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LEGISLATURA
COMMISSIONE
ASSETTO E
UTILIZZAZIONE DEL TERRITORIO E PROTEZIONE DELL’AMBIENTE
N. 9
RESOCONTO
SOMMARIO
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SEDUTA Di mercoledì 18 novembre 2015
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE DOMENICO BEVACQUA
Inizio lavori h. 15,12
Fine lavori h. 17,09
INDICE
ARRUZZOLO Giovanni (Nuovo Centro
Destra)
BOVA Arturo (Democratici
Progressisti),*
EPIFANIO
Salvatore, dirigente dipartimento ambiente,*,*
NUCERA Giovanni (La Sinistra),*
PALLARIA
Domenico, dirigente generale dipartimento ambiente,*,*,*
PASQUA Vincenzo (Oliverio
Presidente),*,*
RIZZO
Antonietta, assessore all’ambiente Regione Calabria,*
TALLINI Domenico (Gruppo Misto)
BOVA Arturo (Democratici
Progressisti),*
EPIFANIO Salvatore, dirigente
Dipartimento ambiente,*
NUCERA Giovanni (La Sinistra),*
PALLARIA Domenico, dirigente
generale Dipartimento ambiente,*
PASQUA Vincenzo (Oliverio
Presidente)
RIZZO
Antonietta, assessore all’ambiente Regione Calabria
TALLINI Domenico (Gruppo Misto),*
GIUDICEANDREA Giuseppe (Democratici Progressisti),*,*
Approvato il verbale della seduta
precedente, dà avvio ai lavori.
Riferito,
ad oggi, il superamento delle problematiche relative al ritardo di gestione delle
pratiche inerenti i procedimenti di valutazione ambientale, ritiene, comunque,
opportuno che venga espresso il parere sulle Strutture tecniche di valutazione,
attesa la possibilità che si verifichi un ulteriore carico straordinario di
lavoro.
Sottolineato
come attraverso un lavoro straordinario compiuto nel corso del corrente anno
sia stato possibile superare la situazione di totale emergenza esistente,
evidenzia che nel
Pertanto
ritiene superfluo istituire una commissione di valutazione di incidenza e sottolinea,
al contrario, il permanere dell’utilità di istituire la commissione di
valutazione ambientale strategica (VAS); difatti, giudica possibile esaurire
entro la fine dell’anno tutto l’arretrato, grazie ad un nuovo metodo operativo,
elaborato e sperimentato, che prevede il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati.
Indi, ribadisce anche l’utilità della creazione di una sottocommissione di valutazione
ambientale strategica.
Plaudendo
allo straordinario lavoro portato a temine dal dipartimento ambiente, nonostante
la mancata costituzione delle strutture ausiliarie, ed evidenziando, quindi, la
nuova mentalità e il nuovo impegno caratterizzante anche l’attività burocratica,
chiede di conoscere i costi della istituzione delle commissioni in esame, per
valutarne attentamente l’opportunità della costituzione.
Sottolineato
come per il lavoro di grande responsabilità svolto dalla struttura tecnica di
valutazione sia prevista dalla legge l’erogazione di una indennità non gravante
sul bilancio regionale, ma derivante dagli introiti provenienti dal versamento,
da parte degli interessati, delle spese di istruttoria, riferisce che per le
altre istituende commissioni non è prevista l’erogazione di una indennità
aggiuntiva, ma la previsione di un progetto obiettivo, gravante, anche in
questo caso, sulle spese di istruttoria e non sul bilancio regionale. Indi, giudica
opportuno, in fase di assestamento di bilancio, prevedere un fondo che comprenda
le risorse necessarie al pagamento delle indennità dei componenti della
struttura tecnica, nel caso di insufficienza delle risorse derivanti dal
pagamento delle spese di istruttoria delle pratiche in fase di trattazione.
Specifica
che la modifica al regolamento relativo alla composizione della struttura
tecnica di valutazione comporterebbe dei risparmi.
Constatato
come l’iter della costituzione della
struttura tecnica di valutazione sia stato travagliato, ritiene che la causa della
lentezza nella evasione delle pratiche sia addebitabile anche alle modalità, a
suo avviso, anomale, di svolgimento delle selezioni dei componenti della
struttura, giudicando, in taluni casi non adeguate le professionalità dei
membri prescelti. Indi, ritenuto corretto che chi svolge un ruolo delicato e
rischioso sia ricompensato attraverso una indennità e posto che il maggior
carico di lavoro è stato realizzato, reputa che l’incentivo debba essere commisurato
al numero di pratiche trattate.
Chiede
se le 207 pratiche evase nell’anno in corso siano state istruite dagli stessi
dipendenti impiegati negli anni precedenti e giudica attività meritoria
l’evasione di un numero così elevato di pratiche in soli sette mesi.
Chiarisce
che la struttura è stata completata soltanto ad aprile e sottolinea che la
possibilità di prevedere le indennità ha consentito di lavorare in un contesto
diverso, con strutture e mezzi migliori.
Dichiara che uno dei compiti fondamentali del dirigente è creare le condizioni lavorative capaci di trarre il meglio da ogni professionista, nello spirito di collaborazione con l’amministrazione, e ribadisce che comunque l’assenza di alcune figure professionali ha comportato ritardi e difficoltà.
A
seguito del confronto svoltosi finora e, considerato il lavoro svolto dalla
struttura speciale, che ha evaso buona parte delle pratiche, chiede quale sarà
il futuro della stessa, ovvero la sua utilità, nel momento in cui non ci
saranno più pratiche da evadere e chiede di sapere a cosa siano stati dovuti i
ritardi.
Plaudendo
al lavoro svolto per la definizione delle pratiche, riferisce le difficoltà
connesse alla predisposizione dei Piani strutturali, considerato che circa
l’ottanta per cento degli stessi non è ancora pronto.
Reputando
opportuno che si dia la precedenza alle attività delle VAS, affiancando i
comuni con attività di tutoraggio, al fine di evitare il commissariamento e la
penalizzazione di alcuni rispetto ad altri, riferisce che per accelerare i
tempi per la definizione delle pratiche inerenti i Piani strutturali, si
istituiranno le due commissioni che, dopo aver esaurito il loro scopo, non
avranno più ragione di esistere.
Sottolinea
quanto sia importante motivare i dipendenti, trasmettendo loro l’importanza del
rispetto dei tempi e del ruolo svolto nell’ambito delle comunità, nell’intento
comune di migliorare sempre di più i servizi offerti ai cittadini.
Ringraziando
l’assessore Rizzo per la chiarezza del suo intervento e, reputando corretto offrire
ai dipendenti l’opportunità di lavorare su determinati obiettivi, considerata
anche la straordinarietà degli eventi, giudica imprenscindibile che i
dipendenti vengano responsabilizzati, attraverso la considerazione del lavoro
svolto, ovvero riconoscendo l’importanza dello stesso attraverso un premio,
sotto forma di contributo, per l’obiettivo conseguito.
Evidenzia
come oltre al settore in esame anche il settore idrogeologico si sia distinto
per efficienza, riferendo i risultati raggiunti nell’attuazione dell’Accordo di
Programma Quadro del 2010 stipulato in materia, che prevede un investimento
complessivo di 220 milioni di euro, e per il quale, a suo dire, nella
precedente legislatura furono sottoscritti soltanto 15 contratti per un valore
di 18 milioni di euro, contro i 70 contratti sottoscritti in pochi mesi dall’avvio
della nuova legislatura.
Suggerisce,
quindi, in riferimento al provvedimento in esame, di prevedere la temporaneità
delle istituende Commissioni, attraverso il riconoscimento di un’indennità
connessa al raggiungimento dell’obiettivo.
Chiede
chiarimenti sull’indennità corrisposta ad oggi ai dipendenti ovvero se sia
corrisposta per numero di pratiche evase.
Precisato
che
Sottolinea
ancora una volta l’importanza di stabilire un termine preciso per la definizione
delle pratiche e la conclusione delle attività.
Chiede
chiarimenti all’assessore Rizzo circa i tempi necessari per la definizione
delle pratiche in arretrato.
Ritiene
più agevole legare l’incentivo al numero di pratiche, stante eventuali
difficoltà oggettive riscontrabili nell’istruttoria, e di contro reputa non
perseguibile l’ipotesi di fissare un termine alle attività.
Chiede
per quali motivazioni alcuni tipi di pratiche siano state evase ed altre no, ad
esempio quelle inerenti
Precisato
che, nonostante le difficoltà, il gruppo di lavoro, formato da tredici persone,
è stato creato in tempi ragguardevoli ed ha svolto un lavoro abbastanza
meritevole, con 350 pratiche evase, riferisce che per quanto concerne le
pratiche sospese, tra le diverse tipologie, AIA e VAS, che erano le più
critiche, già da marzo si era pensato di chiuderle in tempi brevi, con
l’istituzione delle strutture speciali temporanee, al fine di supportare i
componenti e che, non essendo prevista una indennità, si era pensato ad un bonus
per pratica connesso alla tipologia di lavoro da svolgere.
Riferisce
quindi che, ad oggi, superate le pratiche VIncA, ritardi si registrano in
relazione alle pratiche VAS più specifiche, poiché il dipartimento è stato
impegnato nella definizione dei Pisl.
Pone ai voti il parere sul quale la Commissione si esprime
favorevolmente con l’astensione del consigliere Pasqua.
Premesso
che le Linee guida sono state già illustrate dal presidente Oliverio in una
conferenza stampa, spiega che trattasi di un adeguamento alla normativa europea
che si basa su tre piani di intervento: innanzitutto, rimettere in ordine
l’esistente, creando una linea anerobiotica che necessiterà di apposite gare
per affidare la gestione degli impianti; la messa in sicurezza degli impianti
che provocherà un fermo degli stessi e la necessità di trasferimento dei
rifiuti all’estero per via transfrontaliera; infine, l’indizione di gare
europee per la costruzione di tre impianti di partenza, ben consapevoli che ne
servirebbero almeno cinque per via dell’orografia del territorio. Specificato
questo, comunica che la realizzazione dei tre impianti di partenza, trattandosi
di gare europee, avrà un iter lungo che necessiterà di almeno un anno di tempo.
Questo iter, informa, parte dalla necessità di adempiere alla prescrizione di
avere un ciclo integrato dei rifiuti ed avrà il suo punto di partenza nella
diffusione di una raccolta differenziata spinta nei comuni calabresi, al fine
di conferire meno in discarica. Rammenta, inoltre, che nel periodo di
commissariamento del settore sono state utilizzate risorse per un miliardo e
mezzo di euro allo scopo di favorire le discariche, senza, quindi, considerare
ili rifiuto una risorsa economica.
Riferisce,
quindi, che
Reso
noto che la normativa si è modificata negli anni e che i rifiuti vanno
conferiti in discarica pretrattati, ritiene che dovrà essere predisposto un
intervento per favorire il compostaggio nei comuni. Dato, poi, atto che la
raccolta differenziata è più semplice con la raccolta porta a porta nei piccoli
centri, suggerisce come soluzione nei grandi centri la raccolta in isole
ecologiche, accoppiata ad una anagrafica dei cittadini per sapere se e quanto
ognuno conferisce in un anno. Propone, inoltre, di legare l’attività di
raccolta differenziata a premialità e penalità per i comuni che raggiungeranno
i limiti prefissati.
Conclude
dichiarando che le Linee guida sono solo il primo passo e che vi saranno
confronti con i comuni e con gli altri interessati al fine di licenziare un
Piano regionale di gestione dei rifiuti che verrà di scusso in Consiglio
regionale.
Ritiene
giusto sentire i sindaci e gli altri interessati in modo che le Linee guida
abbiano ampia condivisione.
Condivide
l’idea di programmare la realizzazione di impianti che dovrebbero risolvere in
maniera definitiva il problema dei
rifiuti. Sottolinea, poi, che i diversi commissari che si sono succeduti,
nominati da governi diversi, si sono comportati in maniera simile, gestendo
grandi poteri e grandi risorse senza risolvere alcun problema.
Ritiene
che tutti i Commissari, in qualsiasi settore, avrebbero dovuto essere messi di
fronte alle responsabilità delle loro azioni ed in caso di insuccesso essere
sostituiti. Contesta, infine, che venga affidato l’incarico di gestire settori
a Commissari non in possesso delle giuste competenze.
Affermato
che il commissariamento denota il fallimento della politica, evidenzia che con
il Piano regionale di gestione dei rifiuti si mette in gioco l’immagine di
tutta la classe politica. Chiede, poi, di evitare che vi siano diversi livelli
nell’attuazione del Piano dei rifiuti e di lavorare in maniera lineare per
raggiungere gli obiettivi. Esorta, infine, a chiedersi quale siano gli elementi
che aiutano il raggiungimento degli obiettivi ed a porre in essere quelli intermedi
per gli anni 2016 e 2017.
Dissentendo
con le dichiarazioni del consigliere Tallini in merito al Commissario Scura,
chiede al direttore Pallaria: se esistano poteri sostitutivi o sanzionatori nei
confronti dei Comuni che ritardano o non raggiungono gli obiettivi relativi
alla raccolta differenziata; se nelle Linee guida siano state previste sanzioni
in tal senso; che differenza intercorra tra l’ipotesi di Linee guida sottoposta
al parere della Commissione e le precedenti approvate nel 2013.
Considerato che nelle Linee guida esistono degli step per il raggiungimento degli obiettivi da parte dei Comuni, ricorda come sia stato più volte chiesto quali fossero quelli che non rientrano tra i virtuosi ed evidenzia come l’attuale Giunta non si sia piegata ai dictat del Governo, differendo dalle prassi registrate nelle precedenti amministrazioni.
Stigmatizza le dichiarazioni del consigliere Bova, con particolare riferimento ai meriti riconoscibili all’attuale Esecutivo.
Condivide la richiesta di audizione dei sindaci delle città capoluogo nonché delle associazioni ambientaliste che ne abbiano fatto richiesta e, evidenziata la ristrettezza dei termini utili a rilasciare il parere, ritiene che nella prossima seduta si possa procedere alle audizioni richieste.
Precisa che le Linee guida sono un
documento preliminare al Piano che sarà oggetto di audizioni dei soggetti
interessati, indi, per accelerarne i tempi di approvazione, suggerisce di
rinviare a quella fase le audizioni che
Pur comprendendo le ragioni del
direttore Pallaria, ritiene che
Evidenzia di non aver trovato nelle Linee guida alcun riferimento al Piano amianto e ritiene che non sia possibile approvare un Piano rifiuti che non lo preveda.
Sottolinea come le Linee guida attengano ai rifiuti solidi urbani e garantisce che lo smaltimento dell’amianto sarà oggetto di attenzione all’interno del Piano dei rifiuti nella sezione dedicata ai rifiuti speciali.
Garantisce che il Piano per l’amianto sarà previsto all’interno di una sotto sezione del Piano regionale sui rifiuti e ricorda come sia stata costituita una unità speciale in tal senso e che il dipartimento ambiente ha redatto la bozza regionale di Piano amianto a cui sono arrivati i contributi degli stakeholders.
Riferisce anche che all’interno del portale del dipartimento ambiente è prevista una sezione interamente dedicata all’amianto.
Chiede se
Riferisce che attualmente sono stati mappati circa 122 mila ettari di territorio regionale con particolare attenzione ai punti giudicati sensibili e che successivamente è stato disposto il telerilevamento e si è in fase di fotorilevazione, a seguito della quale si avrà una mappatura di quasi tutto il territorio regionale. Precisa, quindi, che ad esito della mappatura sin qui svolta, ad esempio, il 10 per cento dei tetti della città di Reggio Calabria risultano essere in amianto.
Propone incontri itineranti della Commissione sui luoghi maggiormente coinvolti dalle attività della Commissione consiliare ambiente.
Illustra la proposta di legge, evidenziando che la Regione Calabria, al fine di migliorare e potenziare il sistema regionale di protezione Civile per le emergenze di soccorso in aree montane, riconosce la funzione di pubblica utilità delle attività svolte dal Soccorso Alpino e speleologico della Calabria, articolazione regionale del Corpo Nazionale soccorso alpino e speleologico (SASC-CNSAS), per garantire le attività di soccorso e prevenzione degli infortuni che si verificano nell’esercizio delle attività alpinistiche, turistiche e degli sport in montagna, delle attività speleologiche e di ogni attività escursionistica, culturale, professionale e di lavoro, svolta in ambiente montano ed impervio del territorio regionale.
Inoltre, evidenzia come,
attraverso tale collaborazione con il SASC-CNSAS, la Regione Calabria intenda promuovere la conoscenza in tema di
Protezione Civile, l’informazione per la prevenzione e la previsione dei rischi
nelle aree montane e sottolinea che solo nel 2015 ci sono stati 54 salvataggi
di cui il 79 per cento uomini e il 21 per cento donne.
Condivide le osservazioni dal Settore legislativo e suggerisce di licenziare il provvedimento per dare un segnale positivo a tutti i soggetti interessati.
Ritiene opportuno procedere,
innanzitutto, a fissare il termine per la presentazione di eventuali emendamenti.
Chiede, quindi, chiarimenti sul
termine di presentazione degli emendamenti.
Condiviso lo spirito della
proposta di legge, evidenzia che sul territorio ci sono diverse associazioni
che operano ed intervengono, quali la protezione civile, senza rimborso spese;
pertanto, a suo avviso, è opportuno essere cauti, non generare aggravi di spesa
e non creare sovrapposizioni.
Concorda con il consigliere Nucera
e, rivolgendosi al consigliere Giudiceandrea, afferma che aver messo all’ordine
del giorno della prima seduta utile il provvedimento è significativo di
sensibilità verso la tematica.
Afferma che ovviamente non ci debba
essere aggravio di spesa ed assicura che non c’è concorrenza con la protezione
civile.
Comunica che, essendo pervenute richieste di audizione da parte di soggetti interessati, il provvedimento è rinviato. Informa, inoltre, che non sarà più utilizzato in Commissione materiale cartaceo ma che tutti i documenti e gli atti della Commissione verranno trasmessi sulla casella di posta elettronica dei consiglieri, indi chiude la seduta.
La seduta termina alle 17,10
Il Dirigente
Dott.
Maurizio Priolo