X^ LEGISLATURA
COMMISSIONE
Bilancio, programmazione economica e
attività produttive, affari dell’Unione europea e relazioni con l’estero
RESOCONTO SOMMARIO
__________
16.
SEDUTA DI MARTEDI’
6 OTTOBRE 2015
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIUSEPPE AIETA
Inizio seduta h. 15.55
Fine seduta h. 16,36
INDICE
DE MARCO Nicola Antonio, dirigente generale dipartimento lavoro e politiche sociali
ORSOMARSO Fausto (Gruppo
Misto)
RIZZO Paola, responsabile
settore monitoraggio del Fondo sociale europeo
MALARA Francesco, componente
del Collegio dei revisori dei conti, *, *, *
NERI Giuseppe (Democratici
Progressisti), *
ORSOMARSO Fausto (Gruppo
Misto), *, *
Presidenza del Presidente Giuseppe Aieta
La seduta inizia alle 15.55
Constatata la presenza del numero legale e posto in votazione il verbale della seduta precedente che è approvato senza osservazioni, comunica, preliminarmente, che sono pervenute alcune delibere di Giunta regionale relative a variazioni al bilancio di previsione 2015 nonché una comunicazione da parte di Fincalabra relativa al bilancio 2014, disponibili presso gli Uffici della Commissione.
Precisato che la proposta
di provvedimento amministrativo in esame ha ad oggetto
l’adozione della proposta di riprogrammazione del Por Calabria FSE 2007-2013 e
l’autorizzazione all’Autorità di Gestione a sottoporla ai membri del Comitato
di Sorveglianza e a notificarla alla Commissione Europea, riferisce che il
provvedimento, il cui iter si concluderà con l’approvazione finale da parte del
Consiglio Regionale, è stato assegnato alla Commissione per l’esame nel merito.
Procede,
quindi, ad illustrare le principali modifiche che si
intendono effettuare con il provvedimento quali, in particolare, la previsione di
aumentare il tasso di cofinanziamento comunitario del programma fino al 75
percento, con la conseguente riduzione di quello nazionale fino ad un massimo
del 25 percento a valere sulla quota statale, precisando che la dotazione
finanziaria complessiva del programma passerà da 690 milioni circa a 573
milioni di euro circa, con una riduzione pari a circa 117 milioni, che andranno
a confluire nel Piano di Azione Coesione della Calabria – linee di intervento
Salvaguardia, al fine di assicurare il completamento di quegli interventi che
nell’ambito del POR 2007/2013 non avrebbero potuto trovare conclusione al 31
dicembre 2015.
Evidenziato
come l’attuale proposta di revisione del piano
finanziario non alteri la strategia complessiva del POR Calabria FSE 2007/2013,
riferisce che con la delibera in oggetto si procede contestualmente ad una
nuova redistribuzione della dotazione finanziaria del FSE tra gli Assi al fine
di rendere l’assegnazione finanziaria di ciascun Asse aderente alle sue
effettive capacità di assorbimento.
Indi,
chiede al rappresentante dell’Autorità di Gestione di specificare
il dettaglio delle variazioni che la dotazione finanziaria di ciascun Asse subirà
a seguito della predetta rimodulazione nonché di chiarire
come si ottenga l’importo di € 82.890.330,17, relativo all’Asse II, che confluirebbe
nel PAC.
Ritenuta esaustiva la relazione
introduttiva svolta dal Presidente, precisa, preliminarmente, che la presente rimodulazione
del Por FSE 2007 – 2013 segue la rimodulazione, già
effettuata, del Por FESR 2007 – 2013, che nella successiva programmazione 2014
– 2020 confluiranno nella gestione plurifondo soggetta ad un’unica Autorità di
gestione, quella del FESR, sottolineando che si tratta dell’ultima
rimodulazione consentita dalla normativa comunitaria per la programmazione che
si concluderà il 31 dicembre 2015.
Ricordate le numerose criticità del POR FSE
2007 – 2013 che hanno determinato la sospensione dei pagamenti per 47 milioni
di euro e le procedure in atto per l’adozione di opportuni correttivi da
adottare in seguito alle osservazioni della Commissione europea, riferisce che
è stata compiuta una analisi realistica sullo stato di
avanzamento del programma e valutato concretamente il target di spesa
raggiungibile per evitare il disimpegno, atteso il raggiungimento di una spesa
certificata pari a 525 milioni di euro.
Ribadito come con l’attuale riprogrammazione si
aumenti il tasso di cofinanziamento comunitario
del programma fino al limite
massimo consentito pari al 75 percento, con la conseguente
riduzione di quello nazionale, sottolinea che la dotazione finanziaria
complessiva del programma passerà da 690 milioni circa a 573 milioni di euro
circa con una riduzione pari a circa 117 milioni, che confluirà nel Piano di
Azione Coesione della Calabria – linee di intervento Salvaguardia, al fine di
assicurare il completamento di quegli interventi che non avrebbero potuto
trovare conclusione al 31 dicembre 2015 evitando il rischio di disimpegno.
Riferita
la previsione di un avanzamento di spesa di circa 50
milioni di euro, ricorda che le procedure di allocazione delle risorse conseguenti
alle rimodulazioni sono legate a vincoli regolamentari come ad esempio nel caso delle risorse destinate
all’assistenza tecnica o alla prevedibile conclusione dei programmi, auspicando
che la programmazione termini senza perdita di risorse.
Precisa che la riduzione del tasso di cofinanziamento fino al 75 per cento è stata operata conformemente su tutti gli Assi ad eccezione dell’Asse V - Transnazionalità, a seguito di un monitoraggio rafforzato sullo stato delle procedure in essere; in riferimento al taglio di circa 83 milioni di euro operato all’Asse II, precisa che trattasi di un taglio operato meramente sul piano finanziario e non sulle certificazioni e che, pertanto, non comporterà una perdita dell’attuale certificazione ma, conformemente a quanto previsto dalla normativa vigente, consentirà l’utilizzo dell’ over spending per i rimborsi comunitari.
Riferisce, altresì,
che la riduzione dell’Asse relativo all’assistenza
tecnica è conforme alla normativa comunitaria vigente che stabilisce un limite inferiore al 4 percento.
Comunicato il suo voto di astensione, di carattere più politico che tecnico, censura i proclami elettorali del presidente Oliverio volti a criticare la programmazione comunitaria posta in essere dal precedente Esecutivo, ritenendo banale il risultato che si auspica di conseguire con la rimodulazione proposta, pur comprendendone le ragioni tecniche.
Pone ai voti la proposta di provvedimento amministrativo che è approvata a maggioranza con l’astensione del consigliere Orsomarso.
Ricordato
che nella precedente seduta della Commissione non si era proceduto all’esame
della proposta in discussione a causa della mancanza del parere del Collegio
dei revisori dei conti, invita il dottore Malara,
componente del Collegio, a relazionare al riguardo.
Riferisce,
preliminarmente, che il Collegio dei revisori dei conti con la deliberazione
numero 66 ha espresso parere favorevole alla
deliberazione della Giunta regionale numero 289 del 11 agosto 2015, recante
“Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti da
sentenze esecutive notificate all’amministrazione regionale e da acquisto di
beni e servizi senza il preventivo impegno di spesa” con i relativi allegati, ed
evidenzia che ai sensi della legge regionale numero 8 del 2002, articolo 45
bis, il dirigente è tenuto ad esplicitare nelle motivazioni i vantaggi derivanti
all'Ente dalla spesa effettuata fuori bilancio.
Riassumendo
che la proposta di legge riguarda essenzialmente diversi gruppi di debiti fuori
bilancio, tra cui le sentenze esecutive e l’acquisizione di beni e servizi in
assenza del preventivo impegno di spesa, invita
l’Amministrazione ad effettuare le opportune verifiche al fine di accertare le
eventuali responsabilità personali, in capo ai dirigenti, che hanno determinato
un danno economico alla Regione, in particolare quando si è in presenza di
acquisti di beni e servizi non ritenuti urgenti ed indifferibili e che
potrebbero essere ampiamente programmabili e preventivabili, facendo, per
esempio, riferimento alle spese per servizio postale offerto da Poste italiane.
Manifestata
la propria perplessità, annuncia voto contrario chiedendo al
rappresentate del Collegio dei revisori se sia mai stato prima approvato un
provvedimento inerente il riconoscimento dei debiti fuori bilancio, non avendo
egli memoria in proposito.
Ricorda che
il Collegio dei revisori si è insediato nel 2014 e che per tale ragione non
sono in suo possesso eventuali relazioni precedenti.
Assicura che è la prima volta che viene adottata una tale procedura.
Precisa che la normativa attuale è diversa
da quella precedente e che adesso, in attuazione del decreto legislativo 118
del 2011, è fatto obbligo ai Consigli regionali di
approvare con legge il riconoscimento dei debiti fuori bilancio.
Chiede perché tra i debiti fuori bilancio siano stati computati anche
gli incarichi professionali attribuiti senza il preventivo impegno di spesa da
parte del dipartimento competente, adducendo al riguardo come gli stessi dovrebbero essere esclusi e
non rientrare tra i debiti riconoscibili.
Così come previsto dal Testo unico degli enti
locali, evidenzia la rilevanza assunta dal danno eventuale che potrebbe
derivare all’ente stesso dal mancato pagamento per le prestazioni professionali
ricevute e al contempo auspica per il futuro maggiore
responsabilità e che tutto possa essere svolto nei tempi previsti.
Non condivide le motivazioni addotte dal componente del Collegio dei revisori.
Manifesta perplessità per la materia
trattata.
Evidenzia l’importanza della motivazione inserita
all’interno dei decreti di liquidazione, atto dovuto da parte dei dirigenti cui
spetta il potere gestionale, sottolineando la
responsabilità ricadente sui soggetti che hanno omesso i controlli.
Pone in votazione gli articoli 1 (Riconoscimento dei debiti fuori bilancio derivanti da sentenze), 2 (Riconoscimento dei debiti fuori bilancio derivanti da acquisto di beni
e servizi senza il preventivo impegno di
spesa), 3 (Copertura finanziaria)
e 4 (Entrata in vigore), che sono
approvati con il voto contrario del consigliere Orsomarso. Pone, pertanto, in
votazione la proposta di legge nel suo complesso che è approvata,
con autorizzazione al coordinamento formale, indi toglie la seduta.
La seduta termina alle 16,36.
Il funzionario responsabile
Giada Katia Helen Romeo