X^ LEGISLATURA
COMMISSIONE
AFFARI
ISTITUZIONALI E AFFARI GENERALI
7.
RESOCONTO SOMMARIO
__________
SEDUTA DI MERCOLEDI’ 14 OTTOBRE 2015
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FRANCO SERGIO
Inizio
lavori h. 12,03
Fine lavori h. 13,40
INDICE
PRESIDENTE, *, *, *
BOVA Arturo (Democratici
Progressisti), *
BULOTTA Luigi, dirigente
generale dipartimento organizzazione, risorse umane e controlli, *
CENTO Michele, funzionario della
Commissione
CORTELLARO Antonio, dirigente
Settore legislativo
ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro
Destra), *
IRACA’ Felice, dirigente
Dipartimento presidenza, *, *
ROMEO Maria Rita, funzionario
Settore legislativo, *
BOVA Arturo (Democratici
Progressisti)
BULOTTA Luigi, direttore
generale dipartimento organizzazione, risorse umane, controlli
ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro
Destra)
GRAZIANO Giuseppe (Casa delle
libertà), *
MIRABELLO Michelangelo (Partito
Democratico)
ROMEO Mariarita, funzionario
Settore legislativo
ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro
Destra)
BOVA Arturo (Democratici
Progressisti)
ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro
Destra)
Preso atto della presenza del numero legale ed
approvato il verbale della seduta precedente, dà inizio ai lavori della
Commissione.
Propone una inversione dell’ordine dei lavori,
ponendo il primo punto al quarto, indi preso atto dell’unanime condivisione,
procede con il secondo punto all’ordine del giorno.
Riferisce che il progetto di legge in esame intende apportare alcune
modifiche alla legge regionale 54 del 2013,
conformandolo in particolare alle disposizioni legislative esistenti; osserva,
quindi, che la proposta non è corredata di relazione tecnico finanziaria e che
il Settore legislativo, invece, ha redatto e trasmesso la relativa scheda
tecnico legislativa. Constatata la presenza di alcuni
dei rappresentanti dei dipartimenti invitati a partecipare ai lavori, evidenzia
la rilevanza assunta dall’iter legislativo e dalla contestuale presenza
costante dei rappresentanti dei dipartimenti della Giunta, interessati di volta
in volta dai provvedimenti posti all’ordine del giorno.
Benché non si tratti di materia attinente al dipartimento di sua
competenza, ritiene tuttavia che alla proposta non siano rilevabili osservazioni
che ne possano impedire una approvazione.
Censura l’assenza di alcuni rappresentanti dei dipartimenti, stigmatizzando la mancata comunicazione della loro assenza.
Riferito il parere sostanzialmente positivo del Settore legislativo
sulla proposta, riferisce che l’unica perplessità riguarda la tempistica di
approvazione delle modifiche introdotte dalla proposta in esame, considerato
che la proposta di modifica interviene rispetto alla legge regionale 54 del 2013 a due anni di distanza dalla sua approvazione ed
applicazione, potendo incidere su posizioni ormai consolidate. Non osserva
nulla in merito alla clausola di invarianza
finanziaria.
Sottolinea come l’approvazione della legge regionale
54 del 2013 abbia sollevato perplessità circa la sua corretta applicazione, non
soltanto da un punto di vista di metodo legislativo ma applicativo, considerati
gli obiettivi specifici che la norma si poneva e che erano strettamente connessi
all’avvio della crisi finanziaria.
Rileva, poi, il disancoramento della legge 54
con la normativa statale e le applicazioni da essa discese da parte delle altre
Regioni, ad esempio il Veneto.
Ricorda, inoltre, che il dipartimento attività produttive avviò una
serie di attività per l’acquisizione di specifici pareri degli altri
dipartimenti regionali interessati al fine di procedere ad
una applicazione corretta della norma; a tal proposito, rileva come dette
richieste, in parte evidenziate allo stesso Consiglio regionale, siano rimaste
vane. Per tali ragioni, non condivide la censura del Settore legislativo circa
la tardiva presentazione di una proposta di modifica della legge regionale 54.
Evidenzia, infine, che la Regione in molti giudizi in materia è parte
soccombente per motivazioni di diversa natura, non ultimo il mancato
raggiungimento degli obiettivi primari che avevano consentito l’erogazione del
contributo.
Ribadisce di non essere competente sul progetto di
legge in esame e di aver garantito la sua partecipazione ai lavori della
Commissione per contribuire all’esame di altri provvedimenti posti all’ordine
del giorno.
Alla luce della linearità della proposta, rileva però la mancanza di
una relazione finanziaria che consenta di licenziare nella seduta odierna la
proposta.
A suo avviso è fondamentale comprendere come la proposta incida sulle
posizioni consolidate ed in proposito chiede
chiarimenti al Settore legislativo.
Evidenzia come la delibera di Giunta regionale, riguardo alle posizioni
già definite, prevedendo di sollevare la questione di legittimità
costituzionale della legge regionale 54 del 2013,
dovrebbe giustificare la posizione dell’Amministrazione da un punto di vista
giuridico, laddove intervenga detta dichiarazione di illegittimità costituzionale.
In riferimento alla norma finanziaria, ritiene
lacunosa la relazione di accompagnamento, con ciò non presumendo vi siano oneri
aggiuntivi a carico del bilancio regionale.
Condivide che non vi siano problemi di impatto
finanziario della proposta e, di contro, evidenzia come la formulazione poco
chiara della legge regionale 54 del 2013 abbia inciso sulla sua diretta
applicazione, facendo soccombere la Regione in diversi giudizi. Rammenta,
quindi, che il suo dipartimento ha più volte richiesto di procedere ad impugnativa della legge regionale così come poi avvenuto
con deliberazione assunta dalla Giunta regionale.
Ritiene necessario assumere agli atti della Commissione una
dichiarazione del dipartimento competente da cui si desuma la non incidenza
finanziaria della proposta sul bilancio regionale.
Ribadisce che la proposta non contiene profili che
facciano desumere una rilevanza dal punto di vista finanziario, sottolineando
come sarebbe possibile invece avviare procedure di recupero.
Sottolinea che ogni proposta di legge deve essere
corredata di relazione tecnico finanziaria, ritenendo che nella relazione di
accompagnamento esistente la neutralità della norma non sia sufficientemente
provata.
Osserva come il Settore legislativo non abbia voluto effettuare
alcuna censura alla proposta, limitandosi ad effettuare osservazioni;
sottolinea, inoltre, come la clausola di invarianza finanziaria sia oggetto di
particolare attenzione da parte della Corte dei Conti che pretende sia sempre
validamente supportata.
Propone che la Commissione licenzi il provvedimento, trasmettendolo per
quanto attiene alla norma finanziaria alla competente Commissione consiliare.
Ritiene che la mancata approvazione della proposta in tempi celeri
potrebbe arrecare danni alla Regione, a fronte delle somme che la stessa
potrebbe recuperare in caso di sua approvazione ed entrata in vigore.
Pone ai voti gli articoli 1, 2 e 3 che sono
approvati, indi la proposta nel suo complesso che è approvata con autorizzazione
al coordinamento formale e dispone che la Commissione acquisisca una relazione
tecnico finanziaria dettagliata dalla quale si desuma la non incidenza delle
norme sul bilancio regionale.
PRESIDENTE
Rinvia la proposta in considerazione dell’assenza del proponente e
degli auditi.
Illustra la proposta, a suo dire innovativa, che disciplina una materia
priva di regolamentazione nazionale e che si propone
di dare massima trasparenza all’operato degli organi della Giunta e del
Consiglio regionale e degli enti ad essi collegati, specificando che la
trasparenza è mirata ai rapporti tra il Consiglio, la Giunta e i portatori di
interessi particolari. Prosegue evidenziando che in Italia il lobbismo e la rappresentanza degli interessi
organizzati hanno avuto uno sviluppo limitato a causa di alcuni fattori legati
al sistema politico e che lo stesso è essenziale nel processo di formazione delle
decisioni pubbliche.
Precisato
che la proposta di legge è
finalizzata ad introdurre regole ritenute essenziali ad evitare che il legittimo fenomeno della
rappresentanza di interessi particolari, se non rivelato, possa apparire
illecito, ritiene la regolamentazione legislativa necessaria al fine di distinguere
le attività legittime da meccanismi illeciti che possono avere anche
conseguenze penali e consentire ai portatori di interessi particolari di operare legittimamente. Evidenziato,
poi, che la proposta prevede la creazione di un albo dei portatori di interesse e che, a differenza di altre leggi, coinvolge Consiglio
regionale, Giunta regionale e i manager che governano i processi decisionali con
l’allargamento agli enti strumentali, sottolinea che la stessa non ha impatto
finanziario poiché prevede l’utilizzazione di personale regionale.
In merito alle osservazioni del Settore legislativo, constata
che vi sono punti d’incontro, ma eccepisce che la prolissità della legge è
funzionale alla chiarezza del testo affinché non possa essere contestata. Evidenziato,
poi, con riferimento alla previsione di un rinvio ad
un regolamento esecutivo, che trattasi di una scelta ben precisa, tesa ad
evitare che il rinvio possa limitare l’efficacia del provvedimento, si
sofferma, ancora, sul rilievo mosso alla previsione di registrazione
obbligatoria ed obietta che la stessa è essenziale per la legge, finalizzata a
garantire la trasparenza, in quanto non in contrasto con la Costituzione e che
non è assimilabile all’iscrizione ad un ordine professionale poiché non è richiesto
il possesso di determinati requisiti.
Manifestata la convinzione che questa proposta di legge denoti come il
Consiglio regionale voglia dare un corso diverso alla Calabria, chiede che la
proposta diventi espressione dell’intero Consiglio regionale.
Dato atto che tale proposta di legge disciplina una materia non
regolamentata, in merito al rilievo sull’obbligatorietà di iscrizione
al registro, sottolinea che le leggi
regionali già esistenti prevedono la facoltatività dell’iscrizione e che
la previsione di una iscrizione obbligatoria potrebbe rappresentare una
limitazione dei diritti civili. Osservato, poi, che l’iscrizione facoltativa
attenua gli effetti della legge, ma non li vanifica e che si potrebbero
prevedere dei vantaggi per chi si iscrive al Registro,
precisa, infine, che le altre notazioni sono esclusivamente di tecnica
legislativa al fine di rendere il testo più chiaro ed organico.
Condivisa la portata innovativa del progetto di legge che rafforza il
concetto di trasparenza per evitare fenomeni di lobbies che condizionino l’operato della Pubblica Amministrazione, definisce
interessante anche il collegamento con il Piano sulla prevenzione della
corruzione. Considerato, inoltre, quello in esame un disegno di legge ben
articolato che rafforza i rapporti tra l’amministrazione e i vari soggetti,
ritiene che la facoltatività dell’iscrizione porterebbe ad
escludere dai benefici chi decidesse di non iscriversi.
Condivise le motivazioni illustrate dal consigliere Graziano e sottese
alla ratio
della proposta di legge, concorda sulla previsione dell’obbligatorietà
dell’iscrizione nel registro pubblico dei rappresentanti di interessi
particolari, a suo avviso, maggiormente rispondente alla finalità della
proposta.
Con riferimento, poi, all’osservazione del Settore legislativo in merito
al possibile delinearsi di un contrasto con i poteri
dello Stato, cui è riservata l’individuazione delle figure professionali,
propone di introdurre nell’articolato una specifica disposizione in tal senso.
Plaudendo al valore ed al significato dell’iniziativa
legislativa, avrebbe condiviso anche la previsione di sanzioni in caso di
inottemperanza alle disposizioni.
Espresso apprezzamento politico e tecnico per la proposta di legge in
discussione, ritenuta maggiormente significativa
nell’attuale momento storico, condivide la formulazione dettagliata del testo e
l’auspicio espresso dal consigliere Graziano di ampia condivisione della
stessa.
Ritiene, pertanto, opportuno stabilire, a breve, il termine per la presentazione
di eventuali emendamenti per addivenire ad una rapida
approvazione della proposta previo recepimento delle osservazioni espresse
nella seduta odierna.
Apprezzato il proficuo lavoro svolto dal consigliere Graziano nella
predisposizione della proposta di legge in esame e le osservazioni puntuali del
Settore legislativo, ritiene fondamentale la previsione dell’obbligatorietà
dell’iscrizione nel registro pubblico dei rappresentanti di interessi
particolari, plaudendo alla correttezza politica del consigliere Graziano in
merito all’auspicio di una approvazione condivisa della proposta.
Preso atto dell’unanime condivisione della proposta di legge in
discussione, comunica che il termine per la presentazione degli emendamenti è
fissato nelle quarantotto ore precedenti la data
stabilita per la prossima seduta della Commissione.
Ringraziato il Presidente ed i componenti
della Commissione per l’apporto politico e la disponibilità dimostrata
all’accoglimento della proposta, ribadisce l’apprezzamento per l’ottimo lavoro
svolto dal Settore legislativo.
Rinvia la trattazione alla prossima seduta.
Ritenuto di non poter procedere nella seduta odierna ad
un esame dettagliato della proposta di legge, rinvia la trattazione alla
prossima seduta.
Ritiene necessario non procrastinare ulteriormente i termini per
l’approvazione della proposta di legge, attese le presumibili difficoltà a
dimostrare in seguito l’invarianza finanziaria della proposta.
Condivise le ragioni di urgenza, comunica che si farà promotore in tal
senso.
In merito alla proposta di legge numero 28/10^ di iniziativa
del consigliere Greco, attesi i dibattiti pubblici in atto in particolare a
Catanzaro e Lamezia Terme, stigmatizza l’assenza dei soggetti invitati per
l’audizione nella seduta odierna che hanno lamentato un comportamento lassista
della Regione. Chiede, inoltre, che nella prossima seduta venga
disposta l’audizione del sindaco della città di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà.
Condivise le considerazioni del consigliere Bova, censura l’assenza dei
soggetti invitati.
Conclusi gli argomenti all’ordine del giorno,
toglie la seduta.