X^ LEGISLATURA
COMMISSIONE
AFFARI
ISTITUZIONALI E AFFARI GENERALI
4.
RESOCONTO SOMMARIO
__________
SEDUTA DI MARTEDI’ 30 GIUGNO
2015
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FRANCO SERGIO
Inizio
lavori h.12,07
Fine lavori h. 13,29
INDICE
PRESIDENTE, *, *, *, *, *, *, *
BOVA Arturo (Democratici
Progressisti)
CENTO Michele, funzionario della
Commissione, *
ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro
Destra)
IRTO Nicola (Partito
Democratico)
LAZZARINO Sergio, dirigente Servizio
legislativo
MIRABELLO Michelangelo (Partito
Democratico), *, *, *
SALERNO Nazzareno (Forza Italia), *
SCULCO Flora (Calabria in rete), *, *
IRTO Nicola (Partito
Democratico), *
LAZZARINO Sergio, dirigente
Servizio legislativo
CENTO Michele, funzionario della
Commissione
ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro
Destra), *
FERRARA Anna Maria, funzionario
del Servizio legislativo, *, *, *, *, *
NUCERA Giovanni, (La Sinistra)
PRESIDENTE, *, *, *
TASSONE Sergio, dirigente di
settore del Dipartimento organizzazione e personale, *, *, *, *, *, *
Preso atto della presenza del numero legale ed
approvato il verbale della seduta precedente, dà inizio ai lavori della
Commissione, comunicando che è presente il dirigente di settore del dipartimento
risorse umane, avv. Sergio Tassone.
Comunica, preliminarmente, che dei tre sottoscrittori della proposta di iniziativa popolare, invitati a partecipare ai lavori della Commissione e non presenti, soltanto la dott.ssa Naim ha comunicato la sua impossibilità a partecipare e cede la parola alla consigliera Sculco perché illustri la proposta a sua firma.
Evidenzia come la proposta di legge sia in linea con il novellato Statuto
della Regione Calabria, prevedendo l’inserimento della doppia preferenza di
genere senza che ciò comporti ulteriori oneri
finanziari a carico del bilancio regionale e dà lettura delle modifiche che la
stessa apporta alla legge elettorale calabrese.
Pur giudicando positivamente la proposta di legge, ritiene che la
stessa possa essere resa maggiormente efficace prevedendo al suo interno, come ulteriore garanzia, una obbligatoria percentuale minima di genere
nella composizione delle liste, indi cede la parola al dirigente del Servizio legislativo.
Dichiara che il servizio legislativo non ha posto rilievi a nessuna nelle
due proposte in discussione.
Benché non condivida in linea di massima forme di “riserva” per le
donne che reputa in grado, se capaci, di ricoprire i più alti livelli
istituzionali, ricorda come nelle passate legislature la presenza di donne
all’interno dell’Assemblea regionale fosse esigua; pertanto, giudicando le
proposte capaci di garantire strumenti aggiuntivi ed efficaci nell’avvicinare
cittadini e donne alla vita politica della regione, annuncia il suo voto
favorevole.
Condivise le dichiarazioni del consigliere Salerno, ritiene, però, che debba
essere prevista una percentuale minima di donne nella costituzione delle liste
elettorali; altresì, evidenzia la necessità di apportare al testo le modifiche
necessarie per adeguarlo al dettato della legge regionale 8/2014 , sostituendo la definizione “lista provinciale” con quella
di “lista circoscrizionale”.
Esprime la sua condivisione alla proposta di legge formulata dalla
consigliera Sculco e concorda sull’opportunità di
modificare il testo per rendere la proposta efficace.
Concordando sui contenuti della proposta della consigliera Sculco, ritiene opportuno specificare, perché resti
verbalizzato, qual è la seconda preferenza annullata nel caso in cui ne siano
state espresse due per candidati dello stesso genere, al fine di evitare
eventuali contenziosi.
Annuncia che nella prossima seduta di Commissione presenterà un
emendamento relativo alla percentuale minima di donne
da prevedere per la validità della presentazione delle liste elettorali ed
informa i consiglieri che è indispensabile nella seduta odierna individuare il
testo base al quale presentare eventuali emendamenti.
Sottolinea che le modalità di voto previste nella
proposta di legge di sua iniziativa derivano da norme consolidate in materia;
per tali ragioni, reputa che la proposta non necessiti di ulteriori modifiche se
non la possibilità di prevedervi l’inserimento di una percentuale minima di candidati
donne all’interno delle liste elettorali. Infine, chiede al Presidente della
Commissione di mettere ai voti la proposta.
Dovendosi attenere al Regolamento interno ed
alle prassi, comunica di non poter porre immediatamente ai voti la proposta,
poiché va garantita la possibilità a tutti i consiglieri di presentare
eventuali emendamenti.
Ribadisce di non cogliere la necessità che la
proposta sia modificata ed invita il Presidente a chiedere ai consiglieri se
vogliano presentare eventuali emendamenti.
Evidenzia come non siano stati fissati i termini per la presentazione
degli emendamenti e che per tale ragione non può porre ai voti la proposta.
Riferisce che l’articolo 69 del Regolamento
interno prevede che la Commissione, dopo l’esame preliminare delle proposte
abbinate, scelga un testo base o proceda alla redazione di un testo unificato.
Afferma che bisogna stabilire quale sia il testo base e poi fissare il
termine per la presentazione di eventuali emendamenti.
Propone di fissare il termine per la presentazione degli emendamenti a martedì 7 luglio 2015.
Riferisce che la segreteria della Commissione dovrà provvedere alla
pubblicazione del testo base contestualmente alla convocazione della prossima
seduta e che sarebbe opportuno concedere dei termini congrui per consentire la
presentazione di eventuali emendamenti.
Ritiene che il testo da prendere a base debba essere quello presentato
dalla consigliera Sculco e che per tali ragioni
potranno ridursi i tempi tecnici necessari alla segreteria della Commissione.
Afferma che si può stabilire di pubblicare subito il testo base scelto
dalla Commissione.
Concorda nel ritenere che vada scelto quale testo base quello a firma
della consigliera Sculco, per ragioni inerenti una maggiore completezza del testo, e propone quale termine
ultimo per la presentazione di eventuali emendamenti giovedì 9 luglio.
Suggerisce che il termine ultimo sia fissato nelle 24
ore precedenti al convocazione della prossima seduta di Commissione.
Afferma che la Commissione può decidere di dare mandato al
Presidente circa la convocazione della
prossima seduta e di stabilire che la scadenza inerente la presentazioni di
emendamenti al progetto di legge numero 31 sarà fissata nelle 24 ore precedenti la convocazione della
prossima seduta di Commissione.
Concorda con quanto affermato dal consigliere Irto e fissa il termine ultimo
per la presentazione di eventuali emendamenti a 24 ore prima della
convocazione della prossima seduta di Commissione, indi rinvia il punto
all’ordine del giorno.
Invita il consigliere Irto, proponente della proposta di legge in
discussione, a relazionare al riguardo.
Sottolineato, preliminarmente, come la Calabria sia ancora una delle poche regioni italiane priva della figura del Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive o limitative della libertà personale, riferisce che sono in atto le procedure per l’istituzione del garante nazionale.
Riferisce, quindi, il proficuo confronto con la Camera penale di Reggio
Calabria e con le organizzazioni sindacali di polizia penitenziaria ed illustra alcuni elementi caratterizzanti della proposta
di legge, precisamente: la necessità di accertamento della situazione esistente
nelle carceri sia per i detenuti sia per il personale dipendente;
l’individuazione di soggetti facenti parte dell’ufficio del Garante che
dovranno essere retribuiti alla stregua dei funzionari della pubblica
amministrazione; l’esatta previsione delle ipotesi di incompatibilità allo
svolgimento dell’incarico.
Ribadita la necessità di conformarsi in materia ai dettami nazionali e delle
altre regionali italiane, auspica una ampia condivisione del provvedimento da
parte di tutte le forze politiche.
Precisato come tutte le proposte di legge comportanti oneri a carico
del bilancio regionale debbano essere corredate dalla
relazione tecnico – finanziaria, invita il dirigente del Servizio
legislativo ad illustrare le osservazioni contenute nella scheda tecnica
predisposta.
Illustra le criticità riscontrate nella proposta di legge, in
particolare la necessità di individuazione della
copertura finanziaria, non rinvenibile nel testo in esame, e la presumibile
violazione dell’articolo 117 della Costituzione, per la possibile incidenza con
materia di esclusiva competenza statale; indi dichiara la disponibilità a
collaborare per la risoluzione delle problematiche rilevate.
Si dichiara disponibile a confrontarsi con il Servizio legislativo per
il superamento delle osservazioni sollevate.
Rinvia la proposta di legge alla prossima seduta per ulteriori
approfondimenti.
Riferito, preliminarmente, che la proposta di legge in esame prevede
un’incentivazione all’esodo per dipendenti di Giunta e Consiglio regionale,
invita il consigliere Nucera, proponente, a relazionare
al riguardo.
Sottolinea che la proposta di legge in esame contiene
disposizioni finalizzate a mitigare l’inasprimento delle misure previste dalla
legge Fornero; quindi ne illustra i contenuti,
evidenziando come nell’arco temporale di 5 anni si realizzino economie, per un importo
pari a circa 7 milioni di euro, a fronte di un maggiore esborso finanziario nei
primi 3 anni, consentendo, peraltro, lo “svecchiamento” del personale
regionale. Pertanto, ne auspica una rapida approvazione.
Rilevato l’accoglimento nel testo in esame delle osservazioni formulate
dal dipartimento nel corso della precedente seduta della Commissione e
ricordata l’ispezione del Ministero dell’Economie e delle Finanze e la
conseguente applicazione delle disposizioni del decreto “Salva Roma”, propone
di inserire nella relazione alla proposta di legge la finalità relativa al contenimento della spesa, in ossequio a quanto
previsto dal decreto citato che prevede l’obbligo di riduzione della spesa per
il personale nella misura minima del 10 percento.
Con riferimento, poi, all’emendamento protocollo numero 30911, a firma
del consigliere Arruzzolo, che prevede che i benefici
della legge siano estesi al personale trasferito alle Province in seguito alla
legge regionale numero 34/2002, esprime perplessità in merito alla previsione
della decurtazione, dall’indennità prevista dalla proposta di legge, della
quota corrisposta a detto personale quale premio per
l’avvenuto passaggio ad altro ente.
Riferito il parere complessivamente favorevole del Servizio legislativo,
condivide le perplessità espresse dall’avv. Tassone e
gli chiede se, a seguito dell’applicazione di analoga pregressa
disposizione legislativa (L.R. 34 del 2010), siano
sorti contenziosi.
Riferisce l’assenza di ricorsi, attesa la mancata applicazione di
analoga disposizione legislativa al personale transitato alle Province.
Ribadisce la condivisione delle perplessità
manifestate dal dirigente del dipartimento personale, trattandosi di somme
erogate a titolo di ristoro per il disagio subito in seguito al trasferimento
ad altro Ente.
Concorda sull’inserire all’interno della relazione la finalità relativa al contenimento della spesa, condividendo le
perplessità espresse in merito alla decurtazione dell’incentivo percepito dal
personale trasferito alle Province.
Ricordate le difficoltà emerse, anche in confronto con le
organizzazioni sindacali, precedentemente alla
formulazione dell’emendamento in discussione, afferma di non avere preclusioni
ad una eventuale sua modifica purché
vengano superate le difficoltà tecniche evidenziate.
Afferma che, in assenza di una specifica previsione legislativa in tal
senso, gli Uffici non potrebbero in alcun modo procedere alla decurtazione di
tali somme.
Propone di modificare l’emendamento escludendo la previsione della
decurtazione delle somme percepite come premio per l’avvenuto passaggio dalla
Regione ad altro Ente e conseguentemente porlo ai voti nella parte in cui
prevede che la proposta di legge sia applicabile al personale che rientrerà in
Regione a seguito della “Legge Del Rio”.
Riferisce che tale disposizione potrebbe determinare una disparità di
trattamento nei confronti di alcune tipologie di personale.
Concorda sulla riformulazione dell’emendamento protocollo numero 30911.
Posto ai voti l’emendamento protocollo numero 30911, a firma dei
consiglieri Arruzzolo ed Esposito, che è approvato
come riformulato, passa all’emendamento protocollo numero 34423, a sua firma,
con il quale si propone di sostituire il comma 2
dell’articolo 1, stabilendo che l’istanza deve essere presentata, a pena di
esclusione, per l’anno 2016 entro 30 giorni dalla pubblicazione della legge sul
Bollettino Ufficiale della Regione Calabria, mentre per gli anni 2017 e 2018
non prima del 1 luglio e non oltre il 31 agosto dell’anno precedente.
Rilevata l’assenza di osservazioni dal parte
del dipartimento personale e del Servizio legislativo, pone in votazione
l’emendamento protocollo numero 34423 che è approvato, indi passa
all’emendamento protocollo numero 34429, a sua firma, al comma 1 dell’articolo 1, che prevede
l’erogazione ai dipendenti con rapporto di lavoro a tempo indeterminato della
Giunta e del Consiglio, con almeno 5 anni di servizio, presso l’Amministrazione
regionale, anche a diverso titolo, di una indennità supplementare pari a 7
mensilità della retribuzione lorda per ciascuno degli anni necessari al
raggiungimento dei limiti di età previsti dalla normativa vigente in materia
pensionistica.
Esprime perplessità in merito al riferimento ai dipendenti con almeno
cinque anni di servizio presso l’Amministrazione regionale anche a diverso
titolo, ritenendo che tale ultima formulazione potrebbe
dar vita ad interpretazioni diverse.
Precisa che con la formulazione “a diverso titolo” si fa riferimento al
personale che ha prestato servizio presso l’Amministrazione regionale con
contratto non necessariamente a tempo indeterminato ma con istituti diversi
quali, ad esempio, a titolo di comando.
Sottolinea la necessità che tale formulazione sia
precisata meglio.
Sottolinea come tale formulazione consenta di estendere
i benefici della presente proposta di legge anche a diverse tipologie
contrattuali, evidenziando le difficoltà connesse ad una elencazione tassativa.
Propone una diversa formulazione dell’emendamento che dipani le
perplessità emerse.
Sottolinea la necessità di mantenere l’attuale
formulazione per non ingenerare possibili contenziosi.
Pur paventando una errata
interpretazione della disposizione, comprende le motivazioni della
formulazione, così come esposte dal dirigente del dipartimento.
Rilevato il parere del Servizio legislativo e del dipartimento, pone ai
voti l’emendamento protocollo numero 34429, a sua firma, che è approvato, indi
passa all’emendamento protocollo numero 34432, a sua firma, al comma 6 dell’articolo 1, che prevede per i dipendenti che, alla
data di risoluzione del rapporto di lavoro, non abbiano ancora maturato, ai
sensi della normativa vigente, il diritto alla pensione, un’indennità ulteriore
pari a tre mensilità della retribuzione lorda risultante dalla media degli
ultimi 12 mesi di servizio per ciascuno degli anni necessari alla maturazione
del diritto alla pensione. Posto, quindi, ai voti l’emendamento protocollo
numero 34432, a sua firma, che è approvato, pone ai voti l’articolo 1 che è approvato come emendato, l’articolo 2 che è
approvato e la proposta di legge nel suo complesso che è approvata come
emendata, con autorizzazione al coordinamento formale.
Indi, toglie la seduta.
Il funzionario responsabile
Giada Katia Helen Romeo