30 novembre 2005    

Un film su Franco Costabile patrocinato dal Consiglio regionale (di Luisa Lombardo)


“Siete la prova che la Calabria ce la può fare”. Con queste parole, il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Bova ha ricevuto a Palazzo Campanella i registi calabresi Arturo Lavorato e Felice D’Agostino, vincitori del Torino Film Festival con ''Il canto dei nuovi  emigranti''.

Realizzato col patrocinio della Presidenza del Consiglio regionale, il cortometraggio è ispirato all’omonima poesia di Franco Costabile e racconta il dramma antico e nuovo dell’emigrazione calabrese.

All'incontro erano presenti anche i rappresentanti delle associazioni culturali ''Cittanuova'' e ''Amici casa della cultura Leonida Repaci'', che hanno sostenuto  il progetto.

''Lavorato e D’Agostino - ha detto Giuseppe Bova nel suo indirizzo di saluto, si sono spesi con impegno e sacrificio – e con loro, noi festeggiamo la Calabria che ha successo, talento e che produce sforzo intellettuale e civile di straordinario valore. L’opera recupera significativamente la nostra vicenda civile e sociale ed esprime al meglio le potenzialità della nostra terra capace di esaltare un capitale umano di indubbia sensibilità e capacità di fare”.

E’ una terra la nostra – sottolinea Bova - che ha un singolare primato. Risulta in crescita il numero dei laureati e contemporaneamente permane purtroppo strutturale una componente di analfabetismo”. 

Nel corso della Conferenza stampa che si è tenuta nell’Ufficio del presidente, Bova  ha annunciato che il prossimo 28 dicembre, a Cittanova, si terra' la prima proiezione de ''Il canto dei nuovi  emigranti'', cui seguira' un confronto con gli autori del film sia sull'aspetto artistico che sul significato dell' opera. E’ in dirittura d’arrivo, tra l’altro, un protocollo d' intesa con l' Ufficio scolastico regionale sul tema della legalità. E, nell’ambito di questo progetto verranno promosse diverse iniziative culturali.

Lavorato e D’Agostino si sono soffermati sul significato della pellicola: “rivisitare la storia non in termini nostalgici, ma cercando di esprimere il valore della sua realta': dei suoi uomini e dei loro saperi''.

Il presidente del Consiglio regionale ha concluso ricordando Franco Fortugno: ''Questo momento serva anche a commemorare un collega che non c' e' piu' e che avrebbe preferito testimoniare in queste occasioni la sua passione civile, piuttosto che diventare il simbolo del martirio della Calabria che vuole cambiare e crescere''.

Arturo Lavorato, da parte sua, ha voluto ribadire ''il ringraziamento nei confronti della Presidenza del Consiglio regionale, per aver accreditato questo lavoro anche prima che giungesse il riconoscimento del festival di Torino''. Il giovane regista ha sottolineato i limiti di una Calabria che ''continua ad avere complessi di inferiorita', e' vittima di stereotipia e al tempo stesso tende alla mimesi dell'altro''. Secondo il regista vibonese Lavorato, ''attraverso la poetica di Costabile, il film ha voluto farsi carico della vicenda calabrese e delle sue ragioni storiche, non limitandosi

all'analisi del negativo, ma proiettandosi al futuro''.

Felice D' Agostino, invece, ha raccontato i momenti della premiazione a Torino. “La cosa piu' emozionante – ha detto - e' stata la presenza al Film Festival di tanti calabresi emigrati, capaci di aprire un dibattito sulle prospettive della nostra terra. Arturo ed io - ha concluso - abbiamo imparato ad apprezzare questa regione quando ce ne siamo distaccati. Ed e' su questo che dobbiamo riflettere''

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