26 luglio 2010    

L'Ufficio di Presidenza dona un puntatore oculare all'Aisla reggina


Il Presidente del Consiglio, Francesco Talarico ha ricevuto il presidente nazionale Aisla, Mario Melazzini ed una delegazione di malati di Sla (sclerosi laterale amiotrofica), che hanno raggiunto Palazzo Campanella da varie parti della Calabria.
La riunione, alla quale ha partecipato il Governatore Giuseppe Scopelliti e che ha visto la presenza anche del direttore generale del Dipartimento Salute, Andrea Guerzoni, del commissario Asp di Reggio Calabria,  Rosanna Squillacioti e delle responsabili delle sezioni della Sla, di Reggio e Catanzaro, Saveria Fontana e Antonella Nisticò, ha registrato un passo avanti sulla strada del riconoscimento dei diritti e di una migliore qualità di vita delle persone affette da questa grave malattia neurodegenerativa.
Melazzini ha Il saluto del Presidente Talarico al Presidente nazionale Aisla Melazziniringraziato il presidente Talarico, a nome dell’intera comunità calabrese, per “la concessione da parte dell’Ufficio di Presidenza di un puntatore oculare che consentirà ai malati di Sla del Reggino di continuare la vita di relazione con la famiglia e per la sollecitudine con cui il Consiglio regionale della Calabria ha risposto alla nostra richiesta di supporto. La disponibilità dimostrata mi consentono di auspicare che si potranno ottenere ulteriori traguardi a beneficio dei malati di Sla e delle loro famiglie a partire dalla pianificazione di percorsi di continuità assistenziale e presa in carico sul territorio calabrese a loro dedicati”.      
Ancora, a Talarico e a Scopelliti, i malati di Sla hanno porto questo messaggio di speranza: “Vogliamo rimanere in Calabria e avere le stesse possibilità di cura che sono garantite nel resto del Paese. Dobbiamo essere accuditi e accompagnati nella nostra difficile esperienza di vita nel modo migliore. Perché, contrariamente a quanto si dice, nella nostra regione, dove non mancano  professionalità ed eccellenze, si può fare una buona sanità”.
Infine, denunciando “la carenza di assistenza domiciliare”, hanno chiesto “una omogeneità di trattamento sul territorio nazionale e il riconoscimento di dignità, come vuole il dettato costituzionale”. Sullo sfondo, anche alcune precise richieste: “Un percorso agevolato per il riconoscimento dell’invalidità dei pazienti malati di Sla, che non può superare i 30 giorni, agganciandosi alla legge 80° prevista per i malati oncologici; l’erogazione, in modo omogeneo, degli strumenti ad alta tecnologia; un assegno di supporto per i familiari e la costruzione di un tavolo tecnico tra le parti che porti alla ‘presa in carico’ del malato di Sla”.
Salutando affettuosamente gli ospiti, il presidente Talarico ha promesso il massimo impegno. “I primi passi sono stati compiuti. Infatti, l’Ufficio di Presidenza ha voluto dare un segno concreto, ma questo vuole essere solo un primo momento verso una ottimizzazione dei bisogni di questi ragazzi che portiamo nel cuore”.
“Bisogna capire come dare maggiori risposte ad un percorso già avviato e la cui importanza e delicatezza ho sottolineato anche nella seduta odierna del Consiglio. Certamente, c’è la necessità concreta di un tavolo tecnico che indichi l’iter e le procedure da seguire”: ha detto Scopellti, dando “piena disponibilità alla problematica anche attraverso l’azione di strutture sul territorio che individuino i bisogni e siano vicini alle diverse esigenze”.
Un ulteriore contributo è venuto dal direttore Guerzoni, per il quale “la costituzione del gruppo tecnico con il Centro di riferimento universitario, il presidente Melazzini, un riabilitatore e la Regione Calabria nelle sue articolazioni, diventa fondamentale per monitorare la ricaduta della programmazione verso questa utenza particolare”.

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