legge regionale numero 10 del 2003 faccia
ancora riferimento ai Servizi.
Passa all’esame
dell’emendamento protocollo numero 49635, a firma del consigliere Tallini, al
comma 1 dell’articolo 1, che, posto in votazione, è approvato all’unanimità e,
quindi, pone in votazione l’articolo 1 che è approvato all’unanimità, come
emendato.
Posto in votazione
l’emendamento protocollo numero 49637, a firma del consigliere Tallini, con il
quale si propone di sostituire l’articolo 2, che è approvato all’unanimità,
pone in votazione l’articolo 2 che è approvato all’unanimità, come emendato.
Passa, quindi,
all’emendamento protocollo numero 49638, a firma del consigliere Tallini, con
il quale si propone di sostituire l’articolo 3, che, posto in votazione, è
approvato all’unanimità così come riformulato in accoglimento delle
osservazioni del dipartimento Ambiente.
Posti ai voti gli
articoli 4 e 5 che sono approvati all’unanimità, passa all’emendamento
protocollo numero 49639, a firma del consigliere Tallini, con il quale si
propone di sostituire l’articolo 6, che è approvato all’unanimità.. Passa,
quindi, agli emendamenti: protocollo numero 49640, a firma del consigliere
Tallini, con il quale si propone di sopprimere l’articolo 7, che, posto ai
voti, è approvato all’unanimità; protocollo numero 49641, a firma del
consigliere Tallini, con il quale si propone di sopprimere l’articolo 8, che,
posto ai voti, è approvato all’unanimità; protocollo numero 49642, a firma del
consigliere Tallini, con il quale si propone di sostituire l’articolo 9, che è
approvato all’unanimità così come riformulato in accoglimento delle
osservazioni del dipartimento Ambiente.
Posto, poi, in
votazione l’emendamento protocollo numero 49643, a firma del consigliere
Tallini, che propone di sopprimere il comma 2 dell’articolo 10, che è approvato
all’unanimità, pone ai voti l’articolo 10 che è approvato all’unanimità come
emendato. Posto ai voti l’articolo 11 che è approvato all’unanimità, passa
all’emendamento protocollo numero 49644, che propone di sopprimere l’articolo
12, che posto ai voti è approvato all’unanimità e, poi, all’emendamento
protocollo 49944, a firma del consigliere Tallini, che propone di sostituire
l’articolo 14, che è approvato all’unanimità. Pone, infine, ai voti la proposta
di legge nel suo complesso che è approvata all’unanimità come emendata, con
autorizzazione al coordinamento formale.
Ringraziati tutti
coloro che hanno contribuito alla predisposizione della proposta di legge in
esame, ampiamente condivisa, ritiene che essa sia di fondamentale importanza
per la valorizzazione del territorio.
Espresso plauso
per il proficuo lavoro svolto in sinergia con l’Assessorato all’Ambiente e con
gli uffici regionali e consiliari, riferisce i positivi risultati conseguiti
nella valorizzazione del territorio di riferimento.
Espresso
apprezzamento per la proposta di legge, sottolinea come la stessa sia stata
ampiamente condivisa ed apprezzata dalla Commissione quale valida iniziativa
per la tutela e la valorizzazione del territorio regionale.
(La Commissione approva)
Ricordato l’iter della proposta di legge in
discussione, esprime plauso per l’iniziativa legislativa riferendo che sono
stati presentati dal consigliere Giudiceandrea
alcuni emendamenti, finalizzati al superamento delle osservazioni sollevate dal
Settore legislativo nel corso delle precedenti sedute della Commissione.
Passa, quindi,
all’esame dell’emendamento protocollo numero 10228, a firma del consigliere
Giudiceandrea, all’articolo 1, che, posto in votazione, è approvato
all’unanimità. Posto ai voti l’articolo 1 che è approvato all’unanimità come
emendato, pone ai voti l’emendamento protocollo numero 10231, a firma del
consigliere Giudiceandrea, con il quale si propone di sostituire gli articoli 2
e 3 con una nuova formulazione dell’articolo 2, che è approvato. Rilevato che
l’articolo 3 risulta assorbito nella formulazione dell’articolo 2, pone ai voti
l’emendamento protocollo numero 10234, a firma del consigliere Giudiceandrea,
all’articolo 4, che è approvato all’unanimità, e quindi, l’articolo 4 che è
approvato all’unanimità come emendato. Posti in votazione gli articoli 5 e 6
che sono approvati all’unanimità, passa all’emendamento protocollo numero
10236, con il quale si propone di sostituire l’articolo 7, che posto ai voti è
approvato all’unanimità. Passa, poi, all’emendamento protocollo numero 10237, a
firma del consigliere Giudiceandrea, che propone di aggiungere l’articolo 8
(Entrata in vigore), che posto ai voti è approvato all’unanimità. Pone, infine
in votazione la proposta di legge nel suo complesso che è approvata
all’unanimità come emendata, con autorizzazione al coordinamento formale.
(La Commissione approva)
Ribadita
l’importanza e la validità della proposta in esame, sottolinea la grande
attenzione rivolta ai portatori di interesse e la previsione di ulteriori
finanziamenti per il soddisfacimento delle richieste avanzate dai comuni.
Ringrazia,
preliminarmente, la Commissione per la collaborazione, l’attenzione e la
sensibilità nella trattazione delle problematiche esposte, nonché il
recepimento delle osservazioni dei portatori di interesse.
Riferisce,
altresì, che le fasi del Piano ne rispecchiano appieno la filosofia, incentrata
sul cambiamento in tema di raccolta differenziata, basato sul concetto di
“discarica zero” e attraverso l’utilizzo di sistemi di impiantistica
all’avanguardia.
Evidenzia,
inoltre, i numerosi problemi e le criticità emerse in tema di smaltimento,
soprattutto per quanto concerne l’organico che, in alcune zone, risulta
particolarmente difficoltoso a causa delle distanze tra i comuni e le
discariche stesse.
A tal proposito,
riferisce la proposta di Legambiente in
fase di consultazioni, con l’introduzione di tecniche alternative di compostaggio,
attraverso l’utilizzo di attrezzature a basso costo.
Aggiunge, altresì,
che, per fronteggiare i problemi legati all’orografia del territorio e alle
distanze dei comuni, sono stati stanziati sette milioni di euro.
Riferisce, quindi,
delle problematiche legate alla raccolta differenziata porta a porta e della
creazione di eco-distretti, classificati in 5 ATO per le cinque province,
dell’individuazione dei punti di raccolta – da cui sono emerse osservazioni da
parte dei comuni circa la perimetrazione – e dell’avvio delle gare per la
creazione e collocazione di due nuovi impianti revamping basati sull’utilizzo delle materie prime.
In merito a quanto
riferito, reputa opportuno un ulteriore approfondimento della parte tecnica.
Chiede notizie in
merito agli eventuali emendamenti da presentare.
Ribadita la
necessità di un ulteriore approfondimento degli aspetti tecnici, precisa che
gli eventuali emendamenti potranno essere presentati direttamente in Aula di
Consiglio.
Sottolinea la
complessità del Piano in questione, precisando che, oltre agli aspetti di cui
si è già riferito, esso è composto da tre parti riguardanti rispettivamente il
contesto, i rifiuti urbani ed i rifiuti speciali con le rispettive bonifiche e
secondo le direttive comunitarie.
Evidenzia, quindi,
l’importanza della prevenzione ed il relativo Piano sulle politiche dei
rifiuti, che ha come obiettivo la riduzione della pericolosità e della quantità
al 65 per cento, per il cui raggiungimento è già in corso un bando di sostegno
ai comuni.
Riferisce,
altresì, delle priorità riguardanti la gestione dei rifiuti speciali,
dell’amianto e dei relativi Piani di bonifica per i siti contaminati,
attraverso la mappatura ed il censimento, nonché l’individuazione delle
superfici contaminate e le relative bonifiche, demandate ai rispettivi comuni e
alle ASP che predispongono i Piani comunali di smaltimento.
Sottolineando i
concetti di recupero e sostenibilità, riferisce che l’impostazione di tutti gli
impianti – 7 già esistenti, e due da individuare – mira al raggiungimento
dell’obiettivo di riutilizzo al 50 per cento, in particolare riguardo al
trattamento del rifiuto secco e compostaggio dell’umido per il riutilizzo in
agricoltura.
Chiede
all’assessore Rizzo di accelerare i tempi previsti per la realizzazione degli
obiettivi, facendo riferimento alla individuazione dei siti destinati ad
accogliere gli impianti di smaltimento.
Apprezza il lavoro
svolto, anche dal lato politico, attestato dall’elaborazione di un Piano di
circa 800 pagine, dove si evince una nuova concezione del “rifiuto”, al quale
si fa riferimento non più come ad un qualcosa da gettare via bensì a qualcosa
che va recuperato.
Riferisce, infine,
in merito ad una interrogazione a risposta scritta rivolta all’assessore in
merito alle problematiche legate ai cattivi odori per i trattamenti dei rifiuti
umidi.
Domanda quali
ambiti siano stati realizzati nelle province, e, soprattutto, con quali
procedure e quali obiettivi, chiedendo quali siano i poteri sostitutivi della
Regione e di conoscere lo stato dell’arte dei territori.
Considera che
l’accelerazione data per la redazione del Piano Rifiuti risponda anche alla
necessità di recuperare le risorse comunitarie, evidenziando, però, l’esistenza
di problematicità legate alla mancanza di un piano degli interventi e delle
azioni per quanto riguarda la bonifica delle discariche e la bonifica
dell’amianto.
Giudica che
l’obiettivo “discariche zero” sia per il momento un auspicio, poiché anche con
gli anni successivi una percentuale dei rifiuti dovrà sempre andare in
discarica ed esorta ad esaminare attentamente la situazione legata all’avvio
degli ARO e agli ATO.
Considera che la
ordinanza numero 163 del 2015 del Presidente della Regione vada in deroga agli
articoli 29bis, 29ter, 29quater e 29quinques, cioè in deroga a quanto previsto
in materia di AIA (Autorizzazione
integrata ambientale)
Giudica rilevanti
le perplessità sollevate che potrebbero, a suo dire, rappresentare poi delle
problematiche nell’attuazione del Piano Rifiuti.
Concordando sulle
preoccupazioni del consigliere Guccione, spiega che il fallimento delle ARO è
anche legato alle società miste che le avrebbero dovuto gestire e ricorda,
comunque, che due ATO sono state avviate.
Riferendo sui
compiti in capo ai Comuni e ai sindaci nella individuazione dei siti, evidenzia
anche sulle preoccupazioni degli
stessi in merito alla raccolta differenziata ed alla perdita di eventuali
prerogative con l’avvio degli ATO.
Ammette le
difficoltà legate al raggiungimento dell’obiettivo "discariche zero",
ma rassicura che la situazione migliorerà in futuro, riferendo comunque che lala normativa comunitaria prevede che una percentuale di
rifiuti vada in discarica.
Spiega, infine,
che benché l’ordinanza richiamata dal consigliere Guccione sia effettivamente
in deroga, in realtà, la stessa è stata previamente concordata e che, quindi, a
suo giudizio, non riveste caratteri di illegittimità.
Riferisce,
altresì, in merito ad una integrazione tecnica sul piano delle bonifiche, anche
per quanto attiene all’amianto, e valuta che, nonostante le tante azioni da
portare avanti, il cronoprogramma è stato rispettato anche grazie al lavoro di
concertazione.
Specifica che il
Piano delle bonifiche è stato integrato rispetto al precedente Piano del 2000,
contenente l’esito del monitoraggio effettuato sulle discariche aperte dai
comuni con ordinanze d’urgenza, poi riportate nel Piano come siti inquinanti.
Chiarisce, quindi, che, oggi, è cambiata la modalità di approccio e i siti
vengono considerati inquinanti solo se superano determinati parametri di contaminazione.
Aggiunge, poi, che sono stati verificati parecchi dei siti indicati e molti
sono risultati aree non inquinate. Informa, ancora, che si è proceduto ad
analizzare i siti ad alto rischio indicati nel Piano precedente e che sono
stati inseriti nella proposta attuale, assieme alle risorse ed alla attività ad
essi destinati. Preannuncia, inoltre, che è in atto una convenzione con
l’Arpacal per la verifica dei siti non ancora analizzati.
Passando al
problema dell’amianto, specifica che in base alla normativa regionale, la
Regione ha solo alcune competenze, mentre l’aspetto di dettaglio è demandato ai
Piani comunali. Rimangono, spiega, in capo alla Regione le indicazioni sulle
schede di rilevamento e sulle metodologie da utilizzare, in modo che risultino
uniformi al fine della stesura deal Piano.
In merito alle
discariche, spiega che la dicitura “discariche zero” rispecchia la tendenza che
si intende seguire ed ha corrispondenza nelle azioni messe in campo nel Piano.
Riguardo la
problematica dei rifiuti speciali, infine, distingue gli stessi dai rifiuti
urbani che sono noti ed appartengono ad un bacino chiuso, sottolineando che,
invece, i rifiuti speciali vengono trattati con diverse modalità ed in diversi
siti e di conseguenza non è possibile quantificare il fabbisogno di discariche
in quanto non costituiscono un bacino chiuso.
Avverte di aver
insistito sulla sottolineatura della dicitura “discariche zero”, in quanto
potrebbe ingenerare la convinzione diffusa che non vi saranno più discariche,
cosa che, a suo avviso, potrebbe causare fraintendimenti nella popolazione.
Considerato
l’ottimo dibattito, esorta ad effettuare una programmazione abbinata alla
concretezza, stimolando i sindaci ad aderire agli Ato
ed a partecipare alla individuazione dei siti, denuncia ritardi
nell’impiantistica che, a suon dire, rischiano di vanificare i risultati
auspicati nel Piano. Preannuncia future riunioni di Commissione, finalizzate a
fare il punto della situazione sullo stato di attuazione del Piano.
Chiede al
consigliere Guccione chiarimenti in merito alla sua richiesta, effettuata nella
seduta consiliare dedicata al tema dei rifiuti, rivolta al presidente Oliverio
di rispetto della tempistica indicata che ha indotto la minoranza ad esprimere
un voto di astensione in Consiglio regionale. Annuncia, quindi, astensione
tecnica sul provvedimento.
Invita a rinviare la discussione in Consiglio regionale.
Pone in votazione
la proposta che è approvata con l’astensione del consigliere Tallini.
(La Commissione approva)
Riferito,
preliminarmente, che con la proposta di provvedimento amministrativo in esame
si completa il complesso iter relativo
all’adozione della proposta di Piano regionale trasporti, ne sottolinea
l’urgenza di approvazione al fine di non disperdere ingenti risorse finanziarie
comunitarie.
Chiede
precisazioni in merito alla presentazione di eventuali emendamenti.
Ricordato l’esame
approfondito della proposta nel corso delle precedenti sedute della
Commissione, invita il consigliere Guccione a presentare eventuali emendamenti
direttamente in Aula.
Preannuncia la
presentazione da parte sua e di altri consiglieri di emendamenti significativi.
Ricorda le diverse
fasi relative al passaggio dalla proposta preliminare a quella definitiva di
Piano con l’accoglimento di tutte le osservazioni sollevate.
Riferisce di aver
ricevuto una comunicazione del sindaco di Cassano in merito al mancato
inserimento nel Piano dell’aeroporto di Sibari.
Ribadito come nel
Piano siano state inserite tutte le precisazioni richieste, ricorda le diverse
interlocuzioni con il sindaco di Cassano le cui osservazioni hanno trovato pieno
accoglimento.
Ringraziato
l’Assessore e gli Uffici per il proficuo lavoro svolto per l’approvazione del
Piano, ritenuto di fondamentale importanza per le prospettive di sviluppo del
territorio regionale, auspica che l’attività di programmazione si concretizzi
nella realizzazione di specifici obiettivi individuati. Pone, quindi, ai voti
la proposta che è approvata con il voto di astensione del consigliere Tallini.
(La Commissione approva)
La seduta termina alle 16,52
Il Funzionario AP Il Dirigente
Dott.ssa Giada Katia Helen Romeo Area relazioni esterne
Comunicazione e Legislativa
Dott. Maurizio Priolo