XII^ LEGISLATURA
COMMISSIONE
SANITÀ, ATTIVITÀ SOCIALI, CULTURALI E FORMATIVE
N. 39
RESOCONTO SOMMARIO
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SEDUTA DI GIOVEDÌ 5 OTTOBRE 2023
PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PASQUALINA STRAFACE
Inizio lavori h. 13.23
Fine lavori h. 15,32
INDICE
BRUNI Amalia (Partito Democratico)
FERRARA Annamaria, funzionario PO del Segretariato
generale
LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente)
BRUNI Amalia (Partito Democratico)
FERRARA Annamaria, funzionario PO Segretariato
generale
LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente),*
Audizione in merito ai lavori di costruzione del nuovo ospedale della
Sibaritide
BRUNI Amalia (Partito Democratico),*
GIDARO Pasquale, dirigente del Settore edilizia
sanitaria e investimenti tecnologici,*,*,*,*
LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente)
TAVERNISE Davide (Movimento Cinque Stelle)
Presidenza
della presidente Pasqualina Straface
La seduta inizia
alle 13,23
Approvato il verbale della seduta precedente, dà avvio ai lavori della Commissione.
Comunica, preliminarmente, che è stato invitato alla seduta odierna il dirigente generale del Dipartimento tutela della salute e servizi sociosanitari, che ha delegato a partecipare la dottoressa Rizzo.
Illustra, quindi, la proposta che
mira a modificare ed integrare la legge regionale numero 2 del 2016, al fine di superare alcune
criticità che ne limitano la piena ed efficace attuazione nel perseguimento dei
suoi principi e delle sue finalità.
Ricordato che la legge in vigore ha, a suo tempo,
riconosciuto la necessità dell’istituzione del Registro tumori della popolazione,
attraverso la rete di registri tumori, individuati con deliberazione di Giunta
regionale e, precisamente, Cosenza - Crotone, Catanzaro - Vibo Valentia e
Reggio Calabria, riferisce che la legge regionale ha, altresì, previsto le
sub-articolazioni di Vibo Valentia e Crotone, dotate di autonomia gestionale, i
cui dati confluiscono nei registri, rispettivamente, di Catanzaro e Cosenza.
Sottolinea, quindi, l’importanza
dei Registri tumori, il cui ruolo primario è quello di costituire e gestire nel tempo un archivio
di tutti i nuovi casi di tumore diagnosticati e assicurare che la registrazione
dei dati avvenga in modo rigoroso e con carattere continuativo e sistematico,
considerato, peraltro, che in nessuna struttura ospedaliera italiana, pubblica o
privata, c'è l'obbligo di archiviare i dati relativi alla diagnosi ed alla cura
dei tumori.
Evidenziato che i Registri tumori
sono strumenti fondamentali anche perché, attraverso la conoscenza e l’analisi di informazioni
capillari, possono costituire un preziosissimo strumento di prevenzione, reputa
essenziale l’attività di aggiornamento dei servizi per la ricerca sulle cause
delle neoplasie, per la valutazione dei trattamenti più efficaci, per la
progettazione di interventi di prevenzione
e per la programmazione delle spese sanitarie.
Ricordate
le molteplici difficoltà connesse all’attuazione della norma, emerse anche nel
corso delle audizioni dei soggetti istituzionali coinvolti, svolte nelle
precedenti sedute della Commissione, illustra, nel dettaglio, le modifiche di
natura organizzativa contenute nella proposta in discussione, che mirano ad
intervenire, in particolare: sull’allocazione ed
articolazione dei Registri tumori, che dovranno fare capo alle Aziende
sanitarie provinciali di Catanzaro, Cosenza, Crotone, Reggio Calabria e Vibo
Valentia, senza più registri sub-regionali o sub-articolazioni; sulla composizione
del già istituito Centro di coordinamento regionale dei Registri tumori, di cui
dovrà far parte anche un referente scientifico, oltre al dirigente generale del
Dipartimento tutela della salute e servizi socio-sanitari o suo delegato, ai
responsabili dei registri tumori delle Aziende sanitarie provinciali e al
direttore generale ARPACAL, o suo delegato, nonché sulla specifica attività che
il Centro deve svolgere.
Riferisce, infine, che la proposta si compone di sette articoli e contiene la clausola di invarianza finanziaria.
Illustra la scheda di analisi tecnico-normativa.
Precisa che i suggerimenti proposti dal Settore assistenza giuridica saranno accolti attraverso la formulazione di appositi emendamenti.
Reputa che le modifiche proposte alla legge attualmente in vigore consentano di evidenziare la necessità di corretta tenuta e aggiornamento dei Registri tumori presso le Aziende sanitarie provinciali, considerato, peraltro, che i dati in essi contenuti non rimangono confinati in Calabria, ma rapportati a quelli nazionali.
Ricorda, quindi, alcuni esempi virtuosi in Calabria e, in particolare, la definizione, attraverso frequenti contatti con l’Istituto superiore di sanità, della squadra di ricercatori che si è occupata dell’analisi dei siti inquinati.
Ribadita la preminenza della tematica, sottolinea la necessità di sollecitare Arpacal ai fini dell’aggiornamento del Piano regionale di bonifica siti inquinati che è notevolmente datato.
Evidenziata, altresì, l’importanza dell’indipendenza dei Registri tumori per non incorrere in problematiche verificatesi in passato, manifesta apprezzamento per il ruolo attribuito al Dipartimento regionale Tutela della salute.
Esprime, pertanto, il suo voto favorevole.
LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente)
Favorevole alla proposta di legge, ritiene fondamentale che la Calabria
sia presente nella banca dati AIRTUM.
Mette in rilievo, quindi, che il registro tumori serve, non solo a far conoscere
numeri, ma a fornire una fotografia contestuale dei dati che possa suggerire ai
politici in che direzione muovere la programmazione sanitaria.
Ricorda, poi, che l’audizione dei responsabili dei servizi sanitari ha
messo in evidenza quali siano i problemi del settore: la mancanza di un centro di
coordinamento e di controllo super partes e il mancato collegamento di ogni registro
provinciale con gli altri registri tumori.
In merito, quindi, alla proposta di legge, segnala che il centro di
coordinamento non prevede la partecipazione dell’assessorato o del Presidente
AIRTUM o di un suo delegato., per i quali ritiene invece imprescindibile un
coinvolgimento diretto. Considera fondamentale, inoltre, rendere più omogenei i
dipartimenti provinciali, per quanto riguarda sia gli strumenti informatici sia
le fonti di approvvigionamento dei dati.
Preannuncia, infine, una proposta emendativa tesa a dare indicazioni
alle Aziende provinciali su quali siano le banche dati cui fare riferimento, in
modo che i dati arrivino in maniera omogenea.
Manifestato apprezzamento per gli interventi dei consiglieri che hanno
fornito suggerimenti che andranno ad arricchire proposta di legge, rimarca che
la previsione di un coordinamento regionale va nella direzione di una omogeneizzazione
dei dati. Ritiene importante, inoltre, l’aggiornamento del Piano regionale dei
siti inquinati dell’ARPACal e il coinvolgimento del Dipartimento ambiente. Effettuate
tali riflessioni, rinvia il punto per ulteriori approfondimenti.
(La Commissione rinvia)
Introduce il punto,
spiegando che la proposta in esame mira a definire
le metodiche e le modalità di accesso alle prestazioni, nonché la rimborsabilità
a carico del Sistema sanitario regionale, degli interventi di circoncisione
rituale maschile.
Sottolineato che L'Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) stima che il 30 per cento della
popolazione mondiale maschile sia circoncisa e che la circoncisione rituale
maschile (CRM) ha assunto particolare rilievo in Italia a causa dell’incremento
della presenza di famiglie straniere che, per motivi religiosi o come simbolo
di identità culturale, intendono far circoncidere il proprio figlio, mette in
rilievo che il 35 per cento delle circoncisioni, per motivazioni economiche, viene
effettuato clandestinamente con procedure eseguite da personale non medico in
condizioni non di sicurezza, mettendo così a rischio la salute e la vita dei
minori.
Rimarcata, quindi, l’importanza
del coinvolgimento dei pediatri di libera scelta, dei punti nascita e dei
servizi ospedalieri relativamente all’informazione sull’importanza di eseguire
tale pratica in sicurezza, evidenzia che la proposta in esame mira a definire le metodiche
per le prestazioni e la rimborsabilità nonché le modalità di accesso alla
prestazione presa in carico dal Sistema Sanitario Regionale.
FERRARA Annamaria, funzionario PO Segretariato generale
Illustra la scheda di
analisi tecnico-normativa.
LAGHI Ferdinando (De Magistris
Presidente)
Definisce paradossale che alcune
prassi veicolate come pratiche di carattere religioso non siano altro che misure
igieniche che, inserite in corpus religioso, acquistano maggiore forza e
adesione. Riconosce, comunque, che tale pratica ha una ricaduta dal punto di vista
sanitario in quanto è dimostrata una minore incidenza delle neoplasie perché l’igiene
diventa più semplice. Annunciata, dunque, la disponibilità ad accogliere i
suggerimenti giunti dalla scheda di analisi tecnico-normativa e a rivedere la
relazione finanziaria, auspica una sollecitudine politica verso chi ha un bisogno
e non ha i mezzi per soddisfarlo.
BRUNI Amalia (Partito Democratico)
Considerato che la proposta mira a contenere le problematiche connesse alla
circoncisione, evidenzia come la prestazione non sia prevista dai LEA e invita
alla cautela, attesi gli impatti economici derivanti dalla proposta ed una
conseguente plausibile impugnativa da parte del Governo; in proposito, reputa
che la tematica debba essere sottoposta, invece, all’attenzione del Commissario
in materia sanitaria che, con l’emanazione di un DCA, potrebbe intervenire e
decidere di far eseguire la pratica in modo sicuro.
LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente)
Evidenziato come l’importanza della vicenda sia evidente, non giudica
scontata o automatica una eventuale impugnativa della legge, considerato che sono
state licenziate leggi analoghe senza conseguenze in tal senso. In conclusione,
ritiene opportuno procedere con l’iter legislativo avviato.
Dà lettura del parere del Dipartimento sulla proposta in cui si
evidenzia che la circoncisione è riconosciuta nei LEA solo per motivi medici e la
Regione Calabria non può erogare prestazione extra LEA, ma può solo determinare,
attraverso il Dipartimento, una tariffa omogenea da applicare per la
prestazione in tutto il territorio regionale. Pertanto, per consentire
approfondimenti, rinvia il punto in trattazione.
(La Commissione rinvia)
Audizione in merito ai lavori di costruzione del nuovo ospedale della
Sibaritide
Ringrazia, preliminarmente, l’ingegner Gidaro, per essere presente in Commissione
e sempre disponibile a confrontarsi con la Commissione, e la consigliera Bruni
per aver richiesto l’audizione. Illustra lo stato dell’arte dell’ospedale della
Sibaritide, precisando che gli avanzamenti nella sua costruzione sono
ascrivibili all’attività della compianta presidente Santelli e dall’attuale
presidente Occhiuto. Riferisce che è in atto un procedimento negoziale volto a
quantificare le risorse necessarie per la conclusione dell’opera, poiché si è
reso necessario l’adeguamento del progetto alle nuove norme sanitarie post
pandemia, con ricadute sull’impiantistica e sugli aspetti architettonici, e si
è registrato un notevole aumento dei prezzi dei materiali edili. Sottolinea,
quindi, che la Regione sta lavorando costantemente al fine di trovare la
soluzione ottimale, precisando che quello della sibaritide è l’ospedale in una
fase di costruzione più avanzata rispetto agli altri. Conclude invitando tutti
alla coesione e ad evitare speculazioni politiche, considerato l’interesse
collettivo sotteso all’opera.
Riferisce che: al 30 settembre sono state realizzate le strutture relative al polo tecnologico e di fondazione della passerella di accesso all’edificio; i muri perimetrali e quelli di contenimento delle terre all'interno dell'area ospedaliera sono completati al 94%; sono state già effettuate prove di collaudo statico sui solai dei corpi CED, tutte con esito positivo.
Altresì, riferisce che è stata erogata un’anticipazione del 30% sul residuo contrattuale, pari a poco più di 17 milioni di euro che hanno consentito al concessionario di avere la liquidità necessaria per realizzare il progetto esecutivo. Puntualizza che: ad oggi, sono stati contabilizzati SAL (Stato Avanzamento Lavori), per le prestazioni rese fino al 30 settembre, per un importo complessivo di oltre 24 milioni di euro, che corrispondono al 25% circa dell'importo contrattuale; sono stati emessi certificati di pagamento per 5 milioni e mezzo di euro, per la progettazione dei lavori del primo stralcio relativo ai lavori di cantierizzazione, sbancamenti, movimenti terra, recinzione, ecc…; complessivamente sono stati emessi SAL per 29.800.000 euro e sono state effettuate liquidazioni al concessionario per complessivi 37 milioni di euro.
Evidenzia che una delle maggiori criticità è rappresentata dall’aumento
dei prezzi nel settore dell’edilizia che, insieme all’aumento dei costi dell’energia,
ha annullato i margini di utile rispetto ai costi di contratto; in proposito,
ricorda che esistono strumenti legislativi a livello nazionale che consentono
di intervenire per mitigare l’aumento dei prezzi.
Precisa, anche, che si sono rese necessarie misure di sicurezza per
ridurre l’impatto della pandemia che, benché realizzate entro termini congrui,
hanno comportato un aumento degli oneri. Riferisce, quindi, che dal giugno 2022
è in atto un confronto con il concessionario su alcune varianti (pronto
soccorso, terapia intensiva, diagnostica per immagini e blocco radiologico), oltre
che per soluzioni di efficientamento energetico, per le quali il concessionario
ha trasmesso nota progettuale nel mese di maggio ed è stato avviato lo sviluppo
degli elaborati con un quadro complessivo di spesa per nuovo progetto. Sottolinea che, a seguito di una disamina,
avviata dalla Regione, per verificare l’aderenza di quanto proposto con quanto
richiesto, è risultato un aumento degli oneri pari al 78 per cento, per un
costo pari a oltre 4 mila euro al metro quadro.
Riferisce, quindi, che conseguentemente, con nota del 25 agosto è stato
chiesto al concessionario di: utilizzare il prezziario della Regione Calabria
2023; adottare soluzioni tecniche per ridurre i costi; acquisire almeno tre
preventivi di spesa per ogni acquisto. Riguardo all’efficientamento energetico
dichiara che i maggiori costi risultano solo parzialmente giustificati. Precisa
che, successivamente, il concessionario ha consegnato gli elaborati aggiornati,
con una riduzione dei costi previsti dai 4.000 euro a 3.300 euro a metro
quadrato. Sottolineato come sia stato chiesto al concessionario di riequilibrare
le misure di gara, precedentemente adottate in maniera, a suo dire,
spregiudicata, ritiene che per il completamento dell’opera occorreranno due
anni o poco più, a cui seguiranno i collaudi man mano che le opere saranno
completate.
Riferisce, inoltre, che è
stato avviato un percorso di rivisitazione di tutti i reparti, ottimizzando gli
spazi comuni e facendoli diventare funzionali al reparto stesso, precisando che
l’obiettivo è quello di cercare di trasformare l’ospedale in una struttura più
vicina possibile agli utenti.
Per quanto riguarda il
comparto tecnologico, che necessita di un controllo capillare, ritiene opportuno
fornire informazioni all’utente in tempi reali, rendendosi necessari strumenti
capaci di ottimizzare le prestazioni. Rende noto, infine, che è stata
migliorata la qualità della sicurezza all’interno della struttura ospedaliera (in
caso di incendio) per poter lavorare in maniera efficiente e sostenibile.
BRUNI
Amalia (Partito Democratico)
Evidenzia che la richiesta di
audizione è dovuta alla necessità di comprendere lo stato dell’arte, in particolare
la situazione delle varianti a seguito anche delle dimissioni del direttore del
cantiere e all’interruzione dei lavori.
Sottolinea, poi, che la realizzazione
di belle strutture ospedaliere è importante, ma giudica necessario che siano
attrezzate di medici e personale infermieristico adeguati. Chiede se i tempi di
realizzazione dell’opera saranno rispettati.
GIDARO
Pasquale, dirigente
del Settore edilizia sanitaria e investimenti tecnologici
Riferisce che nel nuovo programma
le azioni relative all’edilizia e all’impiantistica dovranno procedere in
parallelo, ribadendo che, insieme al concessionario, si sta cercando di effettuare
concrete valutazioni per l’avvio dei lavori.
Sottolinea, ancora, che l’azienda
costruttrice, attraverso le dovute procedure, ha dimostrato di avere i
requisiti per portare a termine l’opera, per la quale, a suo dire, è stata
fondamentale la programmazione.
BRUNI
Amalia (Partito Democratico)
Chiede quando riprenderanno i
lavori per la costruzione, considerato che si parla di due anni a partire dalla
ripresa.
GIDARO
Pasquale, dirigente
del Settore edilizia sanitaria e investimenti tecnologici
Ritiene che l’amministrazione
regionale nella fase del contraddittorio abbia svolto un ruolo importante,
pertanto, se il concessionario sarà nella condizione di fornire assicurazioni
su un altro direttore tecnico capace, la Regione non dovrebbe porsi nessun problema.
TAVERNISE
Davide (Movimento Cinque Stelle)
Ritiene che la Commissione sull’argomento
debba svolgere un ruolo fondante, seguendo costantemente l’iter della procedura.
Giudica importante la
realizzazione dell’ospedale per tutti i consiglieri, in modo particolare per i
consiglieri del territorio interessato, pertanto, reputa indispensabile conoscere
la tempistica.
Ricordato che il cantiere è
fermo da marzo-aprile, chiede quando ci sarà la ripartenza, visto che si parla
di conclusione dei lavori a 24 mesi dalla ripresa, e quando verrà completata la
struttura ospedaliera.
GIDARO
Pasquale, dirigente
del Settore edilizia sanitaria e investimenti tecnologici
Premesso che il suo ruolo gli
impone di essere il garante della legittimità degli atti posti in essere,
tenuto conto di alcuni elementi verificatesi non previsti, quali crisi
energetica, pandemia e conflitto russo-ucraino, auspica la ripresa dei lavori
entro l’anno.
Stabilita e decretata la
collaborazione tra le parti per perseguire la realizzazione dell’opera, ritiene
che il concessionario possa svolgere l’intervento in breve tempo.
Ricordato che sui cantieri l’afflusso
di personale di manodopera deve seguire determinate regole e che occorre
programmare le procedure necessarie, assicura che si sta lavorando per sbloccare
la situazione e far riprendere i lavori.
Ringraziato l’ingegnere Gidaro per la disanima precisa
e dettagliata, chiede se vi sia la possibilità di diminuire ulteriormente il
prezziario 2023, considerata la percepita tendenza al decremento dei prezzi,
dopo l’impennata registrata nel 2021.
Riferisce la possibilità di intervenire sui prezzi soltanto nell’ipotesi di emissione da parte del Ministero delle infrastrutture di apposito decreto che, nel caso di superamento di una soglia prevista, consente di ritoccare i prezzi sia in aumento sia in diminuzione.
Reputa possibile un’ulteriore diminuzione dei prezzi.
Apprezzata la relazione dell’ingegnere Gidaro, chiede di averne copia scritta.
Ringraziato l’ingegnere Gidaro per il proficuo lavoro che svolge per la realizzazione di un’opera così importante, fortemente voluta e seguita dal presidente Occhiuto, si dichiara ottimista anche per i positivi risultati fino al momento conseguiti.
Indi, esauriti i punti all’ordine del giorno, toglie la seduta.
La seduta termina alle 15.32
Il Funzionario PO
Dott.ssa Giada Katia Helen Romeo