X^ LEGISLATURA

 

COMMISSIONE

AFFARI ISTITUZIONALI E AFFARI GENERALI

 

N. 8

 

RESOCONTO SOMMARIO

_________

SEDUTA Di mercoledì 18 novembre 2015

 

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FRANCO SERGIO

 

 

 

 

Inizio lavori h. 12,00

Fine lavori h. 13,29

INDICE

 

 

PRESIDENTE  3

Sull’ordine dei lavori 3

PRESIDENTE  3

Proposta di legge numero 92/10^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Modifiche alla legge regionale 16 maggio 2013, n. 24 (Riordino enti, aziende regionali, fondazioni, agenzie regionali, società e consorzi comunque denominati, con esclusione del settore sanità)”  3

PRESIDENTE  3,*,*

BOVA Arturo (Democratici Progressisti) 4

CORTELLARO Antonio, dirigente del Settore legislativo  4

ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro Destra) 3,*

IIRITANO Giuseppe, dirigente del dipartimento lavori pubblici 4

MUSMANNO Roberto, assessore alle infrastrutture  3,*,*,*

NERI Giuseppe (Democratici Progressisti) 4

ROMEO Mariarita, funzionario del Settore legislativo  3

SALERNO Nazzareno (Forza Italia) 4

Audizioni su:  Proposta di legge numero 83/10^ di iniziativa del consigliere A. Bova, recante: “Modifica dei confini territoriali dei comuni di Petronà e Belcastro della provincia di Catanzaro”  4

PRESIDENTE  5,*

BOVA Arturo (Democratici Progressisti) 5,*

ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro Destra) 5

FERRARA Annamaria, funzionario del Settore legislativo  5

NERI Giuseppe (Democratici Progressisti) 6

Audizioni su:  Proposta di legge numero 56/10^ di iniziativa del consigliere D. Bevacqua, recante: “Misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni della Calabria”  6

PRESIDENTE  6

Proposta di legge numero 62/10^ di iniziativa del consigliere G. Graziano, recante: “Disciplina sulla trasparenza dell'attività politica e amministrativa della Regione Calabria e dei suoi enti strumentali e sull'attività di rappresentanza di interessi particolari”  6

PRESIDENTE  8

BOVA Arturo (Democratici Progressisti) 7,*

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle libertà) 6,*,*

PRIOLO Maurizio, dirigente della Commissione  7

ROMEO Mariarita, funzionario del Settore legislativo  7,*

 


 


 

Presidenza del Presidente Franco Sergio

La seduta inizia alle 12,00

PRESIDENTE

Approvato il verbale della seduta precedente, comunica che sono presenti ai lavori l’assessore Musmanno e l’ingegnere Iiritano, in rappresentanza del Dipartimento lavori pubblici.

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

Propone l’inversione dei punti all’ordine del giorno - invertendo il primo e l’ultimo, poiché il proponente risulta ancora assente - che posta ai voti è approvata.

Proposta di legge numero 92/10^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Modifiche alla legge regionale 16 maggio 2013, n. 24 (Riordino enti, aziende regionali, fondazioni, agenzie regionali, società e consorzi comunque denominati, con esclusione del settore sanità)”

PRESIDENTE

Sottolinea  che il Settore legislativo ha prodotto una relazione sulla proposta in discussione ponendo alcuni rilievi specifici alla stessa.

MUSMANNO Roberto, assessore alle infrastrutture

Evidenzia che la proposta contiene una serie di previsioni finalizzate a rendere meno macchinosa la procedura relativa all’istituzione dell’Aterp unica regionale, attraverso l’introduzione di procedure uniformi ed all’adozione di un Statuto che contempli la necessità di avere una visione moderna  delle Aterp.

ROMEO Mariarita, funzionario del Settore legislativo

Riferisce che tra le osservazioni emerse in sede di redazione della scheda tecnico legislativa particolare attenzione è stata posta a quelle inerenti l’articolo 7 della legge regionale 24 del 2013 che, a parere del Settore legislativo, poco si coordinano con le previsioni dell’articolo 15, in particolare per quanto concerne l’eliminazione del preventivo parere della competente Commissione consiliare per un atto rilevante quale lo Statuto; sottolinea, inoltre, come le modifiche previste vadano ben contemperate con le previsioni statutarie, per le quali il parere della Commissione consiliare competente rientra tra le attività di controllo e partecipazione dell’organo legislativo sulle attività dell’esecutivo.

MUSMANNO Roberto, assessore alle infrastrutture

Condividendo le osservazioni del Settore legislativo, ritiene che le stesse possano essere accolte, considerato che l’istituzione di un’unica Aterp regionale al 31 dicembre 2015 non è verosimile, benché il raggiungimento di detto obiettivo fosse quello di colmare i ritardi accumulati e definire i debiti di tutte le Aterp provinciali.

ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro Destra)

Condiviso lo spirito della proposta di legge e la necessità di istituire un’ Aterp unica, reputa siano corretti i rilievi del Settore legislativo sia che il ritardo accumulato non sia addebitabile alla politica; per tali ragioni giudica opportuno conoscerne le ragioni ed addebitarne le responsabilità. Infine, ritiene che detto ritardo non possa essere recuperato attraverso un depotenziamento delle competenze del Consiglio regionale.

IIRITANO Giuseppe, dirigente del dipartimento lavori pubblici

Evidenzia come nella proposta non si preveda la relazione sul patrimonio delle Aterp, poiché ciò consentirebbe di ridurre i tempi necessari all’istituzione dell’Aterp unica, considerato anche che si tratta di un’operazione concernente un accorpamento e non una messa in liquidazione.

MUSMANNO Roberto, assessore alle infrastrutture

Sottolineato come la questione inerente la mancata previsione del parere della Commissione sul nuovo Statuto fosse legata solo a problematiche connesse all’urgenza, comunica che non si stanno impegnando risorse esterne per attuare l’accorpamento poiché all’interno delle stesse Aterp sono presenti le professionalità che possono svolgere le operazioni tecniche necessarie.

NERI Giuseppe (Democratici Progressisti)

Pur condividendo le dichiarazioni del consigliere Esposito, giudica positivamente le attività poste in essere dall’assessore e ritiene, però, opportuno che la Commissione consiliare competente esprima il proprio parere in merito all’approvazione del nuovo Statuto.

SALERNO Nazzareno (Forza Italia)

Si dichiara favorevole alla proposta ma reputa necessario acquisire il parere della competente Commissione consiliare, poiché, nello specifico, l’approvazione dello statuto Aterp non è un atto di gestione esclusivo della Giunta, ma un atto per il quale ritiene opportuno che il Consiglio regionale determini un indirizzo. In conclusione, invita il dipartimento ad essere celere circa gli adempimenti da porre in essere, poiché, a suo avviso, l’efficacia degli strumenti utilizzati è strettamente connessa alla tempistica.

BOVA Arturo (Democratici Progressisti)

Afferma che l’operato dell’assessore è di grande trasparenza e partecipazione con una condivisione di obiettivi e metodi che raramente si riscontra

MUSMANNO Roberto, assessore alle infrastrutture

Concorda con le osservazioni del consigliere Salerno, facendo suo quanto da lui espresso.

PRESIDENTE

Vista la necessità di procedere speditamente alla modifica alla legge regionale, sottopone alla valutazione della Commissione di procedere all’approvazione del testo nella seduta odierna, indi dà lettura di un emendamento a sua firma, modificativo dell’articolo 1 del testo, che in parte accoglie le osservazioni formulate del Settore legislativo.

CORTELLARO Antonio, dirigente del Settore legislativo

Riferisce che le osservazioni del Settore legislativo alle modifiche introdotte all’articolo 3 della legge regionale 24 vanno intese come finalizzate a rendere più intellegibile il testo senza modificarne sostanzialmente il contenuto, in particolare invertendo i commi 11 e 12.

ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro Destra)

Chiarisce che le sue considerazioni sui tempi e sui ritardi vanno intesi in relazione alla proposta di legge in oggetto. Propone, dunque, di accelerare la procedura e licenziare la proposta nella seduta odierna.

PRESIDENTE

Pone in votazione l’emendamento, a sua firma, all’articolo 1 che è approvato, indi, pone in votazione l’articolo 1 che viene approvato, così come emendato. Pone in votazione gli articoli 2, 3 e 4 che sono approvati e la proposta di legge nel suo complesso che è approvata, così come emendata, con autorizzazione al coordinamento formale.

Audizioni su:
Proposta di legge numero 83/10^ di iniziativa del consigliere A. Bova, recante: “Modifica dei confini territoriali dei comuni di Petronà e Belcastro della provincia di Catanzaro”

PRESIDENTE

Riferito che l’ex Sindaco del Comune di Petronà – da pochi giorni commissariato - ha fatto pervenire alla segreteria della Commissione una comunicazione con la quale invita i componenti a procedere nell’approvazione della proposta di legge, allegando la delibera del Consiglio comunale approvata in tal senso, comunica che alla seduta odierna non saranno presenti i commissari dei Comuni di Petronà e Belcastro e il Vicepresidente della Giunta regionale, Antonio Viscomi.

Comunica, anche, che il Settore legislativo ha trasmesso la scheda tecnico legislativa sulla proposta, delineando la procedura da seguire, in particolare l’acquisizione dei pareri dei Comuni interessati, per giungere all’approvazione della proposta in esame.

BOVA Arturo (Democratici Progressisti)

Precisato che i Comuni di Petronà e Belcastro sono stati sciolti, quindi commissariati, non per mafia ma per problemi di natura politica, pone l’accento sulla particolarità della fattispecie in esame, laddove la contrada di Acquavona, giuridicamente parte del Comune di Belcastro, risulta distante circa 10 chilometri dal centro abitato di detto Comune, mentre è adiacente di fatto al centro abitato del Comune di Petronà, che eroga i servizi essenziali.

Ricordato che si tratta di una vecchia problematica, poi sospesa a causa dello scioglimento dei Comuni interessati, auspica si possa procedere celermente al fine di rettificare, una volta per tutte, i confini territoriali dei Comuni di Petronà e Belcastro e risolvere, in via definitiva, i problemi dei cittadini che vivono in contrada Acquavona, anche in considerazione del fatto che l’ex sindaco pro tempore del Comune di Petronà aveva incontrato tutti i rappresentanti delle famiglie interessate.

FERRARA Annamaria, funzionario del Settore legislativo

Chiarito che nella scheda tecnico-legislativa è stato esposto l’iter della procedura legislativa regionale - che è una procedura speciale - evidenzia che, allo stato attuale, si è nella fase successiva della proposta di legge, in cui la Commissione acquisisce il parere degli enti locali che si devono esprimere entro un dato termine, trascorso il quale il parere non è necessario o vincolante.

Evidenziato, dunque, che, come è avvenuto in altri Comuni, come quello di Zaccanopoli, è possibile addivenire ad un accordo dei Comuni interessati che manifesti la volontà di operare un cambiamento delle circoscrizioni territoriali, ricorda che la parte più importante della procedura è rappresentata dal referendum consultivo obbligatorio.

BOVA Arturo (Democratici Progressisti)

Accennando brevemente all’orientamento della Corte costituzionale, sottolinea che i tempi saranno ancora molto lunghi, poiché si voterà a maggio del 2016, rinviando, pertanto, tutte le procedure di un anno, ragion per cui chiede di accelerare i tempi procedurali, prendendo contezza immediata delle esigenze concrete delle famiglie del posto.

Considerata paradossale la situazione attuale, auspica si proceda celermente, a prescindere dalle audizioni previste, anche in considerazione del fatto che agli atti è stata aggiunta una relazione con cartina topografica da parte dell’ex Sindaco di Petronà in cui è ben visibile la situazione territoriale dei Comuni.

ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro Destra)

Ritenuto che il rinvio ulteriore della proposta di legge in esame non possa essere giustificato dalla assenza dei commissari prefettizi, uno dei quali nominato solo nella giornata di ieri e l’altro a giugno del 2015, propone di procedere, se le condizioni normative lo consentono, con l’approvazione della proposta di legge, anche in assenza degli stessi, dunque, senza audizioni.

Giudica, poi, importante definire con urgenza la situazione attuale, in quanto la contrada di Acquavona deve, a suo parere, far parte necessariamente del Comune di Petronà per svariate ragioni, non ultima l’erogazione degli stessi servizi essenziali e, concordando appieno con quanto riferito dal consigliere Bova, ricorda che il Consiglio comunale di Petronà si è riunito per definire la vicenda, sulla base della proposta avanzata dalle famiglie del territorio, e ha deliberato di dare mandato al Sindaco per la ridefinizione dei confini territoriali e delle circoscrizioni.

NERI Giuseppe (Democratici Progressisti)

Si associa alle richieste dei consiglieri Esposito e Bova.

PRESIDENTE

Dispone il rinvio della proposta di legge in oggetto alla prossima seduta di Commissione, assicurando che la stessa potrà, infine, essere sottoposta all’esame del Consiglio regionale nella seduta prevista per giorno 3 dicembre.

Audizioni su:
Proposta di legge numero 56/10^ di iniziativa del consigliere D. Bevacqua, recante: “Misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni della Calabria”

PRESIDENTE

Attesa l’assenza del proponente, rinvia l’esame della proposta alla prossima seduta della Commissione.

Proposta di legge numero 62/10^ di iniziativa del consigliere G. Graziano, recante: “Disciplina sulla trasparenza dell'attività politica e amministrativa della Regione Calabria e dei suoi enti strumentali e sull'attività di rappresentanza di interessi particolari”

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle libertà)

Precisato, preliminarmente, che la proposta di legge in discussione, che pone la Calabria all’avanguardia ai fini della trasparenza dell’attività politica ed amministrativa, è stata ampiamente illustrata nella precedente seduta della Commissione, comunica di aver presentato, in accoglimento delle osservazioni del Settore legislativo, alcuni emendamenti, peraltro, già concordati con lo stesso Settore.

Riferito, altresì, l’accoglimento delle osservazioni espresse da alcuni consiglieri, nel corso della precedente seduta della Commissione, in merito alla necessità di rendere il testo della proposta maggiormente scorrevole nonché al fine di evitare eventuali impugnative per violazione dell’articolo 133 della Costituzione in tema di professioni, passa ad illustrare gli emendamenti presentati e, precisamente: l’emendamento protocollo numero 51034 che propone di aggiungere al comma 1 dell’articolo 3 il seguente periodo: “Al fine di garantire la massima trasparenza dei processi decisionali pubblici”; l’emendamento protocollo numero 51035 al comma 4 dell’articolo 3 al quale, dopo le parole “in apposita sezione dedicata e accessibile del sito internet istituzionale” sono aggiunte le parole “rispettivamente della Giunta regionale e del Consiglio regionale”; l’emendamento protocollo numero 51036 al comma 3 dell’articolo 4 con il quale si propone di inserire dopo il primo periodo il seguente “i rapporti tra ciascun gruppo di interesse ed il proprio rappresentante sono disciplinati dalle norme del codice civile e della legislazione statale in materia di rappresentanza e mandato”; l’emendamento protocollo numero 51037 all’articolo 5 il cui testo rubricato “Prerogative dei rappresentanti di interessi particolari”, in recepimento delle osservazioni del Settore legislativo, viene sostituito da un nuovo testo di cui dà lettura; l’emendamento protocollo numero 51038 con il quale si propone di modificare la rubrica dell’articolo 6 recante “Divieti” con la seguente “Obblighi dei rappresentanti dei gruppi di interesse particolare”; l’emendamento protocollo numero 51040 al comma 1 dell’articolo 6 con il quale si propone di sostituire il periodo “Salvi i divieti e gli obblighi specificamente previsti dalla normativa vigente, è fatto obbligo ai rappresentanti dei gruppi di interesse di” con il seguente “Nello svolgimento della loro attività di rappresentanza presso i decisori pubblici, i rappresentanti dei gruppi di interesse iscritti nel Registro di cui all’articolo 3 sono obbligati a”; l’emendamento protocollo numero 51043 al comma 1 dell’articolo 6 con il quale si propone di inserire dopo la lettera e) la seguente lettera “f) osservare le disposizioni contenute nel Codice etico di comportamento di cui all’articolo 10”; l’emendamento protocollo numero 51044 al comma 3 dell’articolo 6 che si propone di sostituire nel seguente modo “Fatte salve le condotte previste e punite dalla legge penale in quanto reato, è vietato ai rappresentanti dei gruppi di interesse di esercitare, nei confronti dei decisori pubblici, forme di pressione tali da incidere sull’esercizio della loro libertà di giudizio, di voto o di determinazione”; l’emendamento protocollo numero 51045 con il quale si propone di sostituire il testo dell’articolo 7  rubricato “Sanzioni” di cui dà lettura; l’emendamento protocollo numero 51047 al comma 1 dell’articolo 8 che si propone di sostituire nel seguente modo: “I decisori pubblici tengono in considerazione le attività di rappresentanza descritte dall’articolo 2, comma 1, lettera a), compatibilmente con gli interessi della collettività”; l’emendamento protocollo numero 51048 al testo dell’articolo 9 che si propone di sostituire nel seguente modo: “1. L’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale e la Giunta regionale, per quanto di rispettiva competenza, coordinano l’attuazione della presente legge con quanto stabilito nel Programma triennale della trasparenza ed integrità previsto dal decreto legislativo 14 marzo 2013 numero 33, nonché nel Piano triennale di prevenzione della corruzione di cui alla legge 6 novembre 2012 numero 190. Le misure eventualmente adottate sono menzionate negli stessi documenti. 2. Al fine di individuare ulteriori livelli di implementazione della presente legge, l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, anche su iniziativa della Giunta, può stipulare protocolli di intesa o definire forme di collaborazione con le autorità preposte in materia della trasparenza, dell’integrità e della prevenzione della corruzione. 3. Restano salve le disposizioni legislative in materia di incompatibilità, conflitti di interesse, prevenzione della corruzione, trasparenza ed integrità”; l’emendamento protocollo numero 51051 con il quale si propone di sostituire la rubrica dell’articolo 11 “Monitoraggio” con la seguente “Verifica e monitoraggio”; l’emendamento protocollo numero 51062 con il quale si propone di sostituire il testo dell’articolo 11 nel seguente modo: “1. Decorsi diciotto mesi dall’entrata in vigore della presente legge, l’Ufficio di Presidenza del Consiglio e la Presidenza della Giunta regionali, per quanto di rispettiva competenza, ne verificano lo stato di attuazione, individuando i punti di forza e le criticità, e proponendo al Consiglio regionale eventuali interventi correttivi o migliorativi”.

ROMEO Mariarita, funzionario del Settore legislativo

In merito all’emendamento protocollo numero 51036 al comma 3 dell’articolo 4 precisa che è previsto che i rapporti tra ciascun gruppo di interesse ed il proprio rappresentante sono disciplinati dal codice civile e dalla legislazione statale in materia di rappresentanza e mandato, al fine di non incorrere in eventuali impugnative.

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle libertà)

Chiede se la proposta di legge in esame, dopo l’approvazione da parte della Commissione di merito, sarà sottoposta all’esame della Commissione bilancio, non comportando oneri finanziari a carico del bilancio regionale.

PRIOLO Maurizio, dirigente della Commissione

Precisa che tutte le proposte di legge, anche quelle ad invarianza di spesa, sono assegnate alla Commissione bilancio affinché esprima un parere diretto a verificare la correttezza della relazione tecnico finanziaria al fine di non incorrere nelle censure della Corte dei conti, investita dal D.l. 174/2012 del potere di controllo a scopo di referto sulla legislazione regionale.

BOVA Arturo (Democratici Progressisti)

Apprezzata la proposta di legge in discussione, chiede chiarimenti in merito all’emendamento protocollo numero 51037 finalizzato a sostituire il testo dell’articolo 5 prevedendo alla lettera b) una procedura, a suo avviso “secretata” per documenti ed informazioni fino alla conclusione del processo decisionale pubblico per il quale sono state prodotte, in palese contrasto con le finalità della proposta, preannunciando il suo voto contrario.

ROMEO Mariarita, funzionario del Settore legislativo

Sottolinea che tale procedura è applicabile soltanto in casi ristretti, attesa, peraltro, la precisazione “salvo che rientrino nelle categorie di atti soggetti all’accesso ai sensi della legge 7 agosto 1990 numero 241 e della legge regionale 4 settembre 2001 numero 19 …”

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle libertà)

Si dichiara disponibile ad una eventuale modifica dell’emendamento.

BOVA Arturo (Democratici Progressisti)

Prende atto favorevolmente dei chiarimenti del Settore legislativo.

PRESIDENTE

Riferisce che alla proposta sono stati presentati numerosi emendamenti tutti a firma del consigliere Graziano e passa all’esame dell’articolato; indi, pone ai voti gli articoli 1 (Finalità) e 2 (Definizioni) che sono approvati e passa all’esame dell’articolo 3 (Registro pubblico dei rappresentanti di interessi particolari) al quale sono stati presentati due emendamenti, protocollo numero 51034 e 51035, che posti ai voti sono approvati; pone, quindi, ai voti l’articolo 3 che è approvato, per come emendato, e passa all’esame dell’articolo 4 (Accreditamento, requisiti e modalità di iscrizione nel Registro) al quale è stato presentato l’emendamento, protocollo numero 51036, che posto ai voti è approvato; indi pone ai voti l’articolo 4 che è approvato, come emendato. Passa, poi, all’esame dell’articolo 5 (Prerogative dei rappresentanti di interessi particolari) e pone ai voti l’emendamento, interamente sostitutivo dell’articolo, protocollo numero 51037 che è approvato, indi passa all’esame dell’articolo 6 (Divieti), ponendo ai voti l’emendamento, protocollo numero 51038, che è approvato e gli emendamenti protocollo numero 51040, 51043 e 51044 che sono approvati, indi l’articolo 6 che è approvato, per come emendato. Passa all’esame dell’articolo 7 (Sanzioni) e pone ai voti: l’emendamento protocollo numero 51045 che è approvato; l’articolo 7, per come emendato, che è approvato. Passa, quindi, all’esame dell’articolo 8 (Facoltà ed obblighi dei decisori pubblici), ponendo ai voti l’emendamento protocollo numero 51047 che è approvato e l’articolo 8, come emendato, che è approvato.

Passa all’articolo 9 (Coordinamento con il programma della trasparenza ed integrità e con il piano di prevenzione della corruzione) , ponendo ai voti l’ emendamento protocollo numero 51048 che è approvato, l’articolo 9, per come emendato, che è approvato e l’articolo 10 (Codice etico di comportamento) che è approvato.

Passa all’esame dell’articolo 11 (Monitoraggio) e pone ai voti gli emendamenti protocollo numero 51051 e 51062 che sono approvati, indi l’articolo 11 che è approvato, come emendato.

Pone, infine, ai voti gli articoli 12 (Disposizione transitoria), 13 (Clausola di invarianza finanziaria)  e 14 (Entrata in vigore) che sono approvati e la legge nel suo complesso che è approvata, come modificata, con autorizzazione al coordinamento formale.

Conclusi gli argomenti all’ordine del giorno, toglie la seduta.

La seduta termina alle 13,29

 

Il dirigente

   Dott. Maurizio Priolo